La partnership tra Microsoft e Sap, che già nell’autunno del 2019 aveva fatto registrare il primo vero cambio di passo (rispetto al 2017) – con l’impegno congiunto delle due aziende per semplificare e modernizzare i viaggi dei clienti verso il cloud attraverso il progetto Embrace – nel tempo ha compiuto diversi step in avanti e si estende ora su un doppio binario. Da una parte per accelerare l’adozione di Sap S/4Hana su Microsoft Azure in modo da semplificare i processi di trasformazione digitale e di migrazione dei workload verso il cloud; dall’altra con l’integrazione della piattaforma per la collaboration di Microsoft, Teams, nelle soluzioni Erp, Hcm e Crm di Sap.

In pratica Sap e Microsoft hanno deciso di studiare e realizzare nuove integrazioni tra Microsoft Teams e le soluzioni Sap (non solo S/4Hana, ma anche SuccessFactors e Sap Customer Experience) che dovrebbero essere disponibili a metà di questo anno, per incrementare la produttività e il coinvolgimento dei dipendenti. “Integrando Microsoft Teams nel nostro portafoglio di soluzioni – spiega Christian Klein, Ceo di Sap – ]…[ vogliamo insieme ridefinire il futuro del lavoro e dare vita a un modello di impresa senza attriti. ]…[ Ecco perché stiamo estendendo anche l’interoperabilità con Azure.

Christian Klein, Ceo di Sap
Christian Klein, Ceo di Sap

L’accelerazione del progetto di integrazione di Teams si lega quindi a quanto accaduto nel corso di questo ultimo anno, in cui gli strumenti di collaboration si sono rivelati fondamentali per assicurare la business continuity ed hanno fatto registrare percentuali di crescita nell’adozione e nell’utilizzo impensabili, anche solo all’inizio del 2020.

Allo stesso tempo però si è visto nel corso degli ultimi mesi come la disponibilità di workload e risorse in cloud abbiano rappresentato importanti vantaggi per le aziende che si sono trovare a superare una serie di criticità. E l’integrazione tra collaboration e integrazione delle piattaforme sulla nuvola sia oggi via obbligata per incrementare flessibilità e capacità di adattamento delle aziende ai nuovi contesti operativi.
“Il tema della trasformazione digitale non è mai stato così urgente – commenta Satya Nadella, Ceo di Microsoft -. Unendo la potenza di Azure e di Teams con le soluzioni Sap, si aiutano le organizzazioni a sfruttare la potenza del cloud in modo che possano adattarsi e innovare più rapidamente in futuro“.

Satya Nadella, Ceo di Microsoft, Build 2020
Satya Nadella, Ceo di Microsoft, Build 2020

L’integrazione di Sap S/4Hana su Azure, dal punto di vista tecnologico prevede una serie di semplificazioni in fase di migrazione per passare da Sap Erp on-premise a Sap S/4Hana in cloud, roadmap specifiche per settore, e architetture di riferimento per il cloud, con l’impegno dei due attori a proseguire nel percorso di integrazione.

E’ una mossa che può favorire lo sviluppo del business di entrambe le aziende, consentendo a Microsoft di rendere più interessante la proposizione cloud estesa – con la possibilità di raggiungere un numero più esteso di clienti – per alcuni aspetti in modo simile a quanto già fatto per esempio con Oracle -.
Non per nulla, l’estensione della partnership prevede, oltre all’integrazione di “prodotto”, che i partner system integrator possano facilitare alle aziende clienti la disponibilità di architetture di riferimento semplici e adottabili in tempi rapidi, lavorando insieme anche allo sviluppo di migrazioni automatizzate, operation agili, e sistemi di monitoraggio e sicurezza integrati.

E’ interessante in proposito vedere come, quello di questi giorni, rappresenti un ulteriore step compiuto in un’ottica di collaborazione tra le due aziende all’interno di un solco strategico condiviso.
Proprio a dicembre 2020 infatti Sap e Microsoft hanno annunciato una partnership estesa per consentire ai clienti di progettare e gestire soluzioni intelligenti per la supply chain digitale e l’Industria 4.0 nel cloud e nell’edge.

In quell’occasione tra l’altro, si è rimarcato proprio l’approccio collaborativo a standard e soluzioni open source, per consentire alle aziende di utilizzare set completi di soluzioni Sap Digital Supply Chain su Azure (tra cui per esempio SAP Intelligent Asset Management e SAP Integrated Business Planning) in un modello SaaS idoneo a ridurre il bisogno di gestire il software e l’infrastruttura sottostante accelerando il time to value delle applicazioni della supply chain.

Tasselli importanti di un mosaico il cui tema evidente è come le imprese si stiano orientando a portare workload differenti in cloud differenti (in un’ottica multicloud).
Oltre le soluzioni “tecnologiche”, le aziende stanno in questa fase cercando la disponibilità di “platform” pronte per ospitare anche carichi di lavoro critici, puntando però a rimanere agili. Sulla scorta di alcuni mantra condivisi: velocità, disponibilità, scalabilità, elasticità ma anche una maggiore visibilità.
Proprio il riferimento all’estensione della partnership di dicembre tra Sap e Microsoft è particolarmente significativa, in questo senso. In pratica permette ai clienti di scegliere di utilizzare Microsoft Azure IoT o Sap IoT per portare i dati delle proprie serie temporali nel cloud.

E’ facile immaginare come i dati delle serie temporali raccolti da macchine o dispositivi all’edge e inviati al cloud abbiano di per sé poco valore se non ne è possibile l’analisi all’interno del contesto aziendale, in relazione alle informazioni archiviate nelle applicazioni aziendali per materiali, prodotti, clienti, inventario, risorse e altro ancora. E il vero valore aggiunto di questo step nella collaborazione delle due aziende è proprio questo.
E’ la disponibilità di accesso ai dati condivisa in un unico punto in cloud a facilitare l’esperienza dei dipendenti, anche di diverse unità di business, ed è allo stesso tempo la possibilità di collaborare lavorando su dati condivisi, sfruttando la piattaforma di collaboration Microsoft Teams, a facilitare questo compito anche accedendovi dalle diverse località di lavoro. 

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