In occasione di Commvault Future Ready, il Ceo Sanjay Mirchandani ha voluto sottolineare l’importanza del momento sfidante per i Cio che “devono essere pronti a tutto per sostenere le sfide portate dall’esigenza per le aziende di gestire i dati nella nuova normalità”. In coda all’evento Commvault propone l’analisi sui riflessi in Europa e nel nostro Paese degli annunci tecnologici, che riflettono una strategia in evoluzione per assecondare i feedback di clienti e partner, alla luce anche del “nuovo” posizionamento assegnato da Gartner all’azienda, nel quadrante Data Center Backup e Recovery Solutions.

Marco Fanizzi, vice president and GM di Commvault EMEA
Marco Fanizzi, vice president and GM di Commvault EMEA

Se ne parla con Marco Fanizzi, vice president Commvault Emea e Vincenzo Costantino senior director Sales Engineering Emea WR. “Gli ultimi mesi hanno impresso un’importante accelerazione ai processi di digital transformation. In questo contesto gli annunci tecnologici, il nuovo partner program e l’estensione delle partnership con gli IT professional e ancora la partnership con Microsoft sulla proposta Metallic di backup in cloud (in modalità SaaS, ndr.), rappresentano tre elementi importanti per consentire una trasformazione effettivamente basata sull’Intelligent Data Management. Commvault evolve la propria proposizione tecnologica per assecondare l’approccio multicloud, e “avere la capacità di modellare soluzioni e pricing sulle richieste dei clienti catturando i nuovi modelli operativi basati su workload cui deve corrispondere l’evoluzione della proposizione commerciale di licensing. Il tema centrale resta come gestire il dato, valorizzarlo dall’edge e nei cloud, ma anche proteggere le informazioni sensibili”.

Commvault Intelligent Data Management
Commvault Intelligent Data Management

Proprio la spinta della soluzione SaaS Metallic in cloud, con Microsoft, indica come Commvault oggi non voglia solo rappresentare “il bridge dal private cloud al multicloud e viceversa, ma rendere disponibile una piattaforma che offra ai clienti “reali possibilità di scelta di catturare i dati e renderli “standard” per qualsiasi cloud in modo da facilitare i progetti di migrazione tra i modelli cloud (private, ibrido e pubblico) e anche tra i diversi public cloud”.

Gartner colloca Commvault in alto a destra nel quadrante Data Center Backup e Recovery Solutions. Ora l’azienda è chiamata, sulla base delle novità nella proposizione, a crescere per market share a livello mondiale. Le partnership con i Global System Integrator e i partner cloud serviranno a farlo in accelerazione. Spiega Costantino: “Le motivazioni degli analisti nel posizionamento di Commvault sono cambiate negli anni, quattro anni fa è stata premiata per l’integrazione con le snapshot degli storage, tre anni fa per le capacità di scale-out e, lo scorso anno, come questo, è stato premiato l’approccio a cloud e al multicloud (con rating da capolista nell’ambito dei server fisici, dei virtual server, e appunto in ambito cloud)”.

Gartner Magic Quadrant 2020
Gartner Magic Quadrant 2020 – Data Center Backup and Recovery Solutions

Commvault secondo Gartner vanta il più ampio range di supporto applicativo, per i DB e i cloud pubblici, un aspetto cardine per chi si occupa di data protection; Gartner premia inoltre la protezione del più alto numero di VM (virtual machine) in cloud, l’integrazione ampia con la maggior parte di storage-array, il supporto in ambito DBaaS e le elevate capacità di detection e protezione delle informazioni dai ransomware. In un contesto in cui, tra le priorità, i clienti Cio di Commvault indicano in prima istanza il disaster recovery (80%), proprio la prevenzione dai danni ransomware (per il 61%) e per il 49% l’accelerazione sulla digital transformation.

“In questo scenario – prosegue Costantino le sfide nel futuro del data management sono legate a filo doppio alla complessità degli scenari multicloud. Commvault propone quindi con Intelligent Data Management Solution un approccio unico che permette di eseguire tutte le operazioni tradizionali relative al dato, in agilità e sfruttando l’automazione.

Le priorità dei Cio nel Data Management (Survey Commvault)
Le priorità dei Cio nel Data Management (Survey Commvault)

Commvault, portafoglio tecnologico rinnovato

Il portfolio (nella foto sotto) è del tutto rinnovato nei contenuti tecnologici e nella proposizione e rispecchia la strategia. Le soluzioni Activate (File Storage Optimization, Data Governance ed eDiscovery & Compliance) sono deputate all’indicizzazione dei contenuti e indirizzano le rispettive tematiche ma ora consentono ai clienti anche l’attivazione singolarmente di ognuna (e non dell’intero pacchetto). Soluzione di puro backup, è opportuno sottolineare, è unicamente Backup & Recovery mentre tutte le altre sono proposte indipendenti, volte ad indirizzare nel modo più completo la gestione del dato. Commvault File Storage Optimization indicizza tutti i file presenti in azienda (dati di produzione) e, con una dashboard, offre ai Cio informazioni sulla quantità di dati vivi e operativi in azienda e come sono utilizzati, un aspetto importanteper  indirizzare correttamente acquisto e gestione dello storage, tanto più nel cloud. Commvault Data Governance permette invece di tracciare e indicizzare i dati sensibili all’interno dell’azienda e Commvault eDiscovery&Compliance è la soluzione per indirizzare le tematiche oggetto di attenzione nell’ambito Gdpr. Evidenzia in modo automatico i dati di un singolo cliente, dipendente e partner, per trattarli secondo la compliance con il Gdpr e fare eDiscovery in modo automatico.

Commvault nuovo portafoglio prodotti
Commvault nuovo portafoglio prodotti

In occasione di Commvault Future Ready è stato annunciato Hyperscale X, l’ integrazione di due “best of breed” Commvault, come Hedvig Distributed Storage (software defined storage scale-out) e Commvault Data Protection. Viene proposta come soluzione all-in-one (hardware e software) e include la tecnologia Hedvig per quanto riguarda la gestione e la migrazione del dato e il software di Commvault acquistabile in modo granulare (Backup e moduli appena analizzati separatamente). Le nuove appliance sostituiscono in tutto e per tutto le precedenti che sfruttavano un motore diverso.

Il secondo annuncio riguarda CommVault Disaster Recovery. Commvault offre già soluzioni specifiche per la migrazione del dato da VM; in questo caso Live Sync, il cuore della tecnologia, è stato estrapolato e la soluzione è stata resa indipendente dal backup. Per replicare le VM da un sito a un altro, da uno o più cloud si utilizza questa soluzione, operativa già per Azure, Aws e Google Cloud. La parte “alta” classica della proposizione comprende Commvault Backup & Recovery, che include tutte le funzionalità di backup e di archiviazione del dato per qualsiasi tipo di workload (on-premise come in cloud e tra cloud). Per quanto riguarda la sicurezza Commvault include una serie di tecnologie adatte ad arginare gli attacchi ransomware (attraverso l’utilizzo di ML e AI per monitorare tutto quello che accade su qualsiasi infrastruttura, anche sui pc dei dipendenti a casa, per esempio).

Vincenzo Costantino, senior director Sales Engineering Emea WR
Vincenzo Costantino, senior director Sales Engineering Emea WR

Costantino ne spiega le potenzialità: “Sfruttiamo una serie di automatismi fondamentali quando si è sotto attacco ransomware, per esempio per isolare le sedi, segmentare le reti, ripristinare i dati, inibire l’accesso degli applicativi ai dati deteriorati, con una sensibile riduzione degli impatti sul business. Le tecnologie Air Gap fungono da intercapedine tra i dati di produzione e quelli di backup, in modo che il ransomware non possa cifrare i dati scritti da Commvault. L’unione delle due soluzioni precedenti, Commvault Complete Data Protection, viene incontro ai clienti che desiderano entrambi i vantaggi tecnologici e sanno di poter gestire tutte le soluzioni dall’interfaccia semplificata Command Center.      

