Gli autori delle minacce informatiche adattano tattiche, tecniche e procedure (Ttps) ai diversi contesti operativi, con lo scopo di raggiungere più velocemente i propri obiettivi. E’ un approccio “virtuoso” anche in relazione all’esigenza di non farsi scoprire e di poter agire indisturbati. Per contrastare le tattiche e le tecniche più sofisticate degli attacchi, è quindi indispensabile che le organizzazioni si affidino ad esperti in threat hunting e threat intelligence, stratifichino il rilevamento sugli endpoint (Edr) e le capacità di risposta sfruttando anche le potenzialità dal machine learning e abbiano una visibilità completa sugli endpoint operativi e sulle reti.

Sono i consigli di Crowdstrike in relazione ai risultati dell’ultima edizione Threat Hunting Report 2021. Il rapporto (il nome completo è Nowhere To Hide, 2021 Threat Hunting Report: Insights from the CrowdStrike Falcon Overwatch Team), comprende dati sulle minacce provenienti da Falcon Overwatch, il team Crowdstrike di esperti in threat hunting, con il contributo di Crowdstrike Intelligence e Service. Fornisce uno sguardo sullo scenario delle minacce, sui comportamenti e sulle tattiche dei più importanti attaccanti, oltre a suggerimenti per aumentare la resilienza informatica.

Crowdstrike - Le intrusioni senza l'utilizzo di malware
Crowdstrike – Le intrusioni senza l’utilizzo di malware

Nel report del 2021, gli esperti in threat hunting di Overwatch hanno identificato direttamente e contribuito a bloccare più di 65mila potenziali intrusioni, approssimativamente si tratta di una potenziale intrusione ogni otto minuti. Soprattutto si registra un incremento del 60% dei tentativi di intrusione in tutti i verticali e nelle diverse aree geografiche, ed allo stesso tempo un calo significativo del tempo medio di breakout ora misurabile in appena un’ora e 32 minuti, tre volte in meno rispetto al 2020. Il tempo medio di breakout, lo ricordiamo, è il tempo necessario ad un intruso per iniziare a muoversi al di fuori del punto di accesso iniziale verso altri sistemi della rete. Nell’indagine, sul resto, è ancora più interessante notare come la crescita maggiore di intrusioni (tra il 2020 ed il 2021) si sia registrata soprattutto nel comparto telco e retail.

Crowdstrike - La crescita delle intrusioni anno su anno nei diversi verticali
Crowdstrike – La crescita delle intrusioni anno su anno nei diversi verticali

Il rapporto CrowdStrike Falcon OverWatch  sottolinea infatti che una massiccia impennata dell’attività di intrusione interattiva prende di mira in particolare il settore delle telecomunicazioni, e si estende  a tutte le maggiori aree geografiche associata ad una gamma diversificata di avversari. Soprattutto gli attaccanti usano tecniche sempre più sofisticate e furtive, fatte su misura per eludere i rilevamenti; tra tutti i rilevamenti di intrusion indicizzate da CrowdStrike Threat Graph negli ultimi tre mesi, per esempio, fa impressione che il 68% fosse privo di malware.

Il report svela inoltre che la maggior parte delle intrusioni mirate da parte dei gruppi avversari ha come base Cina, Corea del Nord e Iran. Ed il gruppo cybercrime più prolifico è Wizard Spider con quasi il doppio del numero dei tentativi di intrusione rispetto a qualsiasi altro gruppo. Ultimo ma non meno importante il report evidenzia come gli attori di e-crime specializzati nella violazione delle reti per la vendita dell’accesso ad altri giochino un ruolo importante e in forte crescita per altri attori nel consentire i loro tentativi di intrusione.

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