Pensare all’integrazione di soluzioni digitali in un comparto come quello del trasporto merci e della produzione dei veicoli commerciali potrebbe non lasciare tanto spazio alla fantasia del ‘possibile’, considerata la concretezza operativa che vede ogni giorno operare su strada decine di migliaia di autosnodati e camion. In fondo, si può pensare, si tratta di progettare, produrre e commercializzare veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti per i diversi settori e l’aiuto del digitale si ‘ferma’ in fabbrica, nella robotizzazione e nell’automazione degli impianti. In verità, basta estendere un poco la prospettiva e ci si accorge che può anche non essere semplicemente così.
Il contesto ed il bisogno
E’ il caso del gruppo Iveco che vende e supporta veicoli in oltre 160 Paesi e come si sa opera opera nel settore specifico dei veicoli commerciali e speciali. Con 35mila dipendenti e ricavi consolidati vicini ai quattro miliardi (novembre 2023), Iveco gestisce siti produttivi in Europa, Asia, Africa, Oceania e America Latina, dove realizza veicoli utilizzando tecnologie avanzate, nel tempo però Iveco Group ha deciso di re-indirizzare la trasformazione con un approccio esteso all’innovazione incentrato sul cliente puntando alla riduzione dei costi per i proprietari di flotte di veicoli, al miglioramento della sicurezza dei conducenti e alla promozione della sostenibilità. In questo percorso, che oggi comprende anche l’utilizzo dei servizi cloud e di AI, l’azienda incontra già nel 2019 Amazon Web Services (Aws) con cui si allinea su principi e processi chiave per sviluppare servizi innovativi nel settore dei veicoli.
Il metodo e le soluzioni
Le tecnologie digitali hanno consentito nel tempo al Gruppo Iveco di migliorare i propri processi in diversi modi, ma sostanzialmente su quattro direttrici: la prima riguarda la centralità dei clienti (che sono in primis gli autisti stessi, 1). I dati predittivi e le mappe HD consentono a Iveco di anticipare i guasti prima che si verifichino e di informare gli autisti, riducendo i tempi di inattività degli autisti e le interruzioni e, con Aws, è riuscita a migliorare il comfort, la sicurezza, la produttività e la comunicazione del conducente.
Il secondo punto chiave che anima i progetti con Aws è, come spesso accade, la riduzione dei costi (2). La manutenzione predittiva consente di anticipare i guasti e di informarne i clienti, valorizzando i dati predittivi grazie anche al machine learning che – dati alla mano – ha permesso di migliorare la riduzione delle fermate non pianificate del 20% a partire dal 2022, e di un ulteriore 40% nel 2023, riducendo i disagi e risparmiando sui costi. Terzo punto chiave gli obiettivi di sostenibilità (3): analizzando i dati dei veicoli connessi per ridurre il consumo di energia e carburante, utilizzando cloud e risorse Aws è possibile stabilire obiettivi raggiungibili concretamente in materia di riduzione delle emissioni, puntando a -30% delle emissioni di CO2 entro la fine del decennio digitale (2030) e allo zero netto entro il 2040. Ultimo, ma non ultimo, i progetti si concentrano sull’utilizzo della tecnologia digitale sfruttando l‘automazione (4), creando efficienza nei costi attraverso un modello di business pay-as-you-go di tutti i servizi.
Tra i primi progetti messi in campo, quello di aiuto ai conducenti lavorando in retrospettiva per identificare potenziali soluzioni per affrontare i problemi dei conducenti e migliorare la loro esperienza. Uno di questi è l’idea di fornire un assistente alla guida, Driver Pal, che è integrato con Alexa per migliorare il comfort, la sicurezza, la produttività e la comunicazione dei conducenti. La vita del conducente dei mezzi, a bordo, è in verità davvero complessa. Si tratta di gestire più attività durante la guida, di interagire con diversi strumenti, menu e dispositivi, ma anche di tenere attiva la comunicazione in tempo reale con la compagnia di trasporti per nuovi ordini, essere a conoscenza delle deviazioni, programmare la manutenzione per problemi tecnici e sì, anche rimanere in contatto con amici e familiari e così via. Questo senza mettere a rischio la sicurezza.
Ecco che con Driver Pal, che negli anni si è arricchito di funzionalità e servizi, è fornito allora uno strumento ad attivazione vocale per unire le attività in un’unica soluzione e migliorare i viaggi del conducente attraverso l’integrazione con il veicolo del conducente e l’ambiente circostante. Solo per fare un esempio, con la funzionalità MyIveco, i conducenti possono controllare gli elementi all’interno del loro veicolo, come riscaldamento, aria condizionata e luci, accedono ai media, possono controllare lo stato di salute di un veicolo e richiedere manutenzione o supporto di emergenza.
La soluzione sfrutta Aws Lambda, un servizio di elaborazione serverless che consente agli sviluppatori di eseguire codice senza eseguire il provisioning o gestire i server, per elaborare le richieste tra i comandi vocali del conducente e i sistemi a bordo. Sono disponibili inoltre servizi per accedere e registrare messaggi, così come per la loro traduzione in tempo reale quando si ha bisogno di comunicare in altre lingue, anche con altri conducenti (MyCommunity)
Oltre a questo, l’azienda sviluppa poi un rapporto sulla sicurezza con una sorta di indice dei conducenti, che tenga conto di tutti i parametri e degli avvisi dei sistemi avanzati di assistenza alla guida (Adas) per valutare le operazioni dei conducenti, funzionalità a vantaggio della sicurezza, ma anche utile per ridurre il costo totale di proprietà per i proprietari di flotte, grazie ai previsti sconti assicurativi.
I vantaggi
Il cambio di paradigma è reso possibile dallo spostamento dei dati al centro delle proprie analisi, così da consentire di anticipare e risolvere i problemi prima che si verifichino. In particolare ed in questo modo gruppo Iveco è in grado di utilizzare una serie di tecnologie digitali – tra cui l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico – per creare un modello di business unico e un approccio incentrato sul cliente.
Fabrizio Conicella, Head of Digital and Advanced Technology, Iveco Group: “Da un approccio reattivo perché non utilizzavamo i dati al cambio di paradigma perché grazie ai dati raccolti sul campo, agli algoritmi e all’intelligenza artificiale, possiamo utilizzare i dati per generare dei segnali di attivazione (trigger) e anticipare – per esempio – un guasto, in modo da ridurre i tempi di inattività per i nostri clienti”. E’ proprio l’uso di dati, l’automazione, l’intelligenza artificiale e il machine learning che rendono possibile passo a passo potenziare i servizi, perché utilizzando dati connessi e automazione, diventa più efficiente la raccolta di informazioni in tempo reale ma anche, per esempio, il tagging delle mappe, e con la maturazione di nuovi algoritmi offrire aiuto ai conducenti anche nell’ottimizzare i tempi di viaggio che significa anche favorire l’efficienza in termini di costi.
Le diverse tecnologie digitali adottate consentono, a tendere, la trasformazione da semplice azienda manifatturiera e di trasporti ad azienda che sviluppa servizi nuovi e innovativi per autisti e partner.
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