I progetti di trasformazione digitale sono tanto importanti quanto più la loro realizzazione è in grado di apportare concreti benefici non solo alle aziende ma soprattutto ai loro clienti, agli utenti finali, alla collettività. In diversi casi, è il tempo a fare da cartina di tornasole, perché l’evoluzione stessa dei progetti, l’utilizzo sul campo delle tecnologie, suggeriscono gli sviluppi successivi, a partire dalle stesse soluzioni che concepite e implementate per rispondere a un problema specifico si rivelano efficaci anche nella gestione di scenari differenti, e non sempre contigui a quello da cui si è partiti. E’ il caso dei progetti realizzati da Brescia Mobilità.
Il contesto
Brescia Mobilità è la società che fa capo al Comune di Brescia incaricata di sviluppare e gestisce l’intero sistema di mobilità sostenibile di Brescia e dell’hinterland, anche attraverso il coordinamento delle sue controllate (Brescia Trasporti e Metro Brescia). L’azienda è nata nel 2001 come scissione di Asm Brescia per realizzare e gestire in forma integrata la mobilità cittadina e con l’obiettivo di migliorare la vivibilità del territorio, ridurre la congestione stradale e favorire l’introduzione di soluzioni ecologiche, eco-compatibili e tecnologicamente all’avanguardia. In particolare Brescia Mobilità gestisce direttamente i parcheggi in struttura, i parcometri, il bike sharing, la zona Ztl, gli impianti semaforici e di controllo del traffico, le telecamere, gli impianti elettrici e fotovoltaici.
Il bisogno
All’interno delle iniziative di modernizzazione il progetto di Brescia Mobilità è indicativo proprio in relazione al tema della sua continua evoluzione. L’azienda parte con il bisogno di semplificare l’IT management del Wifi aziendale, e per farlo si avvale del supporto di Project Informatica, system integrator a capo di Gruppo Project, con cui viene messa a punto una soluzione efficace e flessibile che spinge Brescia Mobilità a spingersi in ambiti applicativi fino a quel momento nemmeno immaginati, per esempio riguardo un nuovo approccio nella gestione delle reti, utilizzate per i parcheggi e gli stalli delle biciclette, fino a decidere di testare nuovi casi d’uso sulla piattaforma scelta (Cisco Meraki), connettendo diversi sensori: dalla rilevazione della temperatura alle porte dei bus, fino ai videosistemi di monitoraggio e agli impianti contapersone. Entriamo nei dettagli.
Il metodo e la soluzione
Brescia Mobilità parte circa tre anni fa dall’esigenza di riorganizzare il comparto IT e di esplorare, per farlo, la possibilità di adottare una nuova architettura. Spiega Gianluigi Conti, responsabile dei Sistemi Informativi dell’azienda: “Più precisamente, occorreva una soluzione capace di interfacciarsi in maniera semplice con la nostra infrastruttura, che ha l’onere di gestire una rete molto complessa”. Un progetto già di respiro ampio, quindi che, realizzato avendo come affidataria una PA (il Comune di Brescia), evidenzia vincoli di implementazione in tempi rapidi, dopo l’approvazione. “E’ il motivo per cui abbiamo scelto Project Informatica come partner – prosegue Conti -. Il partner promette un deployment rapido, oltre che la creazione di un sistema – naturalmente compliant con le direttive Agid – facile da gestire e monitorare. In aggiunta a questo, ci offre anche un programma di supporto, con l’obiettivo di aiutarci ad accrescere la conoscenza sulla soluzione proposta, in modo da farla davvero nostra e poterla eventualmente utilizzare in seguito anche per altri use case”.
Con una sfida da indirizzare: sfruttare la rete dei service provider per garantirsi una connettività sicura e ridondante attraverso soluzioni di cloud networking. In un contesto articolato, tipico delle reti estese ed eterogenee, considerata anche la dispersione sul territorio in relazione alla presenza di magazzini, depositi dei mezzi e piccoli locali situati nel centro storico e nell’area metropolitana – anche molto distanti dal quartier generale dell’azienda – e quindi anche punti di accesso non semplici da raggiungere e di difficile puntuale localizzazione (in una prospettiva IT) come possono essere i i servizi di bike sharing e i parcheggi a pagamento cittadini.
Da qui la scelta con Project Informatica della piattaforma Cisco Meraki. In particolare si opta per l’adozione della serie MX di Meraki con cui si indirizza la realizzazione della Software Defined Wan (Sd-Wan), “che consente di connettere dinamicamente i sistemi di gestione di parcheggi e punti di noleggio delle biciclette – spiega Francesco Ghilardi, Network Engineer di Project Informatica e responsabile del progetto sviluppato per Brescia Mobilità – che specifica come “la stessa soluzione è adottata per tutto il parco Wifi con la serie MR, mentre per i due data center aziendali, collocati in due punti differenti della città, viene integrata la componente switch MS”.
Con questa ultima integrazione di componenti e una connessione in fibra di proprietà si indirizzano i servizi di business continuity e si assicura la ridondanza fisica della connettività tra sale e dati, per l’area presa in considerazione. “In ultimo – chiude Ghilardi – vengono installati switch della serie Cisco Catalyst Industrial Ethernet (e non Meraki perché servivano soluzioni di tipo rugged) per connettere punti strategici della metropolitana”.
I risultati e i prossimi obiettivi
L’utilizzo sul campo della piattaforma, la sua conoscenza, e la natura full-stack della proposizione portano Brescia Mobilità a pensare di utilizzarla anche per soddisfare altre esigenze. Meraki si è dimostrata soluzione affidabile quindi anche per avviare e gestire progetti in chiave IoT. Dalla rilevazione della temperatura ai controlli di apertura delle porte dei bus, fino ai videosistemi di monitoraggio degli asset e agli impianti contapersone sui mezzi.
Con una specifica, nel caso dell’integrazione di telecamere smart, come strumenti contapersone su un autobus, non si può parlare di un vero e proprio deployment di Meraki, ma il vendor ha messo a disposizione le Api necessarie ed il supporto diretto per il loro utilizzo in modo da testare l’efficacia della funzionalità. Prosegue Conti: “Se il progetto avrà successo, incontrando le aspettative di Cisco, la soluzione verrà ufficialmente inserita nella piattaforma. Siamo in altre parole diventati veri e propri developer”.
“Di fatto – dettaglia ancora Conti – è possibile integrare nuovi moduli nella piattaforma, usare gli apparati in modalità trial e, se va tutto come previsto, attivare la licenza. In qualità di tecnici IT eravamo al corrente delle possibilità offerte da questa metodologia. Ma un conto è conoscere la teoria, altro conto è metterla in pratica. Ed è solo sul campo che diventa possibile toccare con mano vantaggi che sulla carta non sono immediatamente percepibili”.
Il percorso di innovazione non è ancora concluso, ne spiega le possibili realizzazioni ed integrazioni future Carlo Bracchi, senior System Network administrator di Brescia Mobilità: “Grazie alle Api di Meraki potremmo, per esempio, lavorare sullo sviluppo di soluzioni analitiche in grado di elaborare i dati provenienti dai sensori installati sui mezzi, e studiare strategie di manutenzione predittiva”. Flessibilità e rapidità di implementazione sono i principali benefici evidenziati dagli attori sul campo per i diversi progetti. Chiude Bracchi: “Essendo il nostro business guidato da un ente esterno, il Comune di Brescia, dobbiamo essere in grado di rispondere tempestivamente a qualsiasi richiesta con soluzioni pronte all’uso. Meraki ci dà proprio la capacità di reazione di cui abbiamo bisogno e Cisco e Project Informatica ci stanno supportando anche nell’esplorazione di casi d’uso non previsti dalla piattaforma”.
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