Tra le strategie idonee ad evitare la propagazione del malware in azienda ed abbattere sensibilmente i rischi legati alla diffusione del ransomware, la microsegmentazione degli accessi alle applicazioni (oltre che della rete) è tra le più promettenti e, considerata la recente crescita degli attacchi ransomware e le normative di conformità sempre più severe, investire in tecnologie per ridurre la diffusione dei malware è oggi per le aziende una priorità. Per questo Akamai, all’interno della propria strategia Zero Trust, acquisisce l’israeliana di Tel-Aviv Guardicore, specializzata proprio in questo comparto.
I dettagli dell’accordo prevedono l’acquisizione da parte di Akamai di tutte le azioni di Guardicore per circa 600 milioni di dollari, dopo aver applicato gli adeguamenti previsti del prezzo di acquisto. La chiusura dell’acquisizione dovrebbe avvenire nel corso di questo ultimo trimestre in corso, mentre per l’anno fiscale 2022 l’acquisizione di Guardicore dovrebbe fornire da sola circa 30-35 milioni di dollari di fatturato portando il margine operativo non-Gaap di Akamai tra il 29 ed il 30% per risalire ulteriormente per l’anno fiscale 2023.
Per quanto riguarda la proposizione tecnologica, ed i benefici reali per le aziende, è importante notare come la soluzione di microsegmentazione di Guardicore sia sviluppata in modo da negare la comunicazione come default, per limitare superficie di rischio ed esposizione, e proteggere meglio il flusso di dati; viene poi consentito l’accesso solo a quelle applicazioni che sono autorizzate a comunicare tra loro. “Aggiungendo i prodotti di micro-segmentazione leader di Guardicore al portafoglio completo di soluzioni Zero Trust – si sbilancia Tom Leighton, chief executive officer and co-founder, Akamai Technologies – crediamo che Akamai potrà fornire il modo più efficace per combattere i ransomware sul mercato oggi”.
Questa protezione si estende oltre il data center al cloud, compresi bare-metal, macchine virtuali e container. Da una parte quindi le aziende possono disporre del portafoglio di Akamai comprende, nell’ambito della protezione Zero Trust quattro gruppi di soluzioni: Web Application Firewall (Waf), Zero Trust Network Access (Ztna), Domain Name System (Dns) Firewall e Secure Web Gateway (Swg) in grado di impedire che dai dispositivi dei dipendenti gli attaccanti possano accedere all’infrastruttura aziendale.
Quando però il malware riesce a insinuarsi all’interno della rete, ecco che le aziende hanno bisogno anche di un secondo livello di difesa per bloccarne la diffusione.
Qui si innesta la soluzione di micro-segmentazione di Guardicore che mitiga l’impatto delle violazioni e la minaccia dei ransomware, incrementa la visibilità sui flussi delle applicazioni, attraverso il data center e le applicazioni cloud, e così consente alle aziende di comprendere e proteggere in modo più granulare la propria infrastruttura, on-premise come in cloud; le violazioni possono essere rilevate in anticipo e le azioni correttive possano essere intraprese più rapidamente. In particolare l’azienda sarà “in grado di ridurre il rischio in modo olistico su tutti i prodotti – chiude Pavel Gurvich, co-founder and chief executive officer, Guardicore – gestendo quanto serve da una singola console piuttosto che da molti prodotti e macchine ]…[“.
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