Rispondere alle attuali sfide del sistema sanitario, con la barra a dritta su innovazione, efficienza operativa e trasformazione digitale. E’ tra le mission di Siemens Healthineers impegnata ad aiutare le strutture sanitarie nell’ottimizzazione dei costi e nella gestione di problematiche critiche come le liste d’attesa e la carenza di personale. L’azienda rimarca i vantaggi di un accesso completo e trasparente ai dati clinici per prendere decisioni strategiche che migliorino l’efficacia dell’assistenza e sottolinea il ruolo dell’intelligenza artificiale sia per supportare il lavoro diagnostico sia per sviluppare approcci personalizzati alla cura. L’AI quindi come un’opportunità epocale per il sistema sanitario, tenendo alta l’attenzione su implicazioni etiche e regolatorie. Ne parliamo con Roberta Busticchi, presidente e AD di Siemens Healthineers

In Italia la spesa sanitaria pubblica pesa solo il 6,2% sul Pil del Paese. All’interno di questo mondo complesso, la sanità digitale – che quest’anno ha generato un mercato da 4,6 miliardi di euro – si sta ritagliando un ruolo sempre più cruciale per innovare il settore. Dal vostro osservatorio, quali investimenti sono necessari per dare impulso all’innovazione in sanità?

Come Siemens Healthineers siamo al servizio del sistema sanitario nella sua costante sfida di migliorare l’efficienza, ottimizzare i costi e gestire al meglio l’operatività. In particolare, oggi le sfide maggiori riguardano la gestione delle liste di attesa e la carenza di personale.

Per rispondere a tali sfide è necessario partire da un corretto monitoraggio dei dati. Solo avendo pieno accesso all’attività clinica quotidiana, si possono prendere le decisioni migliori per raggiungere l’eccellenza operativa. Per questo è importante investire per garantire l’accesso a dati completi e di qualità ed una chiara reportistica come elementi chiave per supportare il processo decisionale orientato al miglioramento continuo.

Inoltre l’innovazione in sanità passa da una profonda evoluzione culturale legata al digitale, che è la chiave per generare efficienza, semplificazione e interconnessione di team multidisciplinari che sono alla base del nuovo assetto territoriale del sistema sanitario e potenziali generatori di un nuovo approccio alla cura dei pazienti. Questa transizione richiede però un notevole sforzo ed un costante aggiornamento, motivo per cui riteniamo sia essenziale investire nella formazione continua, sempre più supportata da sistemi di simulazione e training immersivo coadiuvati dall’intelligenza artificiale.
Queste tecnologie possono migliorare la qualità e l’efficienza dell’erogazione dell’assistenza sanitaria, ma richiedono investimenti in partnership tra i provider e il settore sanitario per una corretta progettazione e implementazione. Solo così possiamo equipaggiarci per affrontare le sfide in sanità.

L’Intelligenza artificiale abilita nuovi modelli di gestione, di cura e di benessere. Quali i benefici concreti e quali i rischi legati a normativa, etica e privacy (gestione dato) dal vostro punto di vista?

In ambito Sanità, l’AI sta avendo un impatto epocale e cambierà definitivamente il paradigma delle diagnosi e delle terapie. Sarà centrale nella medicina di precisione e per sviluppare una sanità migliore per un pubblico sempre più ampio. Secondo alcuni studi il mercato dell’AI nel settore Healthcare crescerà più del 48% entro il 2029. Per questo come azienda investiamo in AI con il nostro patrimonio di dati e immagini cliniche, infrastrutture tecnologiche a livello globale e competenze specifiche che hanno portato allo sviluppo di brevetti proprietari.

Roberta Busticchi, Presidente e Amministratore Delegato di Siemens Healthcare
Roberta Busticchi, Presidente e Amministratore Delegato di Siemens Healthcare

Come Siemens Healthineers, abbiamo attualmente 84 prodotti e soluzioni supportati dall’intelligenza artificiale (dall’acquisizione alla post-elaborazione), in continuo aumento e con al centro sempre l’esperienza del paziente, per fornire ai nostri clienti strumenti di supporto all’acquisizione dei dati e alla diagnosi con i più alti standard qualitativi, elemento chiave se consideriamo che i medici devono gestire una quantità enorme di dati per prendere decisioni in tempi brevi ed in modo efficiente.

L’AI gioca un ruolo chiave anche nella definizione del miglior trattamento possibile per ogni paziente. Questo lo otteniamo generando un vero e proprio gemello digitale di una specifica condizione clinica, integrando dati provenienti anche da fonti diverse dalla diagnostica per immagini, per raggiungere il miglior risultato possibile, migliorando fortemente la medicina di precisione e l’esito del trattamento. Nei prossimi due anni vedremo l’approccio del gemello digitale diffondersi ampiamente per favorire un miglioramento rapido e cruciale della qualità della diagnosi e del trattamento, con un impatto diretto sulla qualità complessiva della vita.

Ci sono però anche rischi sull’uso dell’AI in generale e in particolare in Sanità che vanno adeguatamente considerati: gli aspetti etici e regolatori, l’integrità e la protezione dei dati, l’inclusività, dove gioca un ruolo chiave la partecipazione delle donne allo sviluppo dei sistemi di AI. Nel 2024 l’Europa per prima si è dotata di una legge sull’AI (AI Act) che definisce 4 livelli di rischio per i sistemi di AI con l’obiettivo di promuovere un AI affidabile che rispetti i diritti fondamentali, la sicurezza e i principi etici. Tutti questi temi vanno affrontati da chi sviluppa AI per poter garantire i benefici che l’AI può portare in Sanità e in altri ambiti. L’AI in Sanità è uno strumento potente e preciso, ma è uno strumento come un semplice stetoscopio: in entrambi i casi chi decide è il medico. Il nostro obiettivo è dare ai medici tutti i dati necessari per giungere ad una corretta decisione, nel modo più preciso, accurato e veloce possibile, per una assistenza sanitaria di qualità, più equa possibile.

Gli analisti sostengono che l’efficientamento dei processi sanitari, grazie alla digitalizzazione, avrà un impatto anche sulla sostenibilità del settore sanitario. Che strategie la vostra azienda propone per rendere più efficiente e sostenibile la sanità italiana

Ci troviamo in un momento storico cruciale, in cui tanto può essere fatto per risolvere i problemi strutturali del sistema sanitario italiano. Nel mercato globale di oggi, la prospettiva che un Paese possa finanziare e gestire il proprio sistema sanitario pubblico interamente a livello statale potrebbe non sempre essere realistica. Dopo l’introduzione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 3 Salute e benessere nei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) stabiliti dalle Nazioni Unite, molti sono i Paesi che hanno adottato modelli di assistenza sanitaria che integrano partenariati pubblico-privato (PPP) tra enti pubblici, organizzazioni sanitarie e partner di settore come le aziende MedTech, per migliorare l’erogazione dei servizi sanitari e offrire una significativa opportunità di risparmio sui costi. Sono convinta che questa possa essere la direzione giusta da seguire anche nel nostro Paese, soprattutto per costruire o rinnovare strutture, implementare servizi clinici dedicati e per favorire l’innovazione nelle organizzazioni sanitarie. Come gran parte del settore sanitario, i progetti di PPP stanno passando dall’acquisto transazionale di tecnologia medicale a modelli basati sul valore che privilegiano la qualità di cura e l’efficienza delle attività ospedaliere con un’attenzione all’innovazione digitale e alla sostenibilità.

In un’ottica di partnership di valore, Siemens Healthineers porta il suo contributo non solo con l’innovazione tecnologica dei suoi sistemi diagnostici, come ad esempio l’utilizzo dell’AI per la riduzione dei tempi di scansione e l’analisi automatizzata delle immagini, ma anche con servizi di co-design e consulenza strategica in fase di progettazione, utilizzando ad esempio simulatori virtuali per testare l’operatività di reparti e intere strutture e con soluzioni digitali di monitoraggio delle performance e dei consumi energetici dei sistemi diagnostici in fase operativa, insieme a soluzioni di formazione del personale virtuali e remote. Queste soluzioni digitali innovative vengono impiegate con l’obiettivo di rendere il sistema sanitario più efficiente e sostenibile.

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