I principali temi legati alla trasformazione digitale e alla sostenibilità nel settore sanitario italiano ruotano attorno all’importanza degli investimenti in infrastrutture tecnologiche, alla formazione del personale, alla gestione avanzata di dati e cybersecurity per migliorare l’efficienza e la sicurezza del sistema. Alto il potenziale dell’AI per la quale serve però un approccio responsabile e regolamentato e senza dubbio cruciale è il ruolo della digitalizzazione per ottimizzare i processi sanitari, per cui servono strategie specifiche per incrementare la sostenibilità e bisogna puntare sull’interoperabilità dei sistemi e l’adozione di pratiche ecologiche. Ne parliamo con Mauro Di Gesù, Market Access Country Head di Sanofi.
In Italia la spesa sanitaria pubblica pesa solo il 6,2% sul Pil del Paese. All’interno di questo mondo complesso, la sanità digitale – che quest’anno ha generato un mercato da 4,6 miliardi di euro – si sta ritagliando un ruolo sempre più cruciale per innovare il settore. Dal vostro osservatorio, quali investimenti sono necessari per dare impulso all’innovazione in sanità?
La sanità digitale sta sicuramente diventando un elemento chiave per l’innovazione nel settore sanitario italiano. Per dare un impulso significativo all’innovazione in sanità, come azienda auspichiamo che possano essere destinati investimenti in:
- Infrastrutture tecnologiche: Potenziare le infrastrutture IT ospedaliere e delle strutture sanitarie per garantire una connettività stabile e sicura, essenziale per l’implementazione di soluzioni digitali avanzate.
- Formazione del personale: Investire nella formazione continua del personale sanitario per garantire che medici, infermieri e amministrativi siano competenti nell’uso delle nuove tecnologie e strumenti digitali.
- Sistemi di gestione dei dati: Implementare sistemi avanzati di gestione e analisi dei dati sanitari per migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle malattie, oltre a facilitare la ricerca clinica.
- Cybersecurity: Rafforzare le misure di sicurezza informatica per proteggere i dati sensibili dei pazienti e garantire la privacy e la sicurezza delle informazioni sanitarie.
Tutto questo potrebbe potenzialmente andare a creare un ecosistema sanitario più efficiente, sicuro e accessibile, migliorando la qualità delle cure e ottimizzando le risorse disponibili. Inoltre, promuovere partnership tra il settore pubblico e quello privato potrebbe sicuramente accelerare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie innovative, sfruttando le competenze e le risorse di entrambi i settori.
L’intelligenza artificiale (AI) abilita nuovi modelli di gestione, di cura e di benessere. Quali i benefici concreti e quali i rischi legati a normativa, etica e privacy (gestione dato) dal vostro punto di vista?
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore sanitario, offrendo numerosi benefici concreti, ma anche presentando rischi significativi che devono essere gestiti con attenzione.
Benefici concreti dell’AI in sanità:
- Diagnosi più accurate e precoci: L’AI può analizzare grandi quantità di dati medici, per esempio radiologiche, con una precisione che spesso supera quella umana, permettendo diagnosi più rapide e accurate.
- Terapie personalizzate: Grazie all’analisi dei dati clinici, l’AI può aiutare a sviluppare trattamenti su misura per i pazienti, migliorando l’efficacia delle terapie e riducendo gli effetti collaterali.
- Prevenzione delle malattie: L’AI può identificare pattern e tendenze nei dati sanitari e quindi suggerire direzioni di studio promettenti in senso terapeutico,
Rischi legati a normativa, etica e privacy:
- Privacy dei dati: La gestione di grandi quantità di dati sensibili comporta rischi che devono essere gestiti
- Bias: Gli algoritmi di AI possono riflettere pregiudizi presenti nei dati di addestramento, portando a discriminazioni basate su razza, genere o altre caratteristiche.
Per massimizzare i benefici dell’AI in sanità e mitigare i rischi, è necessario un approccio regolamentato e responsabile, che includa la collaborazione tra enti pubblici e privati, la formazione continua del personale e l’adozione di misure rigorose di sicurezza e privacy.
Gli analisti sostengono che l’efficientamento dei processi sanitari, grazie alla digitalizzazione, avrà un impatto anche sulla sostenibilità del settore sanitario. Che strategie la vostra azienda propone per rendere più efficiente e sostenibile la sanità italiana?
Per rendere più efficiente e sostenibile la sanità italiana, la nostra azienda auspica interventi in diverse aree:
- Infrastrutture digitali: Migliorare la connettività e l’interoperabilità tra le strutture sanitarie per facilitare la condivisione dei dati e ottimizzare i processi
- Formazione del personale: Aggiornare continuamente il personale sanitario sulle nuove tecnologie per garantire un uso efficace e sicuro degli strumenti digitali
- Gestione dei dati: Utilizzare big data e intelligenza artificiale per ottimizzare la drug discovery, le diagnosi e trattamenti, migliorando l’efficienza e la qualità delle cure
- Sostenibilità ambientale: Adottare pratiche ecologiche, come l’uso di energie rinnovabili e la riduzione degli sprechi, per minimizzare l’impatto ambientale del settore sanitario.
Queste strategie mirano a creare un sistema sanitario più efficiente, sicuro e sostenibile, migliorando la qualità delle cure e ottimizzando le risorse disponibili.
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