Le tecnologie Internet of Things si amplificano ed evolvono coinvolgendo una sempre più vasta gamma di settori, processi e ambiti applicativi. Di pari passo, si estende l’orizzonte delle minacce, dalla sicurezza delle informazioni all’integrità dei sistemi. Inefficienze e disservizi vanno individuati e risolti prima che gli oggetti connessi arrivino sul mercato e vengano utilizzati dagli utenti finali. I dispositivi devono pertanto essere messi alla prova e superare test di sicurezza e conformità.
Proteggere il mondo dell’IoT supportando le aziende italiane che operano nel panorama della connettività dei dispositivi è la mission di UL, che apre ufficialmente in Italia un laboratorio per la Compatibilità Elettromagnetica (Emc) e wireless.
Localizzato a Carugate, a 20 chilometri da Milano, su una superfice di 800 metri quadrati, il nuovo laboratorio va a servire il mercato del Sud Europa, per soddisfare gli standard normativi mondiali e fornire un’offerta a numerosi settori, quali l’elettronica di consumo, le attrezzature informatiche, le tlc, i dispositivi medici, i prodotti industriali, le apparecchiature di illuminazione e gli elettrodomestici.
“Con questo investimento vogliamo essere parte dell’ecosistema d’innovazione europeo – esordisce Morten Claudi Lassen, regional vice president per l’Europa di UL -; ci siamo attrezzati per sostenere i produttori locali ad accelerare la realizzazione dei loro progetti di sviluppo di prodotti connessi, semplificare l’accesso a nuovi mercati e innovare in sicurezza, fornendo test e certificazioni da un’unica fonte e in un’unica sede. Sono tre gli elementi chiave ai quali ci ispiriamo: simplicity, speed e trust. Sappiamo che muoversi nel panorama normativo globale è complesso, per questo siamo al fianco delle aziende di quest’area geografica per aiutarle nell’accesso ai mercati internazionali, facendo leva sulle nostre strutture dislocate a livello globale per ridurre i cicli di sviluppo e velocizzare il time-to-market”.
Il laboratorio UL di Carugate rientra infatti nella rete globale di 140 laboratori UL per i test Emc e wireless distribuiti tra Cina, Germania, Corea, Regno Unito e Stati Uniti. Strutture create per aiutare a rispettare le tempistiche, i costi di sviluppo e ridurre le inefficienze dei processi, mitigando i rischi durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
IoT, cresce verso i servizi
Il mondo dell’IoT registra da anni una crescita costante e a tassi sostenuti; un trend che ha tendenzialmente tenuto anche nel periodo della pandemia e che lascia intravedere una ripresa molto significativa nei prossimi mesi. A illustrare lo scenario è Giulio Salvadori, direttore degli Osservatori Internet of Things del Politecnico di Milano.
“Il mercato italiano si contraddistingue da sempre per gli oggetti connessi – hardware e dispositivi – che ultimamente si allargano sempre più verso il mondo dei servizi a valore (2,4 miliardi di euro, +4% sul 2019), che partendo dall’abilitazione dei dati offrono opzioni aggiuntive all’utente, legate per esempio alla manutenzione, all’assistenza o alla sicurezza. La crescita riguarda diversi ambiti applicativi e diversi filoni come le smart city, smart building o energy management”, spiega il manager.
Un mondo che nonostante i suoi valori (93 milioni gli oggetti connessi in Italia, +15% sul 2019) rappresenta ancora una nicchia di mercato, a causa di mancanza di competenze e partnership per costruire l’ecosistema, ma destinata ad aumentare in un prossimo futuro, anche grazie all’arrivo del 5G, che impatterà sull’economia italiana e mondiale ma in particolare sul settore IT, con use-case importanti come le quelle delle auto connesse e delle black box.
Cresce quindi la predisposizione del consumatore, disposto a pagare per molti nuovi servizi che si stanno affacciando sul mercato, ma cresce contestualmente la preoccupazione rispetto alla sicurezza dei dati. Questa risulta raddoppiata nel 2019, con il 57% degli utilizzatori che non rilascerebbe mai il controllo dei propri dispositivi smart, ad esempio all’interno della casa.
Fiducia del cliente, diventa strategica
“Un fenomeno che richiede rassicurazione, intervie Francesco Marenoni, sales director, consumer medical and information technology division di UL –. Se mettiamo a confronto il panorama italiano con quanto avviene a livello internazionale, ci accorgiamo che emergono alcuni fattori analoghi che vanno dalla domanda di una migliore connettività alla spinta verso un’innovazione digitale più veloce: elemento che però non deve trascurare la conformità e la sicurezza dei prodotti e un accesso al mercato senza rischi. Alla conformità e alla sicurezza, che rappresentano i pilastri nel mercato dell’IoT italiano e mondiale, bisogna aggiungere un terzo elemento – sottolinea – quello sulla fiducia dei consumatori”.
Lo attestano diversi studi: una ricerca di Edelman Trust ha appurato che i consumatori ripongono maggiore fiducia negli scienziati (71%) a fronte del 41% che confidano maggiormente nei leader politici e nel 48% nei Cio. Secondo l’Ibm Global business Services il 54% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più un prodotto per quei brand che dimostro una maggiore responsabilità dal punto di vista ambientale e ancora il 76% dei Cio intervistati da Accenture prevede che la fiducia del cliente sarà fondamentale per la competitività delle aziende nei prossimi 5 anni. “Per questo basiamo la partnership con le aziende con cui collaboriamo su criteri in cui la fiducia costituisce un fattore saliente. Da sempre lavoriamo per rendere il mondo un luogo più sicuro e il nuovo laboratorio di Carugate ne è un esempio”, sottolinea Marenoni.
Il manager illustra poi i dettagli tecnici dei nuovi asset che compongono il progetto. A partire da un notified body per le direttive europee in materia di compatibilità elettromagnetica e direttiva Red per le apparecchiature radio, che supporta i clienti attraverso valutazioni tecniche di conformità. La possibilità di eseguire test per il rilascio del certificato CB Scheme dell’International Electrotechnical Commission for Electrical Equipment, per adeguare le capacità richieste per fornire i servizi di misurazione che coprono i dispositivi medici e i test della diagnostica in vitro e delle apparecchiature di laboratorio, secondo lo standard IEC 61010. Nuove camere semianecoiche da 3 metri e 5 metri. Un nuovo sistema di alimentazione da 45.000 volt per eseguire prove di corrente armonica e flicker in modalità trifase fino a 63 ampere.
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