Tirando le somme sull’esercizio 2017, Tiscali può brindare. L’anno si è chiuso infatti con un giro d’affari di 207,6 milioni di euro, in aumento del 5,4% rispetto ai 196,9 milioni di euro dell’esercizio precedente, grazie soprattutto alla crescita dei clienti broadband fisso e mobile e alla progressiva rifocalizzazione sul core business.
L’esercizio, per la prima volta dalla fondazione dell’azienda, ha un saldo positivo con un utile netto di 0,8 milioni di euro. In contrazione anche l’indebitamento finanziario netto, che al 31 dicembre 2017 si attesta a 178,9 milioni di euro, contro i 187,6 milioni di euro di fine 2016.
Un’ulteriore conferma del trend di crescita arriva dalla clientela, che nell’anno raggiunge le 748mila unità, in crescita del 9,8% rispetto al 2016. Forte miglioramento del mix clienti con oltre 97mila clienti ultra-broadband (Fibra e LTE), in crescita del 400% sull’anno precedente. Positivo anche il trend della clientela sia nel segmento broadband fisso (+11mila clienti, +2,5% su 2016) che nel mobile (+64mila clienti, +39% su 2016).
Approvato il Piano Industriale 2018-2021
Il nuovo Piano Industriale viene approvato e vede il sostegno dei principali soci – i fondi russi ICT e SOVA Capital – con l’apporto di un finanziamento di 35 milioni di euro entro la fine del 2018, in linea con i pianificati maggiori investimenti nelle reti LTE per sostenere la crescita del gruppo, che includono anche una proposta da parte dell’amministratore delegato, Riccardo Ruggiero per ripianificare il rientro del debito nei confronti del sistema bancario, in primis Banco BPM e Intesa SanPaolo.
Dopo quasi un anno di incertezza, si chiude positivamente anche l’iter per il rinnovo fino al 2029 della licenza sulle frequenze 3.5Ghz assegnate al gruppo, che anche in questo caso conferma la centralità della valorizzazione delle frequenze sia per i servizi LTE che per le future attività 5G, come chiave dello sviluppo aziendale.
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