Il piano di trasformazione digitale di Eni, presentano nei giorni scorsi a Ravenna (in occasione dell’OMC 2019, Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, la fiera internazionale dedicata al mondo delle estrazioni offshore del bacino mediterraneo), prende il via dalla Basilicata, dal Centro Olio Val d’Agri, o anche Cova di Viaggiano, scelto per diventare il primo impianto integralmente digitalizzato con le tecnologie più innovative.

Il Cova, che sarà quindi la prima Lighthouse nel mondo Eni, è uno degli impianti a oggi più avanzati e completi di Eni, con una notevole quantità di dati disponibili da elaborare e sensoristica, che hanno permesso a Eni di sviluppare nuove tecnologie, molte delle quali legate all’Intelligenza Artificiale.

Queste tecnologie hanno potenzialità enormi e sono in grado di sostenere le attività operative portando benefici, in particolare, in ambito di sicurezza, asset integrity, ambiente ed efficienza operativa ha comunicato l’azienda che ribadisce di volere impiegare la digitalizzazione come acceleratore del modello integrato di crescita sostenibile e di volere mantenere centrale il ruolo delle persone.

Eni – Centro Olio Val d’Agri (COVA)

Operativamente, la prima Lighthouse Eni partirà dall’analisi delle soluzioni digitali già testate. Il personale del sito dispone di una “biblioteca” di soluzioni digitali  da cui selezionare quelle che meglio si adattano allo specifico impianto. Da un unico sistema di controllo (IOC-Integrated Operation Center) si ha poi accesso a tutte le informazioni dei processi più rilevanti  e si ricevono le indicazioni operative che si generano dalle soluzioni digitali implementate.

L’impegno preso nel confronti delle persone riguarda invece la qualificazione delle loro competenze. Per questo l’implementazione delle soluzioni digitali sarà accompagnato da un programma di change management, che riguarderà il personale del sito coinvolto dal processo di trasformazione digitale con un arricchimento delle competenze per un migliore utilizzo delle nuove tecnologie digitiali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: