Cambia veste ICT Professional ma non sostanza. Da questo mese, la partnership tra Inno3 e FIDAInform si palesa in una newsletter dalla grafica rinnovata che continua a raccontare di un mercato digitale mai fermo, in Italia e nel mondo.

In Italia. Approvata la manovra di bilancio 2019, che prevede nuovi investimenti in innovazione, per favorire l’adozione delle tecnologie digitali: sul piatto 45 milioni in tre anni messi dal Ministero dello Sviluppo Economico per la sperimentazione in ambito Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things. Settori in cui i gruppi di lavoro di esperti (selezionati dal Mise anche tra profili della società civile) hanno avviato i lavori per elaborare la strategia nazionale da inviare alla Commissione Europea.

Un gennaio che ha visto l’entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica tra privati con la registrazione nelle prime due settimane di 34 milioni di documenti sul Sistema di Interscambio (SdI) da oltre 580.000 operatori. Un dato in crescita, con un margine di errore che via via si assottiglia secondo l’Agenzia delle Entrate.

Nel mondo. Se guardiamo oltre confine, al recente World Economic Forum di Davos non si è parlato solo di Globalizzazione 4.0 ma di tecnologia, responsabilità di impresa, sostenibilità e di quanto la Quarta Rivoluzione Industriale in corso impatti su innovazione e produttività, etica e identità, business disruption, disuguaglianze, tecnologia agile e governance, sicurezza e conflitti, lavori e competenze, tecnologie.

Con la questione Brexit ancora aperta: quale sarà l’impatto sulle aziende italiane che nel 2017 hanno esportato in UK merci per 23 miliardi di euro? Da 1,3 miliardi a 11 miliardi di euro nella stima peggiore, secondo uno studio della società di servizi finanziari Duff & Phelps con un impatto sui settori dei macchinari e delle apparecchiature (pesa il 13,4% sull’export complessivo), degli autoveicoli (11,3%), dei prodotti alimentari (8,7%), dell’abbigliamento (6,7%).
Ma la voglia di estero delle nostre aziende ha trovato sfogo nella presenza di 50 startup italiane al Consumer Electronics Show di Las Vegas, un momento di aggregazione e di apertura verso nuovi mercati.

Ma, a casa nostra, confortano le previsioni del mercato ICT italiano, che secondo Sirmi, raggiungerà a fine 2019 i 55,6 miliardi di euro, con un incremento di quasi un punto percentuale sul 2018, in linea con l’andamento del Pil. In crescita tutte le macro componenti del mercato IT, in calo le Tlc che devono fare i conti con i progressivi sviluppi del 5G. Gennaio finito, buon anno!

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