In questi ultimi anni, le utilities si sono trovate di fronte a due sfide urgenti: il superamento degli effetti della pandemia Covid e il contrasto al cambiamento climatico che hanno portato con sé la necessaria evoluzione dei modelli di business. Due fenomeni che, seppur agendo su una scala temporale differente, creano un’opportunità unica per la società contemporanea: un cambio di paradigma per un futuro sostenibile, l’unico possibile.
Salvaguardare le risorse idriche, valorizzare le materie prime attraverso il recupero e il riuso, la decarbonizzazione: tutto ciò contribuisce a contrastare e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, stimolando allo stesso tempo la crescita economica e generando nuove opportunità di lavoro attraverso la transizione ecologica.
La transizione energetica è dunque alla base di quella ecologica e costituisce la chiave principale di sviluppo del settore sulla base di un indirizzo già da tempo consolidato a livello internazionale, che oggi più che mai vede un’accelerazione importante grazie al Green Deal europeo e al Pnrr.
I gestori di reti di pubblica utilità rivestono oggi un ruolo centrale in questa nuova strategia politica ed economica. Le risorse idriche, ambientali ed energetiche sono i tre vettori che possono accelerare il passaggio verso un’economia decarbonizzata, basata sulla circolarità delle risorse, sul miglioramento della qualità della vita e del grado di resilienza dei sistemi economici e sociali. Al comparto è richiesto un ruolo attivo e centrale dunque, per accompagnare i territori verso modelli di sviluppo più equi e sostenibili, collaborando anche con le istituzioni e i diversi stakeholder in ottica smartcity per erogare o ripensare servizi che producano risultati misurabili e condivisi.
Perché questo accada è indispensabile mettere al centro i dati. Un dato che deve essere anzitutto corretto e di qualità. Indispensabili quindi sistemi di Asset Management all’altezza che permettano lo sviluppo dell’infrastruttura, che supportino la gestione e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, che siano base solida per il monitoraggio e l’analisi dei sistemi, che alimentino un’economia circolare creando valore aggiunto in ogni singolo processo.
Lo sviluppo della rete con nuovi apparati, cabine e interconnessioni aggiuntive è imprescindibile oggi per supportare il pervasivo processo di elettrificazione (per esempio relativo alla mobilità elettrica) e rendere al contempo scalabile l’uso delle fonti rinnovabili e non programmabili. Dal punto di vista interno all’azienda, un Sistema Informativo di Rete, a garanzia della qualità del dato, e soluzioni di Building Information Modeling (BIM) sono oggi indispensabili per uno sviluppo sostenibile, a pieno supporto dei processi di programmazione, progettazione, rilievo, realizzazione, manutenzione. Uno sviluppo che permetterà di vincere anche la sfida del divario infrastrutturale tra nord e sud, nodo critico per il Paese.
Dal punto di vista esterno, invece non possiamo prescindere dai già citati impatti ambientali e paesaggistici che questo genere di infrastrutture ripercuote sul territorio e su chi, in quei territori, vive. Ecco allora che i dati possono anche aiutare a sviluppare percorsi digitali di educazione e informazione coinvolgenti e innovativi, basati sulla User Experience immersive, realtà aumentata e virtuale, per favorire l’attenzione e la convergenza degli interessi di tutti gli stakeholder – istituzioni, gestori, enti territoriali, aziende e cittadini – per creare un nuovo Paese.
La gestione di un’infrastruttura così pensata, non può che essere intelligente e proattiva, ecco dunque che i sistemi di monitoraggio, nowcasting e advanced analytics predictive o prescriptive sono essenziali per un uso efficiente delle risorse e della infrastruttura stessa, permettendo la massima efficienza del sistema.
Ecco che in questo contesto l’approccio e l’offerta di Dedagroup Public Services risulta estremamente aderente alle esigenze del mercato. Un approccio pensato per un’evoluzione dei sistemi IT effettivamente sostenibile, veloce, inclusiva, data-driven al servizio di tutti i gestori di rete, che garantisca importanti ritorni sugli investimenti in tempi rapidi e di fatto sblocchi il potenziale intrinseco del comparto.
Un approccio basato anche sullo sviluppo e la realizzazione di progetti con tempistiche coerenti con la velocità in cui si muove il settore. Gli obiettivi di business al centro, insieme a quelli per l’evoluzione sostenibile ma al tempo stesso anche un’offerta di soluzioni dedicate e ready to use basate proprio sulla garanzia di un’alta qualità del dato.
In questo solco si colloca Retexo, la soluzione per la gestione territoriale delle reti tecnologiche. Disegnata per supportare le utility lungo l’intera filiera industriale, permette la gestione ottimale delle reti di distribuzione dei servizi (energia, acqua, gas, ma anche illuminazione pubblica e telecomunicazioni) per gestire nel modo più efficiente l’erogazione delle risorse sia dal punto di vista geografico sia quantitativo. Una soluzione che offre il pieno controllo delle informazioni e la massima efficienza di processo in relazione alla gestione dei clienti, all’esercizio di rete, alla contabilità e al controllo finanziario delle commesse, ma anche al pieno adeguamento dei sistemi alle normative e agli standard operativi.
Fortemente verticalizzata sulle esigenze del mercato italiano, Retexo si presenta come piattaforma gestionale integrata che permette di liberare risorse preziose per i risultati di business mantenendo allineati dati tecnici, operativi, contabili e migliorando l’efficacia e la sicurezza degli interventi sul campo.
Retexo consente per esempio di sfruttare i dati sul territorio per valutare i diversi scenari di intervento e favorendo le relazioni con il territorio, elevando così il SIR a modello geografico e tecnico su cui sviluppare la gestione di tutti i processi aziendali, facilitando anche gli adempimenti alle normative. Molteplici i vantaggi per i CXO, che si traducono nel caso dei Cio nella semplificazione delle complessità, introducendo innovazione diffusa e in poco tempo, utilizzo di una piattaforma aperta basata su soluzioni standard di riferimento per il mercato (Schneider Electric e ESRI), mantenere un’autonomia tecnologica svincolata dal fornitore e facile gestione delle integrazioni con i sistemi Erp ed i Crm aziendali. Se ne parla in dettaglio nel whitepaper che invitiamo a scaricare ed utilizzare come guida di riferimento.
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