Connettere ed integrare i processi finance di pianificazione e controllo con l’intera catena del valore aziendale oltre che rappresentare una possibilità concreta, è oggi una necessità. Il contesto è sfidante, le organizzazioni, soprattutto in tempi di incertezza, hanno bisogno di condurre una pianificazione strategica a tutto tondo, e a fronte di eventi improvvisi, non attesi, chiedono di poter fare conto su strumenti di analisi efficaci.

Lo evidenzia bene la ricerca Collaborative Planning in an Uncertain World, report voluto da Oracle e realizzato da MIT Technology Review Insights in cui si evidenzia da una parte una forte accelerazione nell’adozione degli strumenti cloud (55%), ma anche il bisogno, per il 62% del campione di aziende considerato, di sfruttare strumenti di modellizzazione di scenario (scenario modeling) proprio per rispondere alle incertezze del futuro. Soprattutto, tre corporate leader su quattro, desiderano abbracciare la possibilità di un modello di “pianificazione aziendale connessa”.

La pianificazione, si sa, è affrontata in modi differenti in azienda, ma un tratto comune oggi è la centralità del finance (di riferimento per dati e modelli decisionali), con le business unit aziendali che a seconda dei casi, a volte in modo del tutto “satellitare” – poco funzionale anche per un’effettiva orchestrazione di processi – inseriscono nei sistemi finance piani di sviluppo, oppure ancora pianificano in Excel i cambiamenti possibili per poi inserire i dati nei sistemi di analisi finance aziendali o addirittura, in alcuni casi, utilizzano anche applicazioni di pianificazione finanziaria proprie. Indicatori interessanti, e critici, questi che vale la pena analizzare anche in relazione alla “vision” di Gartner su questi temi.  

Secondo Gartner, da qui al 2024 il 30% delle implementazioni relative a soluzioni di pianificazione ed all’analisi del comparto finance aziendale sarà estesa al supporto dei processi operativi ed il 50% richiederà di approntare la roadmap per raggiungere l’ideale di un extended planning and analysis (xP&A). Non senza difficoltà, considerato come l’80% dei tentativi di xP&A volti a migliorare la pianificazione della catena di approvvigionamento fallirà a causa dell’inadeguatezza delle soluzioni disponibili.

Ma cosa si intende esattamente con il termine extended planning and analysis? Si identifica un’evoluzione della pianificazione e analisi finanziaria (FP&A) finalmente in grado di allineare pianificazione operativa e prestazioni finanziarie di un’impresa. Si tratta quindi di una strategia di pianificazione aziendale in grado di estende i casi d’uso di pianificazione ed analisi oltre il finance integrando applicazioni operative sulla medesima piattaforma, architettura sulla base di un modello di dati sfruttabili per migliorare l’allineamento delle informazioni .

Schema Gartner
I vantaggi di un modello di pianificazione ed analisi esteso (xP&A) a fronte del modello classico (fonte: Gartner)

Le discipline di pianificazione “integrabili” oltre a quelle del dipartimento finanziario includono la supply chain, i dati delle vendite, il marketing, l’Hcm, etc. Evidenti sono i vantaggi: per esempio, l’integrazione in tempo reale senza soluzione di continuità dei domini finanziari e operativi, ma anche la possibilità di “avvicinarsi” in modo importante ad una completa “rappresentazione digitale” di quello che accade in azienda, per tendere – come dice Gartner – all’ideale di “azienda componibile”.

Ed ancora si guadagna la capacità di un’integrazione più rapida anche con applicazioni di pianificazione esterne alla piattaforma scelta, tramite un’integrazione avanzata capacità e Api facili da configurare. In questo modo tutti i bisogni di pianificazione ed analisi potranno fare leva anche sui vantaggi dati da un’iperautomazione pervasiva innescata dalle potenzialità del cognitive computing e del machine learning.

Una visione estesa ed integrata dei processi digitali di pianificazione, controllo, analisi e reporting richiede, abbiamo visto, di poter contare su una piattaforma all’altezza. Soprattutto è importante cercare un modello per fare in modo di disporre in azienda di un modello di pianificazione e controllo sulla base di una significativa integrazione dei processi. A questo proposito Oracle con la proposta Fusion Cloud Enterprise Performance Management (EPM) aiuta a modellare e pianificare le funzioni finance e HR, la supply chain e le vendite, nonché a ottimizzare i processi di closing per prendere decisioni migliori.

La proposizione Oracle di fatto si rivela funzionale ad abilitare il modello di pianificazione aziendale connessa necessario per sostenere le prossime sfide: scenario modeling, pianificazione sales e marketing, workforce planning, project financial planning, con l’allineamento della pianificazione finanziaria con l’execution. Con tre obiettivi: riuscire a reimmaginare i modelli operativi del finance, sulla base di decisioni supportate dagli insights e con una serie di task automatizzati. Il vantaggio maggiore è proprio la possibilità di passare da un modello di pianificazione centralizzata, monolitico e poco agile, a quello di “prossima generazione”, basato dalle origini sull’integrazione.   

Connected Enterprise Planning, sfida per il finance

Non sono poche le aziende, che seguendo la proposizione di Oracle, sono riuscite ad evolvere in meglio la propria posizione sul mercato. E sono questi i temi anche che saranno affrontati nell’ambito dell’incontro virtuale Connected Enterprise Planning. La nuova sfida digitale del finance, evento che si inserisce all’interno del percorso Oracle Modern finance Initiative for Executives. 

Dalla capacità di Cfo e finance di ridefinire i paradigmi e guidare i processi di pianificazione e controllo di gestione dipende il successo dell’azienda. Alla base deve esserci anche un nuovo modello di affrontare il tema delle previsioni, appunto, non più partendo da silos informativi e funzionali disconnessi, ma dall’integrazione di processi e dati tra loro e con il finance, in un ambiente collaborativo che preveda sistemi di consensus interfunzionali, oggi alla base di una corretta ed efficace strategia aziendale e di un execution rapida ed efficiente.

L’incontro virtuale, moderato da Marta Basso, vede la presenza di due speaker di rilievo: Agostino Scornajenchi, Cfo Terna e Presidente Andaf e Andrea Dossi, professor of Management Control Systems, Università Bocconi/Sda Bocconi. A partire dal punto sulla situazione e dal confronto sull’evoluzione delle funzioni, dei modelli e dei processi, sulle esigenze emergenti delle aziende, e sulle tecnologie a supporto di questi cambiamenti, direttamente con le parole delle figure aziendali, il webinar offrirà importanti spunti su come implementare questo cambio di paradigma dei processi di pianificazione e controllo in azienda e approdare ad uno scenario, accessibile a tutte le realtà di “pianificazione connessa”, mettendo a fuoco come cambiano funzione e processi di pianificazione e controllo nelle aziende, quali sono le priorità dei Cfo e del finance, in questa nuova fase, ed il ruolo della digitalizzazione per abilitare i nuovi processi di pianificazione connessa. 

Registrati, partecipa e segui il webinar di lunedì 22 novembre 2021 alle ore 17.00 Connected Enterprise Planning. La nuova sfida digitale del finance

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