La parte “bassa” della proposizione propone Hedvig (la soluzione di SD storage di tipo scale-out), semplicemente come offerta software per avvantaggiarsi di una vista logica sull’hardware storage “commodity”, e quindi visualizzare lo spazio storage aggregato, utilizzabile on-premise come in cloud, consentendo di utilizzare anche le risorse cloud ma controllando la distribuzione del dato. Hedvig for containers è invece specificamente studiato per l‘integrazione in modo nativo con Kubernetes (Container Storage Interface Support).

L’ultima branca degli annunci riguarda Metallic, la proposizione di Commvault in modalità SaaS, significa assicurarsi i dati di backup protetti da Commvault come servizio. Annunciato lo  scorso autunno in Usa e Canada, in questo trimestre è rilasciato in Europa e da ottobre sarà disponibile anche in Italia. I dati di Microsoft 365, come degli endpoint, in cloud, on-premise, possono essere migrati e protetti su Metallic Storage, che si appoggia ad Azure, ma anche su uno dei cloud di preferenza del cliente. Metallic gestisce, migra protegge il dato eventualmente anche consentendo di avere una copia on-premise per un ripristino più veloce. Tre i pacchetti dell’offerta Metallic: Core per Backup VM, server, Sql; Metallic Endpoint (protegge desktop e laptop) e Metallic Office 365 per proteggere Sharepoint Exchange, Onedrive, Teams e Groups. I vantaggi sono scalabilità e la flessibilità tipica del SaaS.

La partnership con Microsoft in questo ambito viaggia su un doppio binario: è tecnica perché i lab delle due aziende lavorano insieme per PaaS e SaaS e tutto il mondo Office 365, ma è anche partnership commerciale sul cliente finale, con un canale congiunto. Metallic è disponibile direttamente in Azure Marketplace ed utilizzabile con i crediti Azure.

Partner e partnership

Per quanto riguarda il nuovo Partner Advantage Program, torna sul tema Fanizzi, Commvault, a livello europeo, vuole aumentare la sua capacità di lavorare ed interagire con i soluzioni provider e i distributori. Abbiamo semplificato il programma, rendendolo più snello, per consentire di raggiungere in modo più facile gli obiettivi e i rebate. I partner guardano a due aspetti principali: la capacità di lavorare con un vendor riconosciuto e la profittabilità dell’attività con il vendor. Stiamo lavorando per una migliore gestione del loop di processo supportato da tool più adeguati, ma soprattutto la strategia poggia su quattro pilastri: quello dei prodotti innovativi partner ready (1), un go to market ecosystem per premiare i partner che lavorano sui nuovi clienti (e la capacità di sviluppare business sui nuovi clienti, 2), quindi il tema di un programma moderno e profittevole (3), ed infine tool e risorse aggiornate al 2020, per indirizzare meglio l’esigenza dei partner di conoscere in modo preciso quanto hanno maturato in relazione agli obiettivi, e alla formazione”.

Per quanto riguarda lo scenario sui Global System Integrator, a livello europeo (ma anche in Italia), Commvault sottolinea invece l’impegno molto significativo dei GSI indiani (tra cui Hcl e Tata, ne abbiamo parlato in un articolo dedicato) che partecipano in modo predominante alle grandi RFP (Request for Proposal).

“Il remote working – spiega Fanizzi spinge la delocalizzazione di alcune attività e porta alcuni Gsi che hanno il centro di costo dove forza lavoro costa meno ad avere significativi vantaggi”. In modo più specifico nello scenario italiano, “il trend di consolidamento delle partnership, con sempre maggiori capacità nella gestione dei workload e della parte applicativa è oramai consolidato da due anni”. Il puro reselling paga poco e i grandi player del multicloud sul breve termine portano revenue ma sul lungo termine di fatto assumono il controllo del cliente.

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