Il cloud computing è il digital enabler irrinunciabile per attivare i progetti di trasformazione digitale. Ma solitamente questa tecnologia viene collegata alla trasformazione infrastrutturale aziendale delle risorse di computing, storage e reti. Il cloud invece è piattaforma ideale anche per semplificare e ottimizzare i servizi di telefonia aziendale, risolvendo tutte le problematiche legate alla gestione dei centralini. Proviamo ad inquadrare il tema nel contesto del mercato digitale. ll cloud, tout court, da qui al 2021, crescerà a tassi medi annui del 22%, come riportano i dati del Rapporto Anitec-Assinform, Il digitale in Italia.

Nello stesso rapporto si sottolinea come “La crescita oltre che sugli investimenti Iaas è abilitata da quelli in SaaS]…[ e si proietta anche sulle applicazioni di collaboration. La collaboration sempre più si integra con le tecnologie di comunicazione che abilitano il raggiungimento dei risultati di business. Si va delineando in questo segmento un unico scenario di Unified Communication and Collaboration con le architetture che comprendono gli strumenti per la produttività, le piattaforme Voip e di telefonia in cloud e quelle di instant messaging.

Si tratta, in Italia, di un mercato che possiamo considerare quasi vergine. Basterebbe dire che, a differenza di quanto accade negli altri Paesi Europei, nel nostro il valore dei servizi di cloud communication non supera il 2% sul totale. centralini tradizionalianalogici e Isdn, hanno rappresentato per tanti anni gli unici strumenti di telefonia aziendaleOggi però non sono più l’unica scelta per la telefonia aziendale come dimostrano, per esempio, i dati dello studio Worldwide Hosted Pbx Market 2019-2025 di Eastern Management Group, basati su 3.000 aziende intervistate.

I classici PBX (Private Branch Exchange) installati in locale, compresi i più recenti IP PBX, vengono sostituiti soprattutto con Hosted o Cloud PBX, un acronimo che significa Private Branch Exchange, a un ritmo pari al 14% annuo 

Nel 2016, il mercato specifico in cui opera Nfon, del tutto focalizzata sulla telefonia in cloud, valeva circa 4 miliardi di dollari. Oggi è prevista, anno su anno, una crescita importante con un tasso a doppia cifra, vicino al 15%. Sono le cifre che riporta WiseGuyReports nel fotografare proprio il mercato dei centralini telefonici in cloud, riconosciuti nel linguaggio tecnico, appunto, come Cloud Pbx.

Non mancano analisi, per esempio quella di Transparency Market Research, che si spingono oltre e proiettano il Cagr oltre il 15%, mentre Orian Research segnala possibilità di crescita per il comparto addirittura del 18%. 

E’ abbastanza facile indagare il motivo delle crescita. Le aziende si sono attivate nei processi di trasformazione digitale sostanzialmente per tre motivi: ottimizzare le risorse, cercare una maggiore efficienza, risparmiare pur offrendo servizi migliori.

E questa specifica tipologia di servizi legati alla telefonia in cloud, cresce perché – come sottolineano gli analisti – comporta minori costi di gestione, offre più funzionalità rispetto a quelli tradizionali, richiede un supporto minimo, con le aziende che sanno di disporre degli update erogati direttamente dal cloud, senza l’impegno di risorse interne. Infatti, i servizi di telefonia in cloud sono offerti tramite una piattaforma che comprende diversi canali di comunicazione oltre al telefono: il web, la messaggistica, chat e social network.

Il centralino in cloud abilita scenari di comunicazione smart su ogni device anche fuori dall'ufficio
Il centralino in cloud abilita scenari di comunicazione smart su ogni device in ufficio come da remoto, ma soprattutto permette di inserire anche la telefonia nei processi digitali aziendali

Il sistema telefonico aziendale classico – per intenderci il centralino o Pbx – è già stato sostituito in tanti Paesi europei del Nord da servizi in cloud perché questi ultimi sono riconosciuti come più efficienti e flessibili.
Si tratta tuttavia ancora di un mercato in evoluzione e segmentato anche in base alla modalità di distribuzione, alle dimensioni aziendali, al tipo di rete, e alle applicazioni. In questo mercato gli analisti sottolineano l’importanza delle piattaforme in grado di indirizzare le esigenze di tutti gli ambiti sulla base di una proposta di facile implementazione e che sia pronta a scalare.

Secondo le analisi sono proprio le start up le prime ad avere bisogno di sistemi flessibili che consentano loro di implementare business digitali e modelli di lavoro smart e mobile, senza dover ricorrere a grandi spese, così da poter pensare solo a crescere. Ma i centralini virtuali, in futuro, saranno al centro delle scelte quasi obbligate anche per le società che gestiscono spazi di co-working, di hospitality, nei centri servizi della PA, dove è necessario garantire varie tipologie di servizio dalla video conferenza alle chiamate internazionali, così come aggiungere nuove estensioni e poi sospenderle.

Dati resi noti durante la recente edizione di BeConnectedDay (la manifestazione organizzata da Ucug, lo Unified Communications Users Group nato 3 anni fa) dicono che entro l’anno prossimo il 72% dei dipendenti lavorerà anche solo parzialmente da remoto, così come più del 50% delle riunioni avrà almeno un partecipante connesso da un altro luogo, e un terzo addirittura sarà completamente virtuale.

Per questo, per crescere oggi, non è pensabile vincolare costi anche importanti di gestione e manutenzione del centralino su sistemi on-premise. Relegati ad operare senza possibilità di far parte dei processi digitali, essi sono destinati a rappresentare un’isola, mentre qualsiasi organizzazione, anche la più tradizionale, potrebbe beneficiare di soluzioni di comunicazione innovative sfruttando appieno i benefici di integrazione dei sistemi di telefonia in cloud nell’IT (gestionali e Crm) per poter attivare effettivamente anche percorsi di customer journey sulla base di una CX migliore

In Italia questo processo è in corso. I dati Mza (telecoms & IT analysts) dicono che nei prossimi tre anni  i nuovi utenti di servizi di comunicazione sulla nuvola cresceranno al ritmo di circa 200mila unità ogni anno. E’ importante agire ora, proprio perché la telefonia in cloud abilita effettivamente la possibilità di innescare processi completamente digitali, senza escludere uno dei principali canali di comunicazione che anche per le iniziative di marketing passa ancora oggi dal telefono. Anche gli americani di Market Research intravedono ampie possibilità di crescita per i servizi di telefonia in cloud nei prossimi anni, fino ad un allineamento dello scenario europeo, e speriamo anche di quello italiano, con quello Usa dove il mercato è già maturo.

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