Speciale Fintech – SlowLetter Marzo 2019

Lo speciale FinTech è dedicato ai trend che stanno caratterizzando questo segmento di mercato emergente, delineando sia le tendenze in atto a livello globale, sia l’evoluzione del comparto in Italia. Basato sull’approfondita analisi condotta da NetConsulting cube e PwC nell’Osservatorio FinTech Italia 2019, il paper indaga le dimensioni quantitative e qualitative del FinTech italiano, i possibili risvolti evolutivi nei rapporti tra Incumbent e Startup, e coglie il punto di vista di due player specializzati del settore: Crédit Agricole e Credimi

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Speciale FinTech - SlowLetter Marzo 2019Il documento apre con un'analisi delle principali dinamiche in atto in Italia nello scenario FinTech: il 2018 è stato l'anno della maggiore caratterizzazione del settore nel nostro Paese, con l'emersione di alcuni trend che pongono le basi per un mercato più forte e in grado di portare un contributo positivo anche a livello internazionale.

Dall'analisi delle 299 FinTech italiane emerge una lieve riduzione della quota delle aziende Financial pure – ovvero aziende con una proposition riconducibile ad una delle aree tipiche della catena del valore delle aziende finanziarie -, in favore di aziende InsurTech e delle RegTech – aree in crescita anche a livello globale. Nello specifico, le Financial Pure si caratterizzano per una tenuta delle aziende del Payment e dell'area Lending, l'espansione del Money Management e del Capital Market, e una contrazione delle aree del Wealth and Asset Management e dell'Altro Crowdfunding.

I nuovi contributi che integrano l'aggiornamento 2019 dell'Osservatorio FinTech mirano ad indagare l'universo anche in termini di valore generato sul mercato dalle realtà italiane.

Il focus incluso nel contributo dell'infografica mostra chiaramente come il comparto sia popolato da una netta prevalenza di aziende di piccole dimensioni.  A fronte di una forte concentrazione del fatturato complessivo tra le prime 40 aziende (Scale Up), il 90% delle realtà che popolano il mercato italiano realizzano il 10% del fatturato complessivo.

Interessanti le evidenze che emergono in relazione sia alle offerte con cui le FinTech si propongono sul mercato, sia alle tecnologie abilitanti i servizi e le offerte.

Tech Enabler e Payment risultano essere le aree della value chain FinTech che contribuiscono maggiormente alla generazione del fatturato 2017, con quote pari rispettivamente al 39% e 25% del totale. Tra le Financial Pure, dopo il Payment (66,2 milioni di Euro), le aree del Money Management (6%), del Lending (5%) e del Wealth & Asset Management (5%) sono quelle che contribuiscono più delle altre al fatturato del comparto, mentre Capital Market & Trading e Altro Crowdfunding contribuiscono con quote molto basse. Da sottolineare inoltre la rilevanza delle InsurTech: terzo ambito per generazione di fatturato totale.

Dal punto di vista delle tecnologie predominanti, le soluzioni che abilitano le offerte delle FinTech si riferiscono a Artificial Intelligence e Big Data (56%), seguite dalle Piattaforme Web (21%) e dal Mobile (14%). Ancora bassa la quota di fatturato generato dalle soluzioni sviluppate su tecnologia Blockchain (2%), essendo questa ancora in uno stadio di sviluppo e non ancora prossima alla maturità.

Per comprendere quale sarà lo scenario evolutivo nel rapporto tra banche e FinTech, abbiamo arricchito questo speciale del punto di vista di una delle principali banche europee. Gabriella Scapicchio, sindaco de Le Village by Crédit Agricole di Milano, racconta la sua visione prospettica del rapporto tra incumbent e FinTech partendo dall'esperienza del suo gruppo. Il futuro per il sindaco è fatto di collaborazione, di 'accelerazione reciproca' in cui la banca supporta lo sviluppo delle FinTech mettendo a disposizione la sua expertise di mercato nel lavorare e vivere in un mercato regolamentato, e le startup accelerano a loro volta la banca consentendole di intraprendere percorsi di innovazione in maniera agile e snella.

Infine, interessanti spunti di riflessione vengono offerti da Ignazio Rocco di Torrepadula, founder e Ceo di Credimi, FinTech italiana sul mercato dal 2015 che sta conquistando una buona posizione nel segmento del Lending. Dopo una disamina delle principali tappe evolutive della sua FinTech a cui va riconosciuta l'innovazione e digitalizzazione del processo di factoring attraverso algoritmi di analytics in grado di automatizzare il processo di istruttoria a monte dell'erogazione del credito, Rocco di Torrepadula ha spiegato la sua visione prospettica del Lending: 'il futuro sarà sempre più fatto di dati e connessioni, e la Psd2 rappresenterà una leva per consentirci una più semplice integrazione con gestionali già adoperati dai nostri clienti, con conseguente ulteriore automazione della fase di raccolta dati, e riduzione drastica delle tempistiche per l'erogazione del credito commerciale'.


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