Nvidia, Microsoft e OpenAI saranno al centro di una indagine voluta dalla Casa Bianca per fare chiarezza sulle posizioni dominanti nel mercato dell’AI, soprattutto dopo i recenti annunci di prodotti e acquisizioni (New York Times).

Un passaggio che è a tutti gli effetti una escalation della tensione tra l’amministrazione Biden e le Big Tech che governano lo sviluppo della nuova intelligenza nelle tecnologie, perché sia il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sia la Federal Trade Commission (Ftc) si trovano concordi nel condurre le indagini. Accordo tra due agenzie, forte determinazione. E’ Jonathan Kanter – assistente procuratore generale per l’antitrust – a dichiarare “l’urgenza” di volere passare al setaccio tutto ciò che ruota attorno all’AI per evitare il rischio che ci possa essere una concentrazione nelle mani di poche persone. In un momento in cui il settore è “al massimo della sua concorrenza” (Financial Times).

Secondo le fonti americane, il Dipartimento di Giustizia vaglierà la posizione di Nvidia per capire se abbia violato le leggi antitrust, mentre la Ftc esaminerà la condotta di OpenAI e Microsoft. Una escalation dopo che già a gennaio nel mirino della Ftc erano finite OpenAI, Microsoft, Alphabet e Amazon (per il sostegno a Anthropic) per ragioni analoghe in materia di concorrenza in ambito intelligenza artificiale generativa e cloud. E che anche in Europa aveva avuto il suo seguito. 

Ora i fattori in campo sono tanti.

1 – Microsoft rimane la prima azienda al mondo per capitalizzazione, è la prima azionista di OpenAI (azienda nella quale ha investito più di 13 miliardi di dollari), ha stipulato in primavera un accordo di licenza da 650 milioni di dollari per Inflection AI, una startup di intelligenza artificiale portandosi in casa menti brillanti per lo sviluppo del suo Copilot. Tra cui il Ceo della neonata divisione Microsoft AI – che gestisce tutta l’intelligenza artificiale di casa Microsoft – il guru Mustafa Suleyman (39 anni), ex capo e cofondatore dei laboratori di ricerca DeepMind di Google e cofondatore di Inflection AI. Suleyman risponde a Satya Nadella, che in questi dieci anni alla guida di Microsoft (2014), ha cambiato radicalmente la strategia tecnologica dell’azienda da ingegnere, accelerato la strategia cloud first, gli investimenti in AI e le acquisizioni (tra cui Linkedin e Activision Bizzard, a sua volta analizzata dalla Ftc per sospetto di monopolio sul mercato dei giochi, finita in nulla). Sorpassando Apple.

2 – Nvidia è salita la scorsa settimana sul secondo gradino del podio tra le aziende mondiali, scavalcando anche lei Apple, grazie a una capitalizzazione superiore ai 3mila miliardi di dollari (3.012 miliardi di dollari Nvidia, 3.003 miliardi di dollari Apple). Una avanzata senza cedimenti: già a inizio anno aveva superato Amazon e Google, partita da un valore di mercato di 1.200 miliardi di dollari, grazie anche a partnership con qualunque vendor che ricerca microprocessori potenti per gestire le grandi capacità di calcolo richieste dall’AI. “Tutti pazzi per Nvidia” ancora oggi. Soprattutto nel mondo business, come lo stesso Jensen Huang, Ceo di Nvidia, ha più volte ricordato anche nelle scorse settimane dal parco del Computex . “L’intelligenza artificiale è la più grande rivoluzione che il mondo moderno vivrà dopo la rivoluzione industriale”. E il mondo consumer?

3 – E  qui entra in gioco Apple, la “sorpassata” degli ultimi giorni. Fra qualche ora online e in presenza all’Apple Park di Cupertino (per pochi sviluppatori, studenti e media) si aprirà l’evento più atteso per gli sviluppatori del mondo Apple (Wwdc 2024), fino ad oggi più defilata nella bagarre legata all’AI.
I rumor confermano che Apple presenterà la propria piattaforma di AI ma anche stavolta senza omologarsi: si chiamerà AI ma l’acronimo starà per Apple Intelligence (nessun riferimento ad Artificial), un insieme di tool e funzioni di machine learning per migliorare l’esperienza dell’utente. Una strategia che impatterà sul futuro dello sviluppo del sistema operativo iOS – e quindi su iPhone, iPad, Mac, Apple Watch – a tal punto attesa che gli analisti sono pronti a definire questo Wwdc 2024 l’evento più impattante di Apple dal MacWorld 2007, quando lanciò il suo primo iPhone.

Ora l’intensificarsi dei controlli da parte delle agenzie americane su Microsoft, OpenAI e Nvidia e l’avvio di nuove indagini nel mondo delle Big Tech anche in Europa sono alimentati anche dal flusso inarrestabile di annunci che tutti i vendor stanno facendo nelle loro convention in questi mesi. Da Ibm Think 2024, a Red Hat Summit 2024, Dell Technologies World 2024, VeeamON 2024…  per non citare Microsoft Build 2024 o il Computex di Taipei di inizio giugno, aperto proprio da un keynote del Ceo di Nvidia (l’uomo del momento). 

Perché l’esito dell’indagine della Federal Trade Commission e dal Dipartimento di Giustizia avrà implicazioni significative sul futuro delle aziende coinvolte ma anche sul panorama più ampio dell’intelligenza artificiale. La presidentessa della Ftc – Lina Khan – non ha nascosto la preoccupazione che le Big Tech possano controllare “applicazioni strategiche” di intelligenza artificiale. Alzando l’attenzione sulla necessità di normare al più presto il settore anche negli Stati Uniti. L’AI Act europeo potrebbe essere un buon spunto per gli Usa. Almeno il compito di normare l’Europa sembra saperlo fare bene (e per prima).

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