L’ultima edizione del World Quality Report rilasciato da Capgemini e Sogeti, in collaborazione con Micro Focus, evidenzia un’esigenza migliorativa in quality assurance e testing per la crescita del business e sottolinea una serie di problematiche in materia di sicurezza e competenze delle aziende e nell’adozione di metodologie Agile e DevOps.

Il 60% degli intervistati (in aumento rispetto al 39% di due anni prima) attribuisce gli scarsi progressi effettuati in ambito TDM (test data management) e TEM (test environment management) a problematiche legate ai costi, mentre il 59% dei responsabili dei team IT, lega le preoccupazioni in materia di politiche di sicurezza su elaborazione di dati e sistemi di archiviazione alla carenza di controlli.

Raffi Margaliot, senior vice president e general manager for application delivery management di Micro Focus
Raffi Margaliot, senior vice president e general manager for application delivery management di Micro Focus

“I test e l’automazione sono fattori strategici per l’erogazione di un software affidabile e sicuro – spiega Raffi Margaliot, senior vice president e general manager for application delivery management di Micro Focus –, ma le organizzazioni continuano a scontrarsi con costi e le relative complessità. Il WQR di quest’anno rileva che competenze, sicurezza, budget, test end-to-end e Quality Assurance assumono sempre più rilevanza per i nostri clienti che intraprendono progetti di digital transformation”.

Sicurezza, una priorità

L’ambito testing e QA fissa gli obiettivi per quest’anno nell’apporto di crescita di business e risultati assieme alla soddisfazione dell’utente finale (entrambi al 40%). Per quanto riguarda l’area IT, il 44% del campione indica il miglioramento della sicurezza come principale obiettivo da raggiungere. La sicurezza rimane elemento cruciale al quale sono legate nuove sfide ed opportunità.

A riprova, il 58% degli intervistati conferma di effettuare test di sicurezza in ambienti cloud, rispetto al 42% del 2015. Il 53% dichiara che l’automazione dei test sostiene una riduzione del rischio complessivo per la propria azienda ed il 52% attribuisce le sfide di security validation come attuale problematica nello sviluppo di applicazioni.

Skill gap, soprattutto nella TA

Il futuro delle pratiche di testing è l’automazione, che fa la differenza in termini di benefici ma al contempo presenta una delle maggiori sfide, segnalando un gap con la carenza di competenze adeguate in alcune aziende.

L’indagine conferma che la test automation (TA) porta maggior controllo e trasparenza delle attività di test (per il 63%); un miglioramento nell’individuazione dei difetti (per il 56%); una riduzione di costi (per il 56%) e del tempo di ciclo dei test (53%).
Ciò nonostante, il 63% degli intervistati (in aumento rispetto al 55% dell’anno precedente) sostiene che la sfida in materia di sviluppo di applicazioni sia una mancanza di automazione end-to-end, ovvero riferita a tutte le fasi del ciclo di vita, dalla creazione all’implementazione. Emerge dunque anche nella TA, in risposta ad un’esigenza sempre più forte per l’intero ciclo di vita, una serie di gap.

In particolare, per quanto riguarda la scarsità di competenze dovuta ad un maggior uso di automazione ed AI, per il 41% una delle principali sfide tecniche è la mancanza di competenze adeguate in ambito QA e testing. Inoltre, il 58% delle aziende intervistate deve attingere a competenze esterne in materia come soluzione alla non integrazione delle stesse nel loro core business (23%) o alla necessità di acquisire velocemente skills (24%), oppure perché necessarie per un periodo di tempo limitato (11%).

Sviluppo Agile e DevOps

Si segnalano infine, alcune raccomandazioni a sostegno della crescita del testing in ambienti Agile e DevOpsutilizzo dell’intelligent analytics per costruire un ecosistema di testing smart e connesso; introduzione di test di sicurezza all’inizio del ciclo di vita, durante la progettazione; espansione delle competenze relative all’IA all’interno del team di testing, da integrare con discipline come data science, statistica e matematica; ripensamento della TA come piattaforma.

Alessandro Kowaschutz, operations lead, Capgemini Business Unit Italy
Alessandro Kowaschutz, operations lead, Capgemini Business Unit Italy

“Il panorama relativo a testing e QA evolve rapidamente man mano che l’innovazione riduce i costi e migliora i processi – dichiara Alessandro Kowaschutz, operations lead, Capgemini Business Unit Italy –. Le attività di testing e QA si stanno trasformando in un elemento sempre più fondamentale per operation aziendali e risultati di business, piuttosto che un’area a sé stante all’interno di un’organizzazione. Allo stesso tempo – continua Kowashutz il cambiamento porta con sé le proprie sfide – due delle più importanti sono l’introduzione di testing e QA nello sviluppo Agile e DevOps e l’accesso alle competenze necessarie. Per rimanere all’avanguardia, le aziende devono adottare nuovi approcci, comprese nuove strategie in tema di testing che siano connesse e olistiche, aumentando la conoscenza degli ambienti di test all’interno dell’organizzazione e trasformandosi in centri di eccellenza per il test data management”.

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