Un passo avanti nella modernizzazione dei rapporti con i contribuenti è quello proposto dall’Agenzia delle Entrate che attiva il servizio per consentire ai cittadini di eleggere un “domicilio digitale speciale” per il recapito di avvisi e corrispondenza. Questa opportunità, come comunica l’Amministrazione stessa sulla base del precedente Provvedimento del 7 ottobre 2024, recepisce le disposizioni contenute nel Dlgs n. 13/2024 e introduce una modalità di recapito degli atti sicura, rapida e tracciabile. La possibilità di eleggere un domicilio digitale speciale s’inserisce quindi in un più ampio quadro di semplificazione amministrativa, che spinge verso l’uso di soluzioni telematiche per ridurre la burocrazia e i tempi di attesa. In concreto, il contribuente che desidera ricevere tutto i carteggi fiscali in formato elettronico potrà farlo online ma proprio per questo la stessa Agenzia raccomanda anche di prestare anche la massima attenzione alla regolare consultazione della propria casella, trattandosi di un canale a tutti gli effetti equivalente alla posta tradizionale

Cos’è il domicilio digitale speciale

L’espressione domicilio digitale speciale si riferisce a un indirizzo elettronico certificato (ad esempio una Pec o un servizio di recapito qualificato) scelto dal contribuente come punto di contatto esclusivo per le comunicazioni e notificazioni dell’Agenzia delle Entrate (e anche di Agenzia delle Entrate-Riscossione). Il termine “speciale” deriva dal fatto che questa possibilità è rivolta a soggetti non obbligati a iscriversi in albi professionali o nel registro delle imprese, quindi non coloro che già devono figurare nell’Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti (Ini-Pec). Possono beneficiare di questa novità, invece, persone fisiche, professionisti e altri enti di diritto privato che non risultino tenuti a iscrizioni in albi, elenchi o registri professionali. Per queste persone si apre la via di poter ricevere in formato digitale e con valore legale tutte le comunicazioni che in precedