La presentazione del “Manifesto per un’Europa Digitale più forte verso il 2025” che si è tenuto in settimana a Bruxelles (alla presenza di Mariya Gabriel, commissaria europea per l’Economia e la Società Digitale e Martin Selmayr, segretario generale della Commissione Europea) è di fatto una chiamata alle armi per i paesi europei che vogliono mettersi in gioco nell’economia digitale. Entro il 2025.

L’obiettivo condiviso (e condivisibile) la spinta verso una Europa Digitale che impieghi l’innovazione per il bene comune (“posti di lavoro competitivi, una salute migliore e servizi pubblici migliori”), che sia forte e non frammentata, che spinga inclusione digitale, crescita ecosostenibile, innovazione, fiducia, policy mirate per portare benefici alla società europea.

Sette aree su cui lavorare

Secondo il manifesto (molto dettagliato, con grafici, previsioni, analisi) sono sette le aree di interesse in cui l’Europa può agire, per crescere e rimanere competitiva nell’era digitale.

Deve lavorare per consolidare il mercato unico e risolvere la frammentazione digitale (digital single market), per cogliere opportunità generate dalle nuove tecnologie sulle quali alzare il livello di competenza e formazione (inclusione), sostenere tecnologie digitali e a basse emissioni di carbonio per costruire un’economia sostenibile (crescita green). A queste si aggiungono la necessità di investire nell’adozione di tecnologie digitali quali l’intelligenza artificiale e il 5G, sostenendo la creazione di ecosistemi intersettoriali (innovazione ) e la capacità dei governi di cooperare nel rispetto della sicurezza e della privacy (fiducia).

Private investements in AI - Fonte: DIGITALEUROPE – Our Call to Action for A STRONGER DIGITAL EUROPE
Private investements in AI – Fonte: DIGITALEUROPE – Our Call to Action for A STRONGER DIGITAL EUROPE

Il contesto deve essere quello di obiettivi definiti per le politiche dei singoli paesi e per la sperimentazione di più stakeholder attraverso schemi normativi circoscritti (politica agile mirata) e di una visione chiara su come la digitalizzazione può migliorare la società europea sulla base di valori comuni (leadership necessaria). “Un’Europa in cui le tecnologie digitali, l’innovazione e l’intelligenza artificiale possano offrire ai cittadini europei posti di lavoro competitivi, una salute migliore e servizi pubblici migliori” precisa Markus Borchert, presidente di Digital Europe che raccoglie 35.000 realtà in europa e che associa 63 aziende corporate e 40 associazioni digitali. “Rappresentiamo un ambiente normativo che consenta alle aziende di crescere e ai cittadini di prosperare grazie all’uso delle tecnologie digitali  – precisa Borchert -. Desideriamo che l’Europa sviluppi, attragga e sostenga i migliori talenti digitali e le società tecnologiche del mondo”.

L’italiana Anitec-Assinform

Tra le aziende affiliate a Digital Europe Airbus, Amazon, AMD, Apple, Arçelik, Bosch, Bose, Brother, Canon, Cisco, Dell, Dropbox, Epson, Ericsson, Fujitsu, Google, Hewlett Packard Enterprise, Hitachi, HP Inc., Huawei, Intel, JVC Kenwood Group, Konica Minolta, Kyocera, Lenovo, Lexmark, LG Electronics, Loewe, MasterCard, METRO, Microsoft, Mitsubishi Electric Europe, Motorola Solutions, MSD Europe Inc., NEC, Nokia, Nvidia Ltd., Océ, Oki, Oracle, Palo Alto Networks, Panasonic Europe, Philips, Pioneer, Qualcomm, Ricoh Europe PLC, Rockwell Automation, Samsung, SAP, SAS, Schneider Electric, Sharp Electronics, Siemens, Siemens Healthineers, Sony, Swatch Group, Tata Consultancy Services, Technicolor, Texas Instruments, Toshiba, TP Vision, VMware, Xero

Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform
Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform

Tra le associazioni, l’italiana Anitec-Assinform.Negli ultimi due anni l’Italia ha innestato una marcia in più sul fronte della digitalizzazione. L’ICT in Italia cresce quasi il doppio del PIL: il mercato digitale italiano promette di crescere del 2,8% nel 2019 e del 3,1% nel 2020 fino a raggiungere un valore complessivo di 75 miliardi – commenta Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform -. Siamo fermamente convinti che investire nel digitale è la risposta più efficace e concreta per innalzare la produttività dei sistemi-Paese attraverso l’innovazione. La nostra Associazione ha contribuito attivamente alla realizzazione del Manifesto per un’Europa più forte verso il 2025 e continuerà a lavorare in sinergia con gli altri paesi affinché insieme alle alleanze a livello europeo si riesca a raggiungere l’obiettivo di avere un’Europa digitale più forte”.

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