I data center prefabbricati e modulari, lo confermano gli analisti, consentono di indirizzare in modo corretto le sfide che le diverse industry incontrano quando cercano efficienza, agilità, possibilità di arrivare in modo veloce al mercato e “consistenza” nel poter sostenere i workload incrementati dall’impegno richiesto dalle AI, non solo in risorse di calcolo ma anche di alimentazione e raffreddamento, e quindi di sostenibilità.

Con una nota. Per Vertiv la fase di “fabbricazione” vera e propria del data center si accompagna a una serie di servizi che comprendono, con la progettazione del DC, il suo assemblaggio, la gestione del ciclo di vita, e la cura per il rispetto delle regolamentazioni adattata ad ogni contesto locale. Nello specifico Vertiv fornisce inoltre servizi end-to-end per facilitare un’implementazione rapida e il mantenimento di operations efficienti attraverso un supporto che comprende la messa in servizio, la manutenzione continua, il monitoraggio remoto e la formazione.  

Vertiv TimberMod
Vertiv TimberMod

In occasione di Vertiv Driving Innovation, spetta a Viktor Petik, VP Integrated Modular Solutions per Europa, Middle East e Africa, presentare quindi l’ulteriore evoluzione dell’offerta Pmdc (Prefabricated Modular Data Center), con la proposta di un data center modulare prefabbricato, con la componente strutturale chiave in… Legno!
Il nome è Vertiv TimberMod. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il legno ‘massiccio’ proposto per TimberMod proviene da ‘coltivazioni’ specifiche sostenibili, ed è più sostenibile dell’acciaio. Di circa tre volte. Per questo consente di ridurre l’impronta di carbonio.

“La proposta è una “variante” delle famiglie Vertiv Power Module e SmartMod (cui abbiamo accennato in un precedente contributo), parliamo quindi di un design strettamente modulare”. Concretamente è una mossa, quella di Vertiv, che strizza l’occhio al ‘mercato’ della sostenibilità, e incontra il favore delle aziende impegnate a rendere conto degli sforzi in questa direzione (Esg). Torniamo infatti al concetto chiave: il legno proviene da raccolte sostenibili, ed è a sua volta rinnovabile a fine ciclo di vita del data center. “Non solo: il rispetto dei requisiti strutturali richiesti sul territorio, la resistenza alle attività sismiche ed al vento ne completano i punti di forza, anche se indubbiamente è proprio l’impatto di design estetico a marcare una differenza sostanziale”.

Viktor Petik, VP Integrated Modular Solutions per Europa, Middle East e Africa
Viktor Petik, VP Integrated Modular Solutions per Europa, Middle East e Africa

Anche pensando alla crescente densità dei data center nel futuro. Petik sottolinea come l’evoluzione nel design e nell’utilizzo dei materiali non impatti certo sulle performance: “Incorporando materiali provenienti da fonti rinnovabili, Vertiv TimberMod rappresenta un’opzione ecologica alla proposta SmartMod, senza compromessi prestazionali, creando così un impatto positivo sia sull’ambiente che sull’efficienza operativa dei clienti”

Anche perché restano immutate invece le possibilità di scalabilità e adattabilità in linea con la crescita dinamica delle aziende, la facilità di implementazione e flessibilità e la possibilità di espandere senza problemi le funzionalità del data center. Sarà nell’arco quindi di tutto il ciclo di vita che ne sarà misurata l’effettiva sostenibilità, con gli esperti di Vertiv che assicurano al riguardo un bilancio positivo. Da qui la denominazione della proposta Vertiv come di una “Prefabricated Modular Revolution” e la disponibilità, di fatto immediata, per Nord America, Africa ed Europa.

Vertiv, l’evoluzione del mercato in Europa

L’Europa appunto. Per Vertiv rappresenta un mercato tanto importante quanto con caratteristiche specifiche Paese per Paese, come sottolinea Jean-Pierre Tournemaine, sales regional director, Southern Europe.

“L’area Emea – esordisce Tournemaine – vede crescere in modo molto significativo gli investimenti nei data center. Si parla di una capacità attuale di 6,9 gigawatt complessivi ma con piani di sviluppo già proiettati ai 7,4 gigawatt”. Già maturo è il mercato francese, come quelli inglese, tedesco e olandese. In decisa crescita quelli spagnolo e quello italiano. “Milano in Italia, Madrid e Barcellona in Spagna sono le città dove vediamo salire in modo significativo “la concentrazione” di DC“. Non solo, in Italia oggi il mercato, cresce di più rispetto alla Francia, anche in relazione alle diverse “maturità” dei contesti. In numeri: Parigi ha oggi la disponibilità di 455 megawatt (629 megawatt in sviluppo), Madrid 114 megawatt (173 in sviluppo), Milano 108 megawatt (91 megawatt in sviluppo). Roma e Barcellona si stanno muovendo.

Jean-Pierre Tournemaine
Jean-Pierre Tournemaine

“Certo è che la crescita oggi è ancora guidata principalmente dall’analisi dei dati, che vengono generati e consumati; i carichi di lavoro legati all’AI non sono ancora commensurabili in proporzione, per quanto sia prevista da questo punto di vista una crescita significativa entro i prossimi cinque anni”, ci spiega Tournemaine.
Il traffico dati nei data center degli hyperscaler continuerà a crescere ed insieme ad esso “la densità delle soluzioni”, per questo Vertiv indirizza lo sviluppo dei cambiamenti nel design a vantaggio di una maggiore efficienza determinata da sistemi di raffreddamento a liquido, evoluzione degli Ups etc. Anche la velocità nel deployment, come l’adattabilità e la scalabilità in tempi rapidi, grazie ai servizi, sono da leggere in questa direzione. 

Per soddisfare le esigenze del mercato, dei clienti/prospect e le sfide aziendali, tutti i Paesi dell’Europa meridionale sono seguiti da Vertiv per ‘verticali’ (hyperscaler/colocator, telco, enterprise e canale) così che gli account manager possono proporre il portafoglio completo di soluzioni Vertiv ma in modo specializzato e focalizzato su ciascun settore cliente, con le organizzazioni locali modellate in base alle specificità di ciascun Paese. Chiude Tournemaine, con uno spunto rivolto al nostro Paese: “Per esempio, in Italia esiste una forte spinta economica con oltre 160mila aziende che generano tra i 2 e i 50 milioni di fatturato. Ecco, questa spinta è supportata dal team Vertiv, ma allo stesso tempo è sempre più importante l’attenzione al mercato attraverso il canale”.

Petik

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