Nasce dalla collaborazione tra Unioncamere e Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) Atlante i4.0. E’ il portale nazionale per aiutare imprenditori ed aziende ad orientarsi, individuando quali sono le principali strutture operative in grado di supportare i processi per trasferire nei progetti sul campo i contenuti tecnologici 4.0 e facilitare così l‘incontro tra la domanda e l’offerta delle figure specializzate nelle tecnologie più avanzate. Atlante i4.0 raccoglie quindi in un unico punto informativo il network dei centri che operano nella digitalizzazione e per il trasferimento tecnologico delle competenze.    

Nel concreto l’atlante digitale comprende la mappatura di oltre 600 strutture italiane in grado di offrire servizi e tecnologie per la digitalizzazione delle imprese. Si consulta esclusivamente online ed evidenzia una ripartizione delle strutture censite con circa la metà delle realtà distribuite nel Nord Italia, e le conosciute carenze di fondo riscontrate anche per quanto riguarda le competenze nelle tecnologie più di frontiera.

Per esempio, se è vero che una realtà su tre fornisce servizi per la stampa 3D (strategica per il manifatturiero), appena l’1% delle realtà è in grado di sostenere le imprese impegnate nello sviluppo delle tecnologie più innovative come blockchain e intelligenza artificiale. Solo 9 strutture forniscono assistenza su blockchain e 16 sull’intelligenza artificiale – per questo il Mise ha già definito due tavoli di lavoro – mentre per quanto riguarda cloud, big data e analytics complessivamente sono 136 i centri in grado di affiancare le imprese per aiutarle a valorizzare i dati.

Atlante i40
Atlante i40

Atlante i4.0 fornisce informazioni di dettaglio inquadrando le diverse realtà con i contatti ed i servizi offerti; ogni centro può progressivamente aggiornare la propria posizione per offrire un’informazione puntuale. E’ possibile la consultazione, senza registrazione, da qualsiasi dispositivo; gli imprenditori possono accedervi anche dal Cassetto Digitale, lo strumento che permette di accedere ai propri documenti depositati presso la Camera di Commercio.

Ad oggi fanno parte dell’Atlante i4.0 otto Competence Center (CC, ovvero centri di competenza ad alta specializzazione), 263 Digital Innovation Hub (Dih) ed Edi (Ecosistemi Digitali per l’Innovazione delle associazioni di categoria), 88 Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio (Pid), 27 Centri di Trasferimento Tecnologico (Ctt) certificati da Unioncamere.

Sono presenti inoltre sul territorio 161 FabLab per l’additive manufacturing (sorta di “istituti” professionali per la fabbricazione digitale del Made in Italy), 38 incubatori certificati per le startup innovative e i 104 Istituti Tecnici Superiori (Its) di cui il Mise sottolinea il ruolo importante “come punto di riferimento per le imprese in cerca di figure altamente specializzate a livello tecnologico”, e che, anche per questo, sono stati censiti all’interno del portale con il duplice scopo di fornire competenze qualificateavvicinare la domanda e l’offerta di lavoro 4.0

Più del 50% delle oltre 680 strutture censite si trova al Nord, seguito dal Sud (28%) e dal Centro (21%). Si polarizza al Nord la presenza di oltre il 60% dei Competence Center e degli Incubatori di impresa, e sempre al Nord opera l’80% dei Centri di Trasferimento Tecnologico, sorta di università per gli imprenditori che puntano a una digitalizzazione avanzata 4.0 della propria organizzazione.

Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere
Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere

Nel settentrione, di fatto, si sperimenta di più e qui risulta più elevata la presenza di attività di supporto ai progetti di ricerca e sviluppo. Più equa la distribuzione sul territorio della rete dei Punti Impresa Digitale (Pid) realizzata dalle Camere di commercio di primo e importante orientamento per gli imprenditori che desiderano iniziare un percorso di digitalizzazione.

“I Pid realizzati dalle Camere di commercio in modo capillare su tutto il territorio – puntualizza Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere – sono tra gli attori che possono accompagnare le imprese verso questo delicato passaggio. Hanno già aiutato oltre 100mila imprenditori nell’adozione delle tecnologie avanzate anche nei momenti più difficili. Nel periodo del lockdown hanno realizzato tutorial e webinar seguiti da più di 80mila imprese per assisterle, in particolare, su materie come smart working e e-commerce”. I Pid fanno parte anche del Network Nazionale Impresa 4.0 insieme ai Competence Center, ai Digital Innovation Hub e all’Ecosistema Digitale per l’Innovazione (Edi).

Infine, sempre per quanto riguarda l’analisi geografica, si nota come i Dih, per la formazione avanzata su tecnologie e soluzioni specifiche per settori di competenza e i FabLab, presentano una ripartizione geografica invece più equilibrata. 

Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico
Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico

“Oggi è arrivato il momento di lavorare – sottolinea Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico – affinché la tanta ricerca che nel nostro Paese viene effettuata nei centri specializzati, nelle università e al di fuori del mondo dell’impresa, possa trovare maggiore sbocco sul mercato. Domanda e offerta di sapere, da un lato, e tecnologia, dall’altro, devono incontrarsi in un percorso fondamentale di efficienza e di innovazione del nostro Paese, da qui l’idea di mappare su tutto il territorio nazionale i soggetti per l’innovazione, per dare alle imprese un supporto importantissimo nel momento in cui vogliono fare trasferimento tecnologico e utilizzare la ricerca per azioni di mercato”.

Oggi, in Italia, sono le imprese più piccole a riscontrare le maggiori difficoltà di fronte al cambiamento, e l’Atlante i4.0 di fatto vuole servire proprio come bussola per orientare gli imprenditori prima di intraprendere il percorso di trasformazione digitale, in modo da poterlo fare scegliendo le competenze necessarie.

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