“Se le Pmi italiane raggiungessero il livello di adozione del cloud del Regno Unito – il Paese più avanzato da questo punto di vista in Europa – crescerebbero in media dello 0,22% anno su anno, generando una crescita del Pil di 20 miliardi di euro da qui al 2025”. Lo dice lo studio The European House di  Ambrosetti e Microsoft Italia considerando l’impatto del cloud computing sul sistema Paese.
“E l’importanza del cloud per la digitalizzazione e la crescita delle piccole e medie imprese – spiega Luba Manolova, direttore Microsoft 365porta l’attenzione sull’importanza di collaborare per supportare le piccole e medie imprese italiane nella propria migrazione verso il cloud, in linea con le priorità del Paese e con gli intenti del nuovo Piano Transizione 4.0, volto a incentivare la competitività delle aziende e a valorizzare il Made in Italy”.

Luba Manolova, direttore Microsoft 365
Luba Manolova, direttore Microsoft 365

Da qui l’impegno di Microsoft a supporto delle Pmi all’interno dell’iniziativa Ambizione Italia#DigitalRestart, con un piano quinquennale da 1,5 miliardi di dollari di investimenti in tecnologie e competenze per accelerare la trasformazione digitale e la crescita del Paese. L’occasione per ribadire questo impegno è proprio l’annuncio dell’ebook Ambizione Italia #DigitalRestart per le Pmi. Storie di innovazione: il digitale come opportunità di crescita per il Made in Italyche nasce come raccolta di esperienze sul campo che possono aiutare a diffondere alcune buone pratiche a vantaggio della cultura digitale. 

L’impegno di Microsoft a supporto della DT delle Pmi fa leva su un ecosistema di 10mila partner distribuiti sul territorio, operativi con l’azienda per l’avvio di progetti strategici che vedono il cloud computing come abilitatore di innovazione. Il cloud ha già dato prova di rappresentare un digital enabler efficace in grado di dare una risposta immediata alle problematiche di business continuity durante la pandemia, aiutando sia le realtà che non avevano mai fatto esperienza di smart working, sia quelle più mature ad adottare o estendere rapidamente un modello di collaborazione digitale vincente.

Ambizione Italia #DigitalRestart per le PMI
Ambizione Italia #DigitalRestart per le Pmi

In questo periodo, per esempio, la semplicità della piattaforma di produttività e collaborazione cloud Microsoft Teams ha consentito di continuare a lavorare su progetti di design protetti da proprietà intellettuale, di interagire con sedi in tutta Italia e all’estero, di svolgere perfino i consigli di amministrazione online e di sviluppare nuove esperienze per l’engagement dei consumatori.

Giacomo Frizzarin, direttore della Divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia
Giacomo Frizzarin, direttore della divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia

“Proprio per le realtà più piccole – spiega Giacomo Frizzarin, direttore della divisione Small, Medium and Corporate di Microsoft Italia – il cloud computing rappresenta un alleato prezioso ]…[. 4,2 milioni di addetti possono accedere in modo semplice a tecnologie capaci di preservarne la continuità e sostenerne la crescita. I numeri dello studio The European HouseAmbrosetti e Microsoft Italia sull’impatto del cloud sul sistema Paese evidenziano ulteriormente quanto sia fondamentale supportare le piccole e medie Imprese nella propria migrazione verso il cloud]…[. E Microsoft punta a raggiungere con servizi cloud circa 500.000 Pmi  e startup in Italia nei prossimi tre anni”.

Il cambiamento richiede di mettere in discussione prassi cristallizzate e porta con sé nuove occasioni di crescita che rendono più solidi e adattabili per il futuro.

Ambizione Italia #DigitalRestart per le PMI
Ambizione Italia #DigitalRestart per le PMI

Così interviene Manolova nella presentazione dell’ebook: “Anche le aziende che operano nei comparti più tradizionali come quelle del Made In Italy possono quindi abbracciare l’incertezza e uscirne arricchite. In questi mesi, ne abbiamo avuto la prova, lavorando a stretto contatto con alcune realtà che non si sono date per vinte, ma che hanno reagito al lockdown inaugurando un nuovo modo di lavorare più flessibile e collaborativo, ma anche più sicuro e conforme alle normative, ripensando i processi e i modelli d’interazione con il mercato e arrivando, talvolta, a lanciare servizi disruptive al passo con i tempi”.

Microsoft ha fatto squadra con diversi player del mondo istituzionale, business e accademico, creando un Alleanza per lo smart working volta a sviluppare programmi e soluzioni digitali per una nuova cultura del lavoro agile

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