SAP è al fianco delle imprese italiane per migliorarne l’efficienza produttiva e favorire una corretta gestione dei processi grazie all’innovazione. Nell’anno in cui ricorre il trentennale della sua presenza nel nostro paese, SAP Italia conferma questo impegno dando vita ad una serie di attività a favore dello sviluppo di un contesto produttivo più evoluto e competitivo. Tra le iniziative messe in campo, “Made in Italy. Made in Digital”, un viaggio intrapreso sul territorio nazionale che scatta una fotografia aggiornata dell’Industria 4.0 grazie all’incontro sul campo delle imprese che insieme a SAP hanno avviato un percorso di trasformazione digitale e possono oggi misurare i vantaggi di una crescita competitiva globale.
Un viaggio a tappe – realizzato in collaborazione con Scuola di Management del Politecnico di Milano, DTG dell’Università di Padova, Dipartimento di Ingegneria Gestionale e Della Produzione del Politecnico di Torino, Politecnico di Bari – che oltre ad evidenziare le eccellenze del territorio ha monitorato il livello di sviluppo del mercato italiano nei diversi settori di riferimento, dal manufacturing, al meccanico, al commercio, alla logistica, all’agroalimentare.
Brescia, la siderurgia evolve con 3D e AR
Si parte dal territorio bresciano, dove il settore siderurgico e metallurgico si distinguono per competitività e i processi evolvono verso l’Impresa 4.0.
In linea con il trend del settore a livello nazionale che cresce in redditività (aumentata dell’8% nel 2017), il comparto sta intercettando il cambiamento grazie all’uso di automazione, sensoristica, sistemi additivi, wearable device, concentrando i suoi effetti principalmente sulla fabbrica. A supportare le attività operative e il training degli operatori, sistemi ormai consolidati come display touch o scanner 3D per l’acquisizione dei gesti, e soluzioni più innovative e bidirezionali, come i visori per la augmented reality, così come cresce nei processi decisionali la rilevanza delle data-driven decision.
Veneto, roadmap all’insegna del digitale
Il Veneto presenta un tessuto produttivo con una significativa concentrazione di imprese di medie e grandi dimensioni che rappresentano i pilastri di un ecosistema imprenditoriale solido.
Protagoniste del viaggio di SAP, in particolare le aziende del territorio attive nel settore metalmeccanico che grazie all’integrazione della supply chain e all’uso di sensoristica per il controllo dei processi dimostrano capacità di innovazione. Come testimoniano i casi di Caron e Vimar. La prima, un’azienda vicentina attiva nella costruzione di impianti oleodinamici, che ha intrapreso un percorso digitale che l’ha trasformata da piccola azienda di subfornitura a protagonista di settore con capacità di attirare clienti anche a livello internazionale. Tra i passi più rilevanti intrapresi da Caron, la creazione del cosiddetto Caron Production System (CPS) che, prendendo spunto dal Toyota Production System, ha portato l’azienda ad adottare tutte le tecniche di gestione secondo i principi lean, seguendo un modello di organizzazione aziendale cliente-centrica e dove la digitalizzazione ha giocato un ruolo fondamentale nel supportare il cambiamento.
A fare di Vimar un caso di eccellenza del Made in Italy è la capacità di definire una roadmap evolutiva di iniziative digitali, dove l’affermarsi nell’azienda del concetto di Industria 4.0 in Italia ha contribuito a dare una forte accelerazione soprattutto negli ultimi due anni. Il centro della strategia legata all’IT è rappresentato dalla migrazione dell’ERP in tecnologia SAP In-Memory e real-time che permette di integrare le informazioni aziendali ottimizzando tutto il processo di previsione di vendita e di gestione del fabbisogno produttivo.
Grande peso rivestono in Veneto le aziende che si occupano di distribuzione legata all’agrifood e all’automotive. Nel primo settore si inserisce Morato Pane, dove lo sviluppo dell’infrastruttura IT è sempre stato particolarmente avanzato e già dal 2005 è presente un ERP attivo in tutti i suoi moduli. Da realtà che serve dal piccolo negozio di paese al mercato internazionale, offrendo prodotti sia con marchio GDO che con marchio proprio, Morato Pane comprende molto presto la necessità di disporre di una gestione informatica altamente personalizzata e specializzata che segua l’evoluzione strutturale dell’azienda. SAP Business One dà un forte contributo in questo senso, fissando un primo pilastro, uno zoccolo duro a livello di infrastruttura IT, sulla cui base costruire una serie di progetti satellite.
Service Med è una realtà che nasce nel 1992 e si posiziona all’interno del mercato dei dispositivi medici proponendo in particolare servizi di noleggio e gestione di sistemi anti decubito, rivolgendosi principalmente a clienti pubblici, soprattutto ospedali, ma anche a privati. L’azienda è controllata per la maggior parte da un gruppo di investimento di banca Intesa San Paolo e per la parte restante da investitori privati e commercializza prodotti sia a marchio proprio (MKS) che per conto di produttori internazionali, rappresenta un caso di eccellenza del Made in Italy per aver saputo trattare con il mondo della PA usando un approccio innovativo. Service Med è stata infatti in grado di tradurre in modo pratico grazie a una focalizzazione sull’IT per abbinare il knowhow a una spinta tecnologica e digitale sui servizi al cliente.
Più reattivo il manifatturiero piemontese
Il viaggio di SAP ha contemplato anche il comparto manifatturiero piemontese, un mercato che ha saputo reagire meglio e più velocemente alla prima fase della crisi e sta oggi intercettando il cambiamento dettato dalla digital transformation. Come segnala il “Rapporto Pmi Piemonte 2016” di Cerved, il sistema di PMI piemontesi si caratterizza per una forte vocazione manifatturiera (opera nell’industria il 34,4% delle PMI piemontesi, contro una quota nazionale del 29,7%) e per una maggiore dimensione (29 addetti per impresa contro il 27 delle PMI italiane), con un peso delle medie aziende che supera quello nazionale (il 19% delle PMI piemontesi, contro il 17% italiano).
Tra le aziende incontrate sul territorio, Spare Parts si occupa di fornire soluzioni per l’illuminazione in diverse industry e dimostra una forte vocazione tecnologica. L’azienda si trova a dover gestire BU eterogenee che necessitano di armonizzazione dei flussi di lavoro attraverso software specifici che tengano conto di diversi fattori. Per poter sopperire a queste necessità, Spare Parts ha adottato un approccio ibrido in cui analogico e digitale comunicano sfruttando, ad esempio, un sistema di riconoscimento visivo, che guarda ai colori delle luci dei vecchi macchinari per poter raccogliere informazioni sull’avanzamento e stato lavori e per poter dunque abilitare una raccolta dati digitale con sistemi altrimenti non integrati e non integrabili con dispositivi IoT. Il ragionamento è quello di portare diversi stream di evoluzione tecnologica che impattano sull’intero processo grazie al digitale. Nella versione più avanzata si possano per esempio avere dei robot veicolari automatizzati che portano il materiale alle linee basandosi su informazioni che arrivano dalla linea e dal piano di produzione.
In Liquori, azienda produttrice di bevande alcoliche da fine 1800, l’evoluzione tecnologica e digitale ha compiuto un grande passo verso le tematiche legate a Industry 4.0 nel 2010, quando è iniziato il processo di unificazione dei sistemi ERP, precedentemente locali e non armonizzati; oggi questi sistemi permettono di comunicare a livello globale grazie al supporto del cloud (l’operazione ha attualmente una copertura dell’80% dei sistemi). L’utilizzo di repository in cloud abilita passaggi di conversione dati più snelli e immediati oltre a fornire un consistente beneficio in termini di responsività e attendibilità dei dati posseduti, che raccoglie e organizza per poter monitorare costantemente la percezione dei prodotti da parte della clientela e il posizionamento rispetto ai competitor.
E parlando di industria alimentare non si può prescindere dalla produzione delle materia prima; dal viaggio emerge come anche le aziende agricole stanno sperimentando in misura crescente l’adozione delle tecnologie di “Agricoltura 4.0” e questo avviene in modo particolare nella manifattura e nell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna dove la componente Hi-Tech è sempre più predominate.
Il Sud punta sulla robotica
Tra i territori del Sud Italia, in particolare il comparto produttivo campano sta avvertendo il cambiamento introdotto da Industria 4.0 e qui le aziende stanno reagendo con proattività agli input delle nuove dinamiche del digitale. Un tratto ricorsivo è la crescente attenzione, tanto da renderla una “business critical capability”, verso la raccolta e l’analisi di dati critici per ottimizzare le operazioni e ottenere un vantaggio competitivo.
Tra le aziende del sud che collaborano con SAP incontrate nel roadshow troviamo Strano, azienda che opera in tutto il sud Italia nel settore delle forniture elettriche, elettroindustriali e illuminotecniche caratterizzata da un forte carattere innovativo. L’azienda dispone di un’infrastruttura tecnologica avanzata e per continuare nel suo percorso di digitalizzazione ha pianificato ulteriori attività che la porteranno alla completa meccanizzazione del CE.DI e all’utilizzo della robotica per permettere ai dipendenti di svolgere ogni attività in modo più efficiente. Strano riconosce l’importanza della condivisione e della sicurezza dei dati e l’accesso ai servizi in Cloud avviene tramite un sistema di controllo SAP chiamato web dispatcher, che gestisce gli accessi al sistema attraverso la generazione di password complesse e temporizzate; per la parte interna dell’azienda, c’è un insieme di firewall con connessioni vbn mentre, per l’accesso esterno a Internet, c’è un sistema più complesso per il controllo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA