La Relazione Annuale di Agcom per il 2024 offre l’analisi dettagliata con la fotografia dell’evoluzione dei settori delle comunicazioni elettroniche, dei servizi media audiovisivi, dei servizi postali e dei servizi digitali in Italia. Esplorarne i dati consente di inquadrare i trend principali, le criticità in atto, ma anche le possibili evoluzioni di questi quattro settori tenendo presente che, nell’anno appena relazionato, l’attività di Agcom ha tenuto come bussola di riferimento anche l’evoluzione normativa a livello europeo, con il Digital Services Act (Dsa) e al Digital Markets Act (Dma) in particolare, come sottolinea il presidente Agcom, Giacomo Lasorella. Partiamo allora da un veloce sguardo sui numeri, riguardo il settore delle comunicazioni elettroniche.

Nel 2023, il settore ha registrato una leggera crescita (+0,8%) rispetto all’anno precedente, arrestando un trend di riduzione iniziato nel 2019. Il valore complessivo è risultato leggermente superiore ai 27 miliardi di euro. Questa crescita è dovuta principalmente all’incremento delle risorse di rete fissa (+4,4% nel 2023), mentre la rete mobile ha visto una flessione del 4,1% su base annua​​.

Ricavi rete fissa e mobile
Ricavi rete fissa e mobile (fonte: Relazione Annuale Agcom, 2024)

Si tratta di dinamiche che si inseriscono in un contesto di forte crescita dei consumi, in particolare del traffico dati, e di una costante riduzione dei prezzi dei servizi e dei terminali per telecomunicazioni. Tra il 2019 e il 2023, l’indice dei prezzi in queste due ultime direzioni è infatti diminuito del 15,2%​​. “L’Agcom in questo ambito ha intensificato le attività di monitoraggio e vigilanza per promuovere gli investimenti in connettività a banda ultralarga e per la gestione efficiente dello spettro radio e la partecipazione ai gruppi di lavoro europei e nazionali è stata cruciale per la pianificazione e l’allocazione delle risorse frequenziali”, specifica Lasorella​​, ma intanto resta anche il quadro di un Paese che solo in una casa su due (59%) beneficia della fibra ottica (o di velocità equivalenti), perché in tanti casi le migliori tecnologie ‘alternative’ sembrano essere disponibili solo dove ce ne sono già di equivalenti.

Solo per offrire uno sguardo sugli operatori: proprio le dinamiche sopra illustrate delineano uno scenario competitivo in evoluzione. Diminuisce la quota di mercato di Tim (38,5%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto al 2022) e delle quote di Wind Tre e Vodafone (rispettivamente di 0,6 e 0,2%). Crescono Fastweb e Iliad – grazie alla progressiva integrazione dei servizi fissi e mobili – rispettivamente all’11,7% (+0,6%) e al 4,2% (+0,7%); seguono PostePay (1,6%), Eolo e Tiscali (entrambi con quote intorno all’1%).

Le famiglie raggiunte dalla fibra ottica (Ftth)
Le famiglie raggiunte dalla fibra ottica Ftth (fonte: Relazione Annuale Agcom, 2024)

Media e audiovisivi

Per quanto riguarda invece il settore dei servizi media audiovisivi ecco che ha raggiunto un valore di circa 11,5 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del peso relativo della televisione (free e pay) dal 66% al 72% del totale. Continua invece il declino delle quote di peso di quotidiani e periodici, raccoglievano il 28,4% nel 2019 è il 22,6% del 2023​​. Recita la prefazione di Lasorella: “I persistenti elementi di difficoltà del settore nel suo
insieme risultano, altresì, evidenti osservando l’incidenza dei mezzi di comunicazione classici sul Pil degli ultimi cinque anni. Si conferma, infatti, una generalizzata tendenza al ribasso alla quale concorrono tutti i comparti]…[“.

Ripartizione dei ricavi complessivi per mezzo digitale
Ripartizione dei ricavi complessivi per mezzo digitale (fonte: Relazione Annuale Agcom, 2024)

Servizi digitali e servizi postali

E’ decisamente significativo, in questo contesto segnalare invece come il comparto dei servizi digitali veda un notevole consolidamento dei grandi player globali, con una crescita del loro peso sul mercato pubblicitario e un controllo sempre più pervasivo dei dati individuali. Nel 2023, le piattaforme digitali hanno rappresentato il 52% dei ricavi pubblicitari globali, evidenziando una dinamica di mercato che vede questi attori come predominanti​​.

Solo un dettaglio, infine, ma di interesse, per quanto riguarda i servizi postali: nel 2023, i ricavi complessivi del settore postale sono stati di 8,42 miliardi di euro, con un aumento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è dovuta principalmente all’incremento dei ricavi dalla fornitura di pacchi postali, a fronte di una riduzione dei servizi di corrispondenza​​.

Servizi Internet e piattaforme online
Servizi Internet e piattaforme online, lo scenario delle vendite Web (fonte: Relazione Annuale Agcom, 2024)

E’ questo un macroscenario di contesto entro cui l’adozione del Digital Services Act (Dsa) e del Digital Markets Act (Dma) – proprio il 2023 l’anno di entrata in vigore – ha introdotto nuovi regimi orizzontali per la tutela dei mercati, dei consumatori e dei diritti dei cittadini.

Dsa e Dma, l’impegno di Agcom 

I due regolamenti europei hanno introdotto un quadro normativo armonizzato per tutti i servizi online, con un focus particolare sui giganti del tech. L’obiettivo principale del Dsa, lo ricordiamo, è migliorare le procedure per la rimozione dei contenuti illegali dalle piattaforme digitali, semplificando le attività di segnalazione e garantendo una tutela più efficace dei diritti fondamentali degli utenti online.
Questo include la protezione della dignità e della privacy delle persone, il contrasto ai linguaggi d’odio e alle discriminazioni, e la difesa della libertà di parola. Il Dma mira a stabilire una nuova governance europea per i servizi digitali, affrontando il tema del predominio dei grandi player del mercato. E Agcom ha partecipato attivamente alla definizione delle nuove regole, contribuendo alla creazione di un contesto normativo che favorisce la trasparenza e la competitività.

Giacomo Lasorella
Giacomo Lasorella, presidente Agcom

Con il DL del 15 settembre 2023, n. 123, Agcom è stata designata come coordinatore nazionale dei servizi digitali in Italia, un ruolo di responsabilità e coordinamento con la Commissione europea e con i coordinatori degli altri Stati membri, per assicurare l’armonizzazione delle normative e la loro efficace applicazione a livello nazionale. Da qui anche l’intensificazione delle attività di Agcom, con una maggiore partecipazione alle strutture di coordinamento europeo.
L’Autorità ha inoltre assunto la presidenza dell’Erga (European Regulators Group for Audiovisual Media Services) per il biennio 2023-2024. Questo ruolo impatta sull’attività di direzione e coordinamento a livello europeo, contribuendo a numerose iniziative regolamentari. Tra queste, spiccano la partecipazione alla Task Force del nuovo Code of Practice on online disinformation e la collaborazione con l‘Unesco e l’Ocse per la libertà dei media.

Si ricorda poi nella relazione che l’11 aprile 2024 è stato approvato l’European Media Freedom Act (Emfa), un regolamento di grande rilevanza che stabilisce un quadro normativo europeo per i servizi media nel mercato interno dell’UE. Emfa mira a salvaguardare la libertà e il pluralismo dei mezzi di informazione, estendendo la sua applicazione ai fornitori di servizi media digitali. Tra le misure previste, vi sono la trasparenza sulla proprietà dei media, l‘armonizzazione delle procedure di controllo sulle concentrazioni, il divieto di utilizzo di software spia contro i giornalisti, e una disciplina specifica per la moderazione dei contenuti informativi sulle piattaforme online.

Per quanto riguarda in particolare gli interventi nel settore delle comunicazioni elettroniche, per noi di particolare interesse, Agcom nel corso dell’anno ha focalizzato le sue attività di regolamentazione in quattro aree principali:

  1. Monitoraggio e Promozione degli Investimenti in Banda Ultra-Larga: l’Autorità ha continuato a promuovere gli investimenti in connettività a banda ultra-larga, in sinergia con le istituzioni nazionali ed europee, per sostenere la trasformazione digitale dell’Unione Europea.
  2. Gestione dello spettro radio: Afcom ha partecipato attivamente alla pianificazione e all’allocazione delle risorse frequenziali a livello comunitario, collaborando con il Mimit e altri organismi dell’UE.
  3. Analisi dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa: Nel marzo 2024 è stato notificato alla Commissione Europea il nuovo quadro normativo per i mercati dei servizi di accesso alla rete fissa per il periodo 2024-2028.
  4. Servizio universale: L’Autorità ha fissato a 20 Mbps la velocità nominale in download per garantire un accesso adeguato a Internet a banda larga su tutto il territorio nazionale.

Il 2023 è stato quindi complessivamente un anno di significative evoluzioni normative per Agcom, impegnata nella promozione della concorrenza, della trasparenza e della tutela dei diritti degli utenti, sulla base anche delle nuove normative. Le iniziative intraprese testimoniano l’importanza di un quadro regolamentare, quello attuale, robusto e adattabile alle sfide poste dall’era digitale. 

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