Un’azienda aperta al cambiamento e con una visione di lungo periodo. E’ l’immagine che Fastweb vuol dare di sé, riflessa in Nexxt, nome della nuova sede inaugurata in questi giorni a Milano per ospitare circa 1.400 persone dal prossimo anno.
Una doppia X – fisicamente una struttura in cemento alla base dell’edificio di Piazza Adriano Olivetti – simbolo legato alla storia di Fastweb: 20 anni di vita, sguardo al prossimo ventennio e al 2020 strategico per lo sviluppo dell’infrastruttura 5G.
Legame importante con Milano
“Questo headquarter, realizzato su un modello di lavoro smart, riflette la nostra immagine di azienda disruptive nelle tecnologie e nel modo di lavorare e ripercorre i venti anni di storia della società in una città con cui abbiamo un legame importante”, esordisce Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb, all’inaugurazione della nuova sede. “La nostra storia di innovazione – spiega – si intreccia da sempre con quella di Milano, dove un’infrastruttura a banda ultra larga di ultima generazione nasce in anticipo rispetto al resto d’Italia e d’Europa, facendo oggi di Milano la città più cablata d’Italia”.
“Una città deve necessariamente funzionare nei servizi base ma anche aprirsi al futuro con una visione a lungo termine ed affrontare i cambiamenti senza timori”, commenta il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, presente nell’occasione per raccontare la collaborazione con l’operatore di Tlc. “Nexxt rappresenta per il nostro comune una conferma del concept della città, basato sull’impegno nella trasformazione nel segno dell’innovazione urbana, che si concretizza in un grande quartiere nel quale la città industriale cede il passo alla città della tecnologia”.
Sui timori legati alla tecnologia, risponde Calcagno: “Tutti i cambiamenti fanno paura, come l’arrivo del 5G, perché la digitalizzazione toglie per definizione posti di lavoro. Ma il cambiamento è sempre positivo se si è in grado di interpretarlo: se qualche lavoro in futuro sparirà, altri se ne creeranno. Ecco perché i valori chiave di Fastweb sono cura della persona (sia essa cliente o dipendente), coraggio nell’affrontare nuove sfide (anche sbagliando) e sostenibilità, intesa non solo come tema del “verde” ma come creazione di valore per cambiare lo stato delle cose, attraverso processi che vanno in profondità“, racconta Calcagno.
Non solo corsie ma anche patenti
Il 5G e la copertura del territorio rappresentano l’obiettivo strategico di Fastweb per il 2020: portare la tecnologia in nuove aree prima irraggiungibili, andando a servire il 30% della popolazione italiana, coinvolgendo 8 milioni di case.
Obiettivo che si inserisce nel piano di investimenti di 3 miliardi di euro per i prossimi cinque anni, prevalentemente nello sviluppo del 5G e con impatti già a partire dal 2020. E a conferma della visione a lungo termine di Fastweb, sono 100 miliardi di euro gli investimenti previsti nei prossimi dieci anni in in tecnologia. Investimenti costanti, favoriti dalla crescita del business dell’azienda (sono 25 i trimestri di crescita consecutivi per Fastweb, spiega l’AD).
“Non ci focalizziamo su una visione a breve termine, soprattutto quando si parla di infrastruttura – commenta Calcagno -. Investiamo da sempre una grossa fetta delle nostre risorse in innovazione. E Milano è la città in cui si concentrano i maggiori investimenti: 200 milioni di euro, non solo in architetture ma anche in iniziative sul territorio. Come quelle nel mondo universitario e nella formazione, come dimostra la Cariplo Factory (all’attivo 3.000 corsi di formazione) per dare “la patente digitale” a chi vuole entrare nel mondo del lavoro con nuove competenze tecnologiche“.
Libertà applicata alle performance
La nuova sede risponde al nuovo concetto di smart working ed evolve verso un modello di lavoro definito da Fastweb ”ufficio diffuso”, un impianto dinamico in cui la postazione diventa il luogo della condivisione e del confronto in un approccio partecipativo che vede i dipendenti coinvolti nella realizzazione dei progetti. “Non importa dove, quello che conta è la relazione ed il benessere del dipendente come filosofia di fondo”, dichiara Calcagno. In linea con questo principio, gli strumenti wearable giocano un ruolo chiave. “Abbiamo creato uno spazio in grado di abilitare modelli di lavoro più smart dove il tema della sostenibilità è al centro”.
Gli spazi dellla nuova sede Nexxt sono infatti pensati per consentire alla società di evolvere dallo smart working, già adottato da anni dall’azienda (Fastweb è stata fra le prime in Italia a introdurre nel 2015 lo smart working in maniera strutturata), alla filosofia più complessa del working smart, che significa lavorare in maniera agile, scegliendo di volta in volta, in libertà, gli spazi e gli strumenti più adatti a svolgere le attività lavorative, da remoto o in ufficio.
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