Il futuro è “cashless”. La strada è tracciata e va veloce in questa direzione, spinta da un lato dal moltiplicarsi dei device che guidano ormai gran parte delle nostre scelte quotidiane e dall’altro dal boom dell’e-commerce, che ha forzato questo trend abituandoci per primo a dover fare a meno del contante.
Samsung Electronics si propone di contribuire ad accelerare questo nuovo processo di gestione del denaro e lancia anche in Italia il servizio Samsung Pay, con la promessa di trasformare lo smartphone in uno strumento ancora più mobile, migliorando la vita dei propri utenti e supportando al tempo stesso la digital transformation del Paese.

“Lo smartphone si appresta a diventare il telecomando della nostra vita perché ormai tutto parte da lì. La maggior parte delle nostre azioni punta a far comunicare e dare input alle cose che ci stanno intorno”, dichiara Carlo Barlocco, presidente di Samsung Electronics Italia, presentando il nuovo servizio dalla Samsung Smart Arena, l’innovativa sede milanese del gruppo sudcoreano. 
“Siamo convinti – aggiunge Barlocco – che il lancio in Italia di Samsung Pay contribuirà alla trasformazione del rapporto degli italiani con il denaro in direzione di quella cashless society di cui si parla ormai da tempo e che in alcuni paesi è già una realtà capace di apportare benefici concreti al sistema paese nel suo complesso, grazie anche al fatto di rendere la gestione del denaro totalmente trasparente”.

Carlo Barlocco, Presidente di Samsung Electronics Italia
Carlo Barlocco, Presidente di Samsung Electronics Italia

Prendere a modello il nord Europa

I paesi del nord Europa come Danimarca, Svezia e Finlandia sono tra i più virtuosi in questo percorso verso la demonetizzazione. La Svezia ha quasi centrato l’obiettivo e il 90% delle transazioni nel paese avviene senza contante. Anche il Regno Unito ha un’infrastruttura contactless molto solida.
L’Italia sembra comunque muoversi nella direzione giusta: “Nel mondo dei pagamenti siamo nel mezzo della trasformazione digitale e l’Italia è matura per questa trasformazione”, dichiara Barlocco. Il cittadino italiano ha infatti un’elevata propensione verso il digitale ed è spesso più avanti dell’azienda stessa. Il trend è dimostrato anche dal valore medio dello scontrino digitale, che si è abbassato: oggi usiamo le nostre carte di credito anche per piccole spese come un caffè.
Anche i dati confermano questa dinamica: nel 2017 in Italia – secondo i dati School of Management del PoliMi – i pagamenti digitali con carta sono aumentati di oltre il 10%, raggiungendo i 220 miliardi di euro; i Mobile ProximityPayment, ossia i pagamenti effettuati presso i punti vendita attraverso smartphone, registrano un boom. Nel 2017 si contano oltre 70 milioni di transato rispetto ai circa 10 milioni del 2016 e si stima che nel 2020 il transato possa valere dai 3,2 ai 6,5 miliardi di euro.

“Si tratta di un passaggio importante in una strategia che il paese si è dato per avvicinarsi ai paesi, soprattutto del nord, e competere con le nazioni più sviluppate – conferma Luigi Casero, viceministro dell’economia e delle finanzeLa necessità di far crescere l’industria dei pagamenti digitali in Italia è un obiettivo che dovrebbe caratterizzare l’azione di governo”. 

Luigi Casero, Viceministro dell’Economia e delle Finanze
Luigi Casero, Viceministro dell’Economia e delle Finanze

Il ministro delinea una serie di vantaggi che l’eliminazione del contante sta già portando non solo al consumatore ma anche all’indotto compressivo in Italia. A partire dalla lotta all’evasione fiscale; la tracciabilità dei pagamenti permette una riduzione dei furti, come vale ad esempio per la categoria dei distributori di carburante, la più sensibile ai furti di danaro contante. “1 euro speso in digitale vale molto di più di 1 euro in contante”, spiega il ministro, perché il tracciamento della transazione presuppone l’analisi dei dati, che hanno un valore di per sè.
“Un altro tema importante in Italia è il salto culturale che ci apprestiamo ad affrontare nei prossimi anni“ con il progetto scontrino digitale che dovrebbe prendere il via dal 1° gennaio 2019 e che prevede l’uso di un device. 

“I pagamenti via app e la tecnologia contactless stanno rivoluzionando le esperienze di acquisto tradizionali dei consumatori, e li guidano verso un futuro sempre più digitale e innovativo – commenta Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard e partner dell’iniziativa -. La collaborazione con Samsung è un esempio concreto di come insieme possiamo ulteriormente contribuire all’inclusione digitale e alla modernizzazione dell’Italia”.

“La nostra missione è fare sparire il pagamento, come esperienza non piacevole del consumatore – dichiara Davide Steffanini, general manager Italia di Visa -. Il denaro mobile, vale a dire l’uso di telefoni cellulari, tablet o wearable per effettuare pagamenti sia nei negozi fisici che tramite applicazioni mobili, prevarrà sull’uso di denaro in un futuro non troppo lontano, e ne è una prova la fiducia delle generazioni più giovani che lo hanno già perfettamente integrato nella loro vita quotidiana”.

Samsung Pay, protezione su tre livelli

Samsung Pay consente di pagare dal proprio smartphone e fare acquisti in tutti gli esercizi commerciali che accettino carte di credito, debito o prepagate. Il plus del servizio è per Samsung quello di supportare sia la tecnologia NFC (Near Field Communication), sia MST (MagneticSecure Transmission) funzionando pertanto con quasi tutti i terminali di pagamento e circuiti aderenti. Il sistema si presenta non come “alternativo ma a supporto del sistema bancario”.
La sicurezza dei dati delle carte di pagamento avviene su tre livelli: autorizzazione di ogni transazione tramite autenticazione con PIN, impronta digitale, o scansione dell’iride; tokenizzazione dei dati della carta di pagamento che non compaiono mai nelle transazioni, e non vengono memorizzati sul dispositivo; protezione dei dati tramite la piattaforma Samsung Knox integrata nello smartphone.

Per attivare il servizio si accede all’applicazione Samsung Pay registrandosi con le credenziali del proprio account Samsung, aggiungendo la propria carta di credito. Il pagamento avviene selezionando la carta di credito che si vuole utilizzare, e nel caso se ne abbia più di una, si sceglie la modalità di identificazione (impronta digitale, iride, pin) avvicinando lo smartphone al POS. Il servizio non prevede costi per l’utente né commissioni per gli istituti bancari, e permette anche di caricare le carte fedeltà per accedere a promozioni dedicate.
Ad oggi Samsung Pay è disponibile sul Galaxy S9+, Galaxy S9, Note8, Galaxy S8+, Galaxy S8, Galaxy S7 edge, Galaxy S7, Galaxy A8, Galaxy A5 2017, Galaxy A5 2016, Gear S3 frontier, Gear S3 classic, Gear Sport.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: