Agilità, la parola che più ritorna nel keynote di Carolyn Horne, president Workday Emea nel ripercorrere non solo le sfide del 2020 di clienti e istituzioni, ma anche quelle che il 2021 richiederà. “Il business dovrà essere più agile, è un imperativo, perchè solo le aziende agili hanno dimostrato di poter migliorare la loro profittabilità, di performare al meglio“. Una agilità che poggia sulla migrazione verso il cloud (“Idc stima che il 40% delle aziende Emea sta valutando di spostare i propri sistemi chiave sul cloud oggi, non oltre nel tempo”) e che vede a livello di mercato crescere i vendor che hanno proposte cloud native o migrate in cloud in modo significativo (in un mercato che decresce del 2% quest’anno il cloud continua ad essere in controtendenza e a crescere a tassi del 16%).

“Il nostro obiettivo è supportare le aziende lungo tre direttrici: agilità, velocità e resilienza precisa Horne in un meeting virtuale con la stampa europea (nel mese del tradizionale Workday Rising Europe che lo scorso anno si era tenuto a Milano), portando avanti non solo le soluzioni ma anche una attenzione al cliente considerata dalle aziende elemento importante per la scelta del fornitore. “Secondo Gartner – precisa – la customer experience è uno dei maggiori vantaggi competitivi che una azienda può avere”.

Carolyn Horne, presidente Emea di Workday
Carolyn Horne, presidente Emea di Workday

Cosa chiedono le aziende

Agilità, guardiamo cosa significa, analizzando le anticipazioni della ricerca “Agilità Organizzativa: Roadmap all’Accelerazione Digitale” commissionata da Workday a Longitude su un panel di mille dirigenti per identificare le sfide e le opportunità chiave per Ceo, Cfo, Chro (Chief human resources officer) e Cio nell’adozione delle best practice digitali, in modo da conseguire una migliore agilità organizzativa.

Stando alla ricerca, oltre un terzo delle aziende prevede che il 75% delle proprie entrate, nei prossimi tre anni, proverrà da prodotti digitali o beni tradizionali venduti attraverso i canali online. Ad oggi, più della metà delle aziende dichiara che la propria tecnologia è compatibile con gli obiettivi di digital transformation, ma solo il 16% afferma che occorre porre maggiore enfasi sui dipendenti e sulle loro competenze, senza le quali le organizzazioni corrono il rischio di non ottenere i ritorni desiderati sugli investimenti tecnologici.

Oggi i board aziendali intendono accelerare le iniziative digitali: un terzo rileva che l’unico cambiamento che migliorerebbe la resilienza organizzativa in future crisi sarebbe proprio l’aumento dei tassi di crescita digitale, con la consapevolezza (per oltre il 77% del campione) di dover essere pronti a reagire in caso di investimenti in tecnologie non andati a buon fine. Per questa ragione, la metà degli intervistati aveva già abbracciato la “pianificazione continua” già prima della pandemia.

Tre i fattori chiave identificati dalla ricerca: accesso ai dati, implementazione di tecnologie intelligenti e una “cultura agile”.

Leighanne Levensaler, executive VP Workday
Leighanne Levensaler, executive VP Workday

Commenta i numeri Leighanne Levensaler, executive VP Workday: “I board si trovano ad affrontare una realtà dura e sentono l’urgenza della trasformazione digitale. Lo studio evidenzia che Covid-19 non solo ha rafforzato la necessità per le aziende di modernizzarsi ma, cosa importante, ha accelerato questi sforzi. Dal sostegno ai processi di lavoro a distanza all’aumento delle opportunità di guadagno digitale, fino alla ricostruzione delle supply chain, i limiti tecnologici si sono rivelati una sfida per le società nel 2020, creando l’urgenza di abbracciare e adottare nuove strategie digitali”.

Con una serie di differenze però tra i diversi C-Level.

Per esempio, i Ceo si rivelano più ottimisti sulla riuscita degli sforzi per la digital transformation, ed individuano proprio nella cultura aziendale un ostacolo all’agilità, alla pianificazione continua (31%) e all’accessibilità dei dati (32%).
I responsabili delle risorse umane da una parte sono impegnati sullo sviluppo della cultura aziendale necessaria per diventare più agili, ma allo stesso tempo solo 6 su 10 concorda sul fatto che gli incentivi e gli indicatori di prestazione (Kpi) siano in linea con la cultura che spinge il cambiamento.
Ed infine, la maggior parte dei Cfo si preoccupa dell’effettiva integrazione dei sistemi (64%) e dell’implementazione delle tecnologie cloud per mitigare i rischi in futuro e migliorare i cicli di pianificazione/reporting, mentre le competenze ritenute più preziose dai Cio e dai Coo sono la capacità di utilizzare tecnologie smart (33%)advanced analytics e data visualization (30%).

Le soluzioni rinnovate

Il tema dell’agilità aziendale è centrale soprattutto per i team finanziari: dati e informazioni in tempo reale sono fondamentali, è vero, ma sono tante le aziende che ancora hanno troppe fonti di dati disconnesse tra loro, sistemi di contabilità legacy e non riescono a tenere il passo perché raccogliere, riconciliare e convalidare i dati implica dispendio di tempo per ottenere informazioni affidabili all’organizzazione.

Da qui gli sforzi di Workday per migliorare le proprie soluzioni di pianificazione del cloud e di gestione finanziaria, con funzionalità di machine learning. Gli annunci di Workday Accounting CenterWorkday Adaptive Planning, oltre allo sviluppo di funzionalità aggiuntive, alzano l’attenzione su insight, agilità ed efficienza, in modo da trasformare le modalità di interazione con i dati e incrementare i livelli di visibilità e controllo per i Cfo.

Jens Krueger, Cto Emea di Workday
Jens Krueger, Cto Emea di Workday

Nel primo caso, con Workday Accounting Center, lo sforzo è di andare oltre i limiti dei sistemi Erp tradizionali per risolvere un problema atavico: tenere il passo con il volume crescente di dati operativi e trasformarli in contabilità e insight in modo più rapido ed efficiente. In questo modo si permette ai clienti di acquisire dati operativi, arricchirli con attributi significativi e trasformarli in informazioni fruibili, facilitando la gestione dei dati operativi e finanziari da più fonti con un unico punto di controllo in tutta l’azienda.

Workday Adaptive Planning rappresenta invece l’evoluzione delle capacità di pianificazione intelligente di Workday, per consentire di anticipare ciò che verrà, con maggiore precisione. Gli algoritmi di ML utilizzano dati storici e attuali per prevedere i probabili risultati per ricavi, spese e altre variabili aziendali critiche creando una previsione sulla base di migliaia di punti di dati aggregati da tutta l’azienda, inclusi i dati relativi a vendite, risorse umane, marketing e produzione. Le nuove funzionalità di reporting semplificano il confronto tra una previsione guidata da ML e quella di un pianificatore, per rilevare potenziali problemi prima che una delle due previsioni venga “eseguita”, in modo che le aziende possano prendere decisioni migliori con sicurezza.

Infine, l’ultima release di Workday permette analisi ad hoc integrata sui dati in tempo reale e Discovery Boards consente ai team di vedere e analizzare i dati sulle transazioni live, grazie all’accesso a quasi 200 fonti di dati relative a gestione finanziaria e di spesa. I team sono facilitati per quanto riguarda l’unificazione di pianificazione ed esecuzione, grazie alla possibilità di pubblicare direttamente piani da Workday Adaptive Planning a Workday Financial Management e viceversa, semplificando il confronto tra i valori effettivi e la pianificazione nello stesso sistema, così da ottimizzare i processi finanziari.

Alcuni casi europei

La proposta Workday trova il riscontro delle aziende. “Le aziende riconoscono che la resilienza è fondamentale e disporre dei migliori sistemi di core business in atto consente ai C-Level di concentrarsi sull’avanzamento della società e delle sue persone – conclude Horne – e Workday è un investimento nella costruzione di una cultura di agilità, processo decisionale basato sui dati e automazione che è vitale ora e nel futuro”.

Le potenzialità della soluzione per pianificare e gestire scenari multipli – intorno a potenziali tipi di ripresa economica -, per analizzare come riportare il personale in ufficio, combinando i dati sulla forza lavoro con dati sanitari esterni tempestivi, ma anche per identificare le competenze e le lacune esistenti in tutta l’azienda, e creare strategie di coinvolgimento, basate sul machine learning, sono solo alcuni dei desiderata soddisfatti dalla piattaforma.

Tra le aziende che di recente hanno scelto Workday si possono citare la fintech N26, Sky GroupThyssenkrupp Steel, Wolt (azienda tecnologica con sede a Helsinki per la consegna di prodotti alimentari a casa o in ufficio), e nell’ultimo trimestre Aldi (retail), Freudenberg (materiali ad alte prestazioni e prodotti chimici) e Tikkurila (vernici).

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