L’affermarsi dei nuovi paradigmi e l’emergere di tecnologie innovative come IoT e AI mettono in luce da un lato i limiti di molte infrastrutture IT delle aziende italiane e dall’altro la necessità di nuovi data center in grado di supportare i processi digitali riducendo i costi operativi e rispondendo ai nuovi requisiti di sicurezza e di compliance.
La tematica è stata al centro di un roadshow organizzato da VMware “Modernize Data Center: gli step per un’infrastruttura intelligente” realizzato in collaborazione con IDC -, in cui Cio e It manager italiani si sono confrontati su elementi quali le infrastrutture software-defined, l’iperconvergenza, l’automazione e la sicurezza; voce quest’ultima che si è confermata per oltre il 50% delle aziende come la priorità tra i diversi interventi.
Anche l’agilità viene indicata da circa la metà delle aziende italiane come uno dei principali benefici delle soluzioni convergenti o iperconvergenti; ed a questa si aggiunge il tema di una gestione infrastrutturale semplificata e automatizzata, che consenta una più elevata efficienza in termini di risorse IT e di personale.
Sono, tutti questi, elementi che confermano l’importanza del cloud nel percorso di trasformazione aziendale, con sfumature differenti tra cloud privato e pubblico; e la strada più percorribile, e finora percorsa, è quella di un processo di modernizzazione del data center che porti da subito all’Hybrid IT e in prospettiva al multi-cloud.
Molte aziende si stanno già muovendo in questa direzione, e lo stanno facendo in autonomia o affidandosi a fornitori specializzati in grado di supportarli nel processo.

Aruba, a Roma un Hyper Cloud Data Center 

Tra i player di mercato che stanno puntando in modo consistente su questo business, Aruba, che continua ad investire: dopo l’inaugurazione del data center di Ponte San Pietro, Bergamo, a fine 2017, il gruppo annuncia infatti di essere al lavoro per realizzare il suo quarto data center, a Roma, con l’obiettivo di andare incontro al bacino d’utenza del Centro e Sud Italia. L’Hyper Cloud Data Center romano, in fase di progettazione, dovrebbe essere completato entro il 2020, con un investimento complessivo di circa 300 M€.
Il progetto prevede oltre 30.000 m2 destinati alle sale dati, in grado di gestire fino a 66 MW di potenza erogata al 100% da fonti completamente rinnovabili. Il data center romano è programmato per essere carrier-neutral e offrire alle aziende servizi di connettività gestita, collegamenti ridondati in fibra e collegamenti backbone con i data center di Ponte San Pietro ed Arezzo. Aruba mette al servizio dei suoi clienti, in particolare, soluzioni di disaster recovery e business continuity, con un’offerta che comprende anche soluzioni di colocation, cloud o ibride.

Aruba - data center Roma
Aruba – Hyper Cloud Data Center di Roma, progetto da completare entro il 2020

DATA4, alleanze con Nlyte Software e Microsoft

Anche il gruppo francese DATA4 prosegue la propria espansione e sigla importanti partnership per fornire ai suoi clienti nuovi servizi, che vanno dalla colocation di un singolo rack fino alla progettazione e realizzazione completa di infrastrutture dedicate. Il gruppo ha al suo attivo 15 datacenter distribuiti tra Francia, Italia e Lussemburgo, con un’area tecnica totale di 27.000 m2 di sale IT.
Va in questa direzione anche la nuova partnership siglata da DATA4 con Nlyte Software, azienda specializzata nelle soluzioni DCIM (datacenter infrastructure management) per fornire informazioni in tempo reale sulle infrastrutture presenti nei data center, ridurre i rischi operativi e fornire servizi di colocation. Il progetto vede i clienti passare da una gestione manuale di processi e registrazioni ad operazioni automatizzate e in tempo reale per gestire tutte le proprie infrastrutture. L’accordo prevede un’offerta di software-as-a-service tesa a migliorare efficienza, agilità e trasparenza, che per i clienti rappresenta la possibilità di affidarsi non solo ad un singolo data center ma ad un sistema interconnesso, di accedere a soluzioni di colocation, di public cloud e di on-premise con un completo monitoraggio di ciò che succede nelle diverse infrastrutture IT utilizzate – in colocation, in Cloud o presso le facilities aziendali – anche da remoto e in tempo reale.
DATA4 annuncia anche la possibilità per i clienti di connettersi direttamente al public cloud di Microsoft con una nuova soluzione di connettività diretta con a Microsoft Azure, consentendo a ciascun cliente di creare, dalle infrastrutture ospitate presso i data center di DATA4, connessioni private verso i data center di Azure, grazie a “Microsoft ExpressRoute”.

Jérôme Totel, vp product development & sales engineering di DATA4 Group
Jérôme Totel, vp product development & sales engineering di DATA4 Group

“Questa nuova offerta di connettività chiavi in mano – spiega Jérôme Totel, Vp products & sales engineering di DATA4 – integra un modello di governance personalizzato in funzione delle esigenze specifiche dei clienti, che prevede l’affiancamento di un direttore di progetto DATA4 in tutti gli step, fino alla verifica e alla fase di test una volta terminata la migrazione”.

Vertiv punta al mercato russo

Tra le aziende che stanno investendo nell’ambito dei data center, anche Vertiv (già Emerson Network Power), che annuncia il consolidamento della partnership con IXcellerate, un’alleanza extra-nazionale che rispecchia la diffusione del fenomeno anche a livello globale.
“I nostri clienti si aspettano un servizio impeccabile e completo, dalle attività legate in senso stretto al data center fino al customer support – dichiara Guy Willner, Ceo di IXcellerate. Ci impegniamo ad offrire una disponibilità del 99,999%, rispettiamo service level agreement stringenti e garantiamo l’ottemperanza alle legislazioni locali in materia di esternalizzazione IT e archiviazione dei dati personali”.

Guy Willner, Ceo di IXcellerate
Guy Willner, Ceo di IXcellerate

La collaborazione tra Vertiv e IXcellerate, tra i principali provider di data center in Russia, si consolida con una nuova fornitura di sistemi UPS, batterie agli ioni di litio e sistemi di raffreddamento adiabatico, conosciuto anche come “evaporativo”. Già tra i principali fornitori di servizi di data center in Russia, IXcellerate ha recentemente avviato il terzo ampliamento del campus Moscow One, che ora, con 1.835 rack ospitati, rappresenta il più grande centro di elaborazione dati del Paese. 
“La Russia registra uno dei tassi di penetrazione di internet fra i più elevati ed è un mercato vastissimo ed estremamente importante, che richiede il sostegno di infrastrutture robuste”, commenta Giordano Albertazzi, president di Vertiv EMEA.

Giordano Albertazzi, Presidente EMEA Vertiv
Giordano Albertazzi, presidente di Vertiv EMEA 

Project Natick, Microsoft installa i DC sott’acqua

Fa un passo oltre Microsoft che, in linea con il suo dichiarato impegno di sviluppare datacenter in grado di garantire accesso rapido ai dati, ottimizzare i costi e ridurre l’impatto ambientale, lancia la Fase 2 di Project Natick, che prevede l’installazione e la gestione di datacenter sott’acqua.
Avviato nel 2015 con una fase sperimentale negli USA a un km dalla costa Pacifica, l’iniziativa raggiunge ora l’Europa con l’implementazione di un secondo data center sottomarino sperimentale al largo delle Isole Orcadi, a nord della Scozia.
Dopo averne verificato la fattibilità, il team monitorerà il funzionamento del data center e ne valuterà la praticabilità da un punto di vista economico, ambientale e logistico. Project Natick vuole rappresentare una risposta soprattutto in termini di sostenibilità attraverso data center in container che, immersi, possano beneficiare di energia rinnovabile ed essere raffreddati in modo semplice ed ecologico, risultando effettivamente ad emissioni zero.
Oltre la metà della popolazione vive entro i 200 km dalla costa, ed il posizionamento dei data center sott’acqua potrebbe avere quindi il vantaggio della prossimità agli utenti finali, riducendo i tempi di latenza e di conseguenza offrendo servizi migliori.

Microsoft - Pproject Natick
Microsoft – Project Natick

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