Offrire tecnologie basate su un’infrastruttura affidabile, e soddisfare le crescenti esigenze di controllo su dati, sicurezza, trasparenza e privacy nell’implementazione di applicazioni cloud native. Sono questi gli obiettivi alla base della partnership strategica tra OvhCloud e Google Cloud volta alla realizzazione di una proposta cloud affidabile al servizio delle aziende europee.

Concretamente OvhCloud vuole introdurre nella propria infrastruttura dedicata e scalabile un’offerta di Hosted Private Cloud, basata sulla tecnologia Anthos, compatibile con l’open source di Google, ma anche completamente operata e gestita in Europa dai team di OvhCloud. Un proposito che si colloca nel solco della strategia aziendale e vede OvhCloud proporre da anni un modello integrato che prevede il pieno controllo della catena del valore; l’azienda infatti progetta direttamente i propri server, gestisce i propri data center ed orchestra in autonomia la propria rete in fibra ottica.

Questo le consente di coprire, in modo indipendente, l’intero spettro di casi d’uso per i 1,6 milioni di clienti in oltre 140 Paesi. Tra gli ultimi step in questo percorso vale quindi anche la pena ricordare gli sforzi in ambito multicloud per combinare più fornitori, insieme alle strategie per il cloud ibrido, per unire ambienti cloud privati, pubblici e/o on premise.

Le aziende si ritrovano a dover massimizzare la propria business continuity e, allo stesso tempo, chiedono maggiore libertà di scelta nel coordinare una suite di servizi su misura. OvhCloud risponde facilitando l’accesso a queste tecnologie ed in ottobre ha reso disponibile OvhCloud Connect Provider, una soluzione sviluppata in collaborazione con Equinix per semplificare l’implementazione di architetture multicloud o ibride interconnettendo i vari ambienti cloud aziendali con i data center OvhCloud in tutto il mondo. Ha inoltre lanciato OvhCloud Connect Direct, soluzione per generare in modalità sicura un cloud ibrido decentralizzato tramite connessioni dirette e private tra i data center Ovhcloud e il sistema informativo on-premise di ciascun cliente.

Michel Paulin, chief executive officer, OVH
Michel Paulin, chief executive officer, OVH

Ora arriva appunto la partnership tra OvhCloud e Google Cloud, le aziende congiuntamente metteranno in campo le rispettive tecnologie e competenze volte allo sviluppo di soluzioni congiunte che consentano ai clienti di beneficiare di tutti i vantaggi di un approccio multicloud e aperto, e a guidare l’ecosistema di sviluppatori di terze parti.

La proposta nasce non a caso strettamente legata al momento di attenzione sulle iniziative cloud, cui richiama anche l’UE in relazione al tema di un mercato cloud europeo. In questa direzione il commento di Michel Paulin, Ceo di OhvCloud: “Si tratta di un passo avanti significativo per creare nuovo valore per il nostro mercato comune. Combinare tecnologie all’avanguardia per la community degli sviluppatori – rafforzando al contempo un potente ecosistema di player uniti da un insieme comune di valori – è fondamentale per OvhCloud ]…[“.

Le organizzazioni e i policy maker sottolineano da tempo la necessità per i cloud provider di proteggere i dati dei clienti in modo del tutto trasparente, evidenziando la necessità di adottare maggiori livelli di sicurezza e privacy, ispezionabilità e conservazione. Le parole chiave nella strategia di OvhCloud a più riprese citate da Paulin – trasparenza, interoperabilità e reversibilità – sono alla base anche di questo progetto basato sulle tecnologie open source con Google Cloud, e dovrebbero permettere alle organizzazioni europee di accelerare i propri progetti di trasformazione digitale e beneficiare degli ultimi sviluppi della tecnologia cloud in modo affidabile.

Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud
Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud

Il modello open source è considerato un tassello fondamentale nel progetto. La partnership infatti prevede anche l’impegno nel fornire innovazione a vantaggio dei clienti, supportando lo sviluppo delle competenze digitali e promuovendo la collaborazione con la community open source ed è così interpretata da Thomas Kurian, Ceo di Google Cloud: “Ascoltando i nostri clienti, i partner e i policy maker in Europa, comprendiamo la loro necessità di un controllo e un’autonomia ancora maggiori.
Affrontiamo questa sfida in molti modi e siamo pronti a proseguire l’impegno verso i nostri clienti in modo significativo con un partner con il quale condividiamo valori come fiducia, innovazione, collaborazione, apertura, interoperabilità, trasparenza e responsabilità ambientali per aggiungere valore e aiutare i nostri clienti ad accelerare la loro trasformazione digitale“.

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