Le aziende operano in scenari economici complessi e dinamici, in cui la capacità di reagire in velocità e adattarsi ai cambiamenti marca la differenza tra la possibilità di fare bene o perdere occasioni di business e trovarsi in difficoltà nel sopravvivere alle esigenze del mercato. Per questo i Cfo devono poter governare e controllare i processi decisionali in modo sicuro. I momenti topici delle attività di business e finanziarie e le fasi di reporting connesse si rivelano quindi passaggi fondamentali per un’effettiva integrazione dei processi finanziari chiave, come il consolidamento, la pianificazione integrata e la riconciliazione contabile.
Disporre di soluzioni efficienti in questi termini consente di poter contare su operations più agili, capaci di scalare in tempi ridotti, con un livello di rischio basso. In questo scenario Axiante Stream è la business unit di Axiante che offre supporto alle funzioni finance & operations delle medie e delle grandi imprese di tutti i verticali generando valore concreto tramite il miglioramento dei processi, con la potenza del digitale e dell’automazione. La business unit aiuta a superare le difficoltà intrinseche delle operazioni di chiusura finanziaria, del consolidamento, del reporting, per ottenere dall’analisi informazioni dal valore aggiunto e per convertire i dati finanziari in informazioni sfruttabili, così da migliorare i processi decisionali.
Ne parliamo con Marcello Visalli, Partner di Axiante e Leader della business unit Stream. Visalli, esperto di management consulting, ha maturato la sua esperienza sui software Erp, in Oracle su Hyperion Solutions, a seguire in Cognos e poi in Ibm, per poi aprire proprio la business unit Stream in Axiante.
Statutoring, management reporting (quindi consolidato civilistico, gestionale, reportistica, Kpi e performance management nel complesso) sono gli ambiti dell’attività oggi al servizio dei più grandi gruppi italiani, indirizzando le problematiche relative al passaggio dagli Italian Gaap agli IFRS (principi contabili internazionali) “Le società quotate in borsa in Italia – esordisce Visalli – hanno dovuto cambiare i principi di contabilizzazione dei bilanci trimestrali passando da quelli italiani a quelli internazionali e per questo si sono dovute dotare di nuovi sistemi di reporting”.

Il bisogno delle aziende

Axiante Stream è la business unit deputata a seguire i clienti proprio nella parte di Corporate Performance Management (Cpm, conosciuto anche come Enterprise Performance Management), sviluppando applicazioni di planning, budget & forecasting, profitability, risk & credit, lease accounting e per il consolidato civilistico e gestionale, lavorando su diverse piattaforme (Ibm Cognos, Oracle Hyperion, OneStream e Board), a seconda di quanto è utilizzato dai clienti. “Il Cpm – dettaglia Visalli – consiste nell’implementazione di metodi, parametri di valutazione, processi, sistemi finalizzati al monitoraggio delle prestazioni di un’azienda”. Tutte le aziende utilizzano questa tipologia di soluzioni (concretamente si parla di database) per definire le strategie e allineare i comportamenti dei dipartimenti, analizzare le performance e delineare le decisioni strategiche.
“I clienti hanno bisogno di adottare queste soluzioni per generare bilanci consolidati e chiedono l’aiuto di Axiante Stream per riuscire a fare il civilistico velocemente perché le soluzioni di cui dispongono, che operano tramite le mappature dei file Excel, si rivelano insufficienti e inadeguate”.

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Marcello Visalli, Partner di Axiante e Leader della business unit Stream

Soprattutto nell’ordine di due problematiche. “La prima riguarda la crescita dell’azienda quando da società ‘unica’ si trasforma in realtà di Gruppo, magari tramite crescita organica (creazione di nuove legal entity, siti produttivi, filiali). Ecco che in questo caso si tratta di indirizzare l’integrazione dei sistemi gestionali e di reporting con quelli della realtà originaria, ma il compito è relativamente semplice perché si tratta di integrare Erp, Crm, supply chain ed HR sulla base di sistemi ereditati dalla realtà di origine”. Quando però l’azienda cresce per acquisizioni ecco che il problema diventa più complesso e tutto si complica. “Si parla in questi casi di sistemi contabili diversi, basati anche su regole di base eterogenee, ma anche di contabilità delegate a professionisti in Paesi con ordinamenti diversi. La riconciliazione dei dati si fa articolata, oppure semplicemente un’acquisizione avviene a ridosso delle scadenze e delle chiusure ed il fattore tempo amplifica le difficoltà relative all’acquisizione corretta delle informazioni”.

Approntare il bilancio civilistico diventa quindi un’impresa ardua, dovendo gestire immense moli di dati che devono però essere utili per analizzare il business, a partire da “contesti operativi eterogenei, magari con scarsa cultura finanziaria da parte dei finance team periferici” o che usano file Excel eterogenei per cui la riconciliazione delle informazioni richiede grandi perdite di tempo. 

Axiante è in grado di affrontare anche in questi casi il problema del bilancio consolidato ma anche i temi di consolidation reporting, profitability, pianificazione budget ed analisi delle performance, anche a fronte di realtà di gruppo complesse, per cui si tratta di far convergere i dati nel medesimo formato in modo coerente. “Quando si tratta quindi di lavorare su modelli di budget e di analisi delle performance non statici ma in cambiamento costante – a fronte proprio di modelli di business che variano – la quantità di dati operativi e finance, pone nuove sfide, a fronte di dati che magari non erano disponibili nello “statutory”, tantomeno su nuovi modelli gestionali basati su logiche o strutture di reporting che variano di anno in anno”.

La soluzione ed il metodo

La soluzione proposta da Axiante è, in ambito Cpm, “sviluppare all’interno delle aziende una cultura per l’intelligent finance. Il termine è ereditato dalla filosofia di una delle piattaforme utilizzate, OneStream. “Si tratta di consentire sì l’analisi di ricavi, costi, cash-flow, come attività base per traghettare le aziende attraverso i cambiamenti del business, ma soprattutto di andare oltre e sviluppare una cultura digitale guidata dai dati e focalizzata sulle performance con le piattaforme Cpm sfruttate come piattaforme abilitanti”, a tal fine portando all’interno dei database tutte le informazioni finanziarie e gestionali.

Si parla quindi di piattaforme flessibili in grado di evolversi nel tempo e capaci di rendere gli utenti di business autonomi nella gestione delle applicazioni relative senza il vincolo delle soluzioni “custom” e senza legarsi ad uno specifico fornitore. Un approccio apprezzato, quello di Axiante, proprio perché “fa leva sull’effettivo trasferimento delle conoscenze, consapevoli comunque che a fronte di cambiamenti importanti a livello di riorganizzazione aziendale proprio questo approccio sarà di nuovo riconosciuto e quindi riporterà il cliente a chiedere il nostro aiuto”.

Accade, per esempio, quando un’azienda si trova a doversi quotare e deve “passare” dal bilancio civilistico italiano all’IFRS basato su principi contabili internazionali: un momento in cui l’azienda si troverà avvantaggiata perché avrà già sviluppato al proprio interno la corretta cultura del dato e non dovrà partire da zero.
La proposta delle soluzioni Cpm di Axiante quindi “libera i finance team che non devono più “rincorrere i dati, ma trovano già le informazioni correttamente convogliate nei database e possono dedicarsi effettivamente al loro lavoro di analisi sui dati, e non alle incombenze meramente amministrative, con le piattaforme pronte ad evolvere e scalare a seconda del bisogno aziendale”.

E’ più agile, in questo modo anche l’integrazione di nuove funzionalità, aggiungendo a quelle per il bilancio consolidato, quelle per la pianificazione, l’analisi dei Kpi, etc. con le piattaforme di performance management per loro natura in grado di coniugare business intelligence e analisi multidimensionale, con i relativi link alle sorgenti dati, con i transazionali quindi, l’analisi delle fatture, i dati dei clienti etc. 

Axiante ha scelto di lavorare esclusivamente con piattaforme standard, fornendo consulenza per OneStream, Ibm, Board e Oracle. “Al verificarsi di una problematica di acquisizione/consolidamento del Gruppo, i clienti possono contare comunque su una piattaforma standard in cloud, con Axiante in grado di offrire/svilupparvi sopra tutte le applicazioni che servono, con quelle di partenza già pronte. Questo grazie alla disponibilità di starter kit e blueprint disponibili all’uso, subito proponibili al cliente – si pensi anche solo ad un’applicazione di analisi delle vendite o ad un modello di pianificazione vendite per area geografica – e che l’azienda può utilizzare, per rendersi conto anche dei progetti implementabili”.
Nel momento in cui si è messo a fuoco il modello Cpm che più si avvicina al business del cliente, i tempi di sviluppo sono poi molto brevi, perché si tratta semplicemente di “modificare i delta specifici cliente per cliente, sulla scorta di un set di soluzioni già pronte con le relative funzionalità”.

I vantaggi

La proposta Axiante indirizza le esigenze delle medie e delle grandi aziende con le specificità per i diversi verticali. I clienti devono sì compiere uno sforzo iniziale per indirizzarsi all’uso dei sistemi di performance management – per adeguarsi a vincoli ed ai sistemi di “controllo” necessari per la buona validazione dei dati – beneficiano poi però di un sistema flessibile che è in grado nel tempo di evitare all’azienda di esporsi a tutta una serie di errori che sono poi quelli che rendono complicato il raggiungimento dell’obiettivo di produzione di bilancio, ma anche di maturazione del business.

Superato lo scoglio iniziale, quello che richiede di “rimappare le informazioni eterogenee sui sistemi di reporting centrali”, i Gruppi poi sono in grado anche in sole 24/48h di mettere a valore i dati di decine di società, già a partire dal trimestre successivo. “Nel giro di pochi mesi – dopo la predisposizione del documento in cui si definisce il modello dati che verrà implementato, attraverso la definizione delle regole, dei report necessari etc. – è possibile arrivare al completamento del progetto grazie anche ad un approccio Agile che pone al centro l’esperienza del cliente che da subito può “visualizzare” l’impatto del lavoro di sviluppo nelle diverse fasi”.

Il team di Axiante Stream (in tutto una trentina di professionisti) propone, già nella fase di design, workshop di analisi con il cliente sulle singole componenti delle applicazioni, direttamente sul sistema, così che quando il disegno applicativo è definito la fase di sviluppo sarà orientata senza errori nella giusta direzione. 
Le aziende clienti, grazie all’adozione delle piattaforme Cpm, possono infine aiutare ad acquisire consapevolezza anche sul valore della qualità del dato per riuscire, in tempi brevi, non solo ad approntare i bilanci e la reportistica necessaria, ma anche a migliorare i processi di business (fatturazione, gestione ordine, logistica, etc.).

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