Il processo di digitalizzazione supporta Enel nel continuo recupero di efficienza e allo stesso tempo ne sostiene il business offrendo all’azienda, che opera come fornitore globale di energia, nuove opportunità e nuovi servizi per promuovere la sua offerta.

Forte di questi presupposti, Enel ha presentato a fine novembre il piano strategico 2018–2020, dopo che il precedente ha avuto un esito più che positivo ed ha consentito al gruppo di confermare per intero la guidance finanziaria per il 2017 e superare il dividendo minimo per azione garantito per l’esercizio.
Enel può ora proseguire nel suo processo di digitalizzazione con un investimento di ulteriori 5,3 miliardi di euro nel periodo coperto dal nuovo piano, 600 milioni in più rispetto al precedente piano. L’ingente cifra è destinata fra l’altro ad asset, attività e implementazione ed ottimizzazione di processi che migliorino la connettività del gruppo, con l’obiettivo di generare un incremento dell’Ebitda pari a 1,9 miliardi di euro fra il 2018 e il 2020.
Il piano di digitalizzazione degli asset genererà una crescita aggiuntiva degli investimenti nei settori delle reti e del retail tramite e-solutions, e riguarderà principalmente i contatori intelligenti ed il controllo da remoto e la connettività dei sistemi, oltre agli investimenti per la digitalizzazione dell’engagement dei clienti e la promozione di una forza lavoro ancora più orientata alla digitalizzazione. Questi investimenti consentiranno ad Enel di mantenere stabili i costi di manutenzione, ridurre i costi operativi e liberare risorse aggiuntive per la crescita.

Contatori intelligenti, controllo da remoto e connettività dei sistemi, tra i principali investimenti

Attenzione al cliente, efficienza operativa, crescita industriale, semplificazione del gruppo, gestione attiva del portafoglio sono le strategie definite dal gruppo per continuare a crescere, con l’obiettivo di risparmiare 1,2 miliardi di euro nel 2020 rispetto al 2017, di cui 500 milioni di euro derivanti proprio dagli investimenti nella digitalizzazione.

“A partire dal 2015, abbiamo registrato significativi progressi in tutti gli ambiti della nostra strategia”, ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, che ha aggiunto: “Enel è diventata un’azienda molto più efficiente, con un percorso ben definito verso la crescita industriale che, unito ad una disciplina nella gestione del capitale e ad una rotazione degli asset più rapida di quanto pianificato, ha incrementato in misura sostanziale la generazione dei flussi di cassa e la redditività del Gruppo”.

Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel
Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel

Queste performance hanno posizionato il Gruppo all’avanguardia nella transizione energetica globale in macro-aree fondamentali per la crescita sostenibile quali le fonti rinnovabili e le reti di distribuzione digitalizzate e può estrarre valore dai trend dell’urbanizzazione, dell’elettrificazione della domanda e della decarbonizzazione che ne consegue, per cogliere le opportunità che derivano dal radicale cambiamento che scuote l’intero settore energetico.

Sostiene Starace: “Guardando al 2020, la digitalizzazione – introdotta lo scorso anno – è oggi una dimensione concreta e tangibile del nostro business, che registra investimenti in crescita per oltre 5 miliardi di euro nell’arco di piano. Una maggiore attenzione al cliente, anche attraverso la nuova business line globale e-solutions, aprirà opportunità per creare ulteriore valore”.

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