Il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), nella sua seduta d’insediamento del 25 ottobre, destina 100 milioni di euro per lo sviluppo delle tecnologie emergenti (AI, IoT, Blockchian) e wi-fi, dirottando parte delle risorse destinate nelle precedenti delibere a 5G, cofinanziamenti di enti e regioni, sviluppo del progetto wifi.italia.it.

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio, Ministro dello Sviluppo Economico

A richiederlo è il Ministero dello Sviluppo Economico, secondo le linee guida del Ministro Luigi Di Maio, che dichiara di voler dare centralità all’innovazione e alla rete nel suo piano di governo. L’obiettivo è in particolare quello di sostenere i nuovi paradigmi digitali, dall’Intelligenza artificiale, alla Blockchain, all’IoT per i quali il governo aveva già avviato la formazione di gruppi di esperti (iniziative di cui avevamo già scritto in precedenza relativamene ad AIblockchain).

Rimodulazione dei fondi

I fondi non sono nuovi, ma sono stati rimodulati da precedenti risorse: 95 milioni di euro sono stati dirottati per sviluppare tecnologie emergenti e in favore della diffusione capillare del wi-fi sul territorio nazionale; 5 milioni erano già previsti.  

Sulla base della delibera n. 105 del 22 dicembre 2017, le risorse erano state originariamente destinate ad alcune aree di intervento, ovvero: 60 milioni di euro per il cofinanziamento di progetti di ricerca, sperimentazione, realizzazione e trasferimento tecnologico per l’applicazione della tecnologia 5G a beni e servizi di nuova generazione promossi dalle regioni coinvolte nel progetto di sperimentazione pre-commerciale del 5G posto in essere dal Mise; 35 milioni di euro destinati al cofinanziamento di progetti promossi dalle altre regioni, altri Dicasteri o Enti pubblici di ricerca, per lo sviluppo dei servizi di nuova generazione; 5 milioni di euro per lo sviluppo della fase II del progetto wifi.italia.it.

I fondi virano da 5G ad AI, IoT, Blochain e wi-fi 

Secondo il Governo, la fase dei progetti di sperimentazione pre-commerciale 5G è oggi in fase avanzata e non c’è quindi più l’esigenza di impegnare le risorse assegnate ai progetti di ricerca e sperimentazione relativi ai precedenti investimenti che totalizzavano insieme 95 milioni di euro. Da qui la decisione di rimodulare gli investimenti, “fatti salvi eventuali impegni di spesa già perfezionati”, spiega la nota del governo – a favore di progetti mirati a favorire la diffusione dei servizi in wi-fi sul resto del territorio nazionale, ad incentivare la ricerca e lo sviluppo nelle tecnologie emergenti come Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet delle cose, e, in generale, a perseguire gli obiettivi del Piano per la Banda ultralarga.

Gli investimento di 5 milioni di euro per lo sviluppo del wi-fi sono già partiti a seguito all’emanazione di un decreto da parte del Ministro Luigi Di Maio, per il tramite di Infratel Italia, a favore di alcuni comuni interessati dagli ultimi eventi sismici dal 24 agosto 2016 in poi, e riguardano quindi in particolare le regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, ed Emilia Romagna. Importi più residuali sono stati destinati a tutti gli altri comuni con popolazione inferiore ai 2000 abitanti. Il piano prevede di rafforzare ulteriormente le risorse destinate dalla recente delibera CIPE.

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