Implementare una strategia di pianificazione finanziaria efficace è un compito delicato per le aziende. Servono strumenti, competenze adeguati e l’elaborazione di piani d’azione che tengano conto degli scenari in evoluzione e delle peculiarità di ogni singola azienda, a fronte di un’offerta tecnologica nella quale è spesso difficile districarsi. Approfondisce il tema in questa intervista Giovanni Mazzucato, Project leader di Axiante, business innovation integrator che da anni è al fianco delle imprese nella realizzazione dei progetti.
Sono molte le sfide che le imprese affrontano oggi nella pianificazione dei processi economici e finanziari e servono corrette strategie da adottare nel medio e lungo termine. “In un mercato instabile, solo chi riesce a impostare una strategia improntata sullo studio dello scenario e dei competitor riesce a imporsi sul mercato”, esordisce Mazzucato, sottolineando come non esista oggi una strategia valida per tutte le aziende ma sia necessario definire strumenti idonei ad ogni singola realtà.
Il manager si rifà per questo ad un caso concreto, un progetto di project financing gestito in passato come controller. “Un imprenditore italiano si pose un ventennio fa l’obiettivo di far crescere la propria azienda fino a diventare il primo produttore di Pet (polietilene-tereftalato) al mondo. Al tempo – racconta Mazzucato – definì una strategia a step che prevedeva in primo luogo di creare il know-how interno per costruire gli impianti e in un secondo tempo di ampliare il business trovando nuovi capitali, lavorando con le banche che richiedevano garanzie sulle vendite. Grazie all’investimento di un pool di banche, l’azienda realizzò il primo impianto italiano con due reattori e grazie a un venture capital statunitense acquisì successivamente la divisione Pet di una delle più grosse aziende del mondo, con 18 stabilimenti. A quel punto l’azienda raggiunse un buon livello di fatturato per cui le banche furono disposte a finanziare anche a rischio, dando la giusta spinta al business”.
“Un’azienda è il frutto della somma delle persone che la compongono” prosegue Mazzucato ponendo l’attenzione sul capitale umano come elemento chiave della strategia di lungo termine: “Tutte le persone in azienda hanno lo stesso valore e il loro coinvolgimento aiuta a raggiungere non solo l’obiettivo ma anche a farlo nei tempi stabiliti. L’obiettivo deve essere chiaro, contestualizzato e raggiungibile, altrimenti la strategia non si realizza. Per essere efficaci gli obiettivi vanno attribuiti ai vari team e vanno verificati a valle i risultati attraverso la tecnica di Okr (objectives and key results, ndr)”, spiega Mazzucato.
“Nel percorso di pianificazione finanziaria, tutti gli elementi di cui ho parlato sono fondamentali, ma serve poi uno strumento tecnologico univoco per condividere strategie di lungo respiro – spiega -. Se guardiamo al mondo dell’informatica, troviamo offerte che vengono proposte al cliente con due approcci: quello con una vista verso l’interno che prevede un cruscotto per gestire le attività, in grado di fornire un project plan dei vari obiettivi agganciati ai vari team; quello con una vista verso i potenziali clienti, per capire i loro intenti. Il tutto relativo alla normale attività di rendicontazione interna ed esterna. Un proliferare di file, informazioni e prospetti che devono essere agganciati agli obiettivi per essere gestite”.
Il modello di Axiante al servizio dei team finanziari semplifica i processi. “Più la nostra strategia è complessa più serve semplicità, e la semplicità si ottiene solo con uno strumento che aiuti a mettere insieme tutti i tasselli” ribadisce Mazzuccato. “Ciò che fa Axiante è proprio ricomporre tutti i dati in un unico strumento. Questa è la nostra sfida: dobbiamo, magari con qualche compromesso, portare tutta la gestione della pianificazione strategica all’interno di un unico contenitore di tutta la strategia del cliente”. Servono dunque piattaforme di intelligent finance per trasformare rapidamente i dati in informazioni fruibili da tutta l’organizzazione, superando le tradizionali difficoltà.
“In Axiante non facciamo consulenza strategica, siamo un business innovation integrator, e si affidano a noi dalle piccole aziende del manifatturiero, fino a banche e assicurazioni”. “Cerchiamo di essere un partner in affiancamento – incalza Mazzucato –, di comprendere la strategia dei clienti per essere efficaci e stare sul mercato. Fare il nostro lavoro diventa sempre più complesso oggi perché la tecnologia continua a cambiare ma serve stare al passo per anticipare esigenze future”, conclude Mazzucato.
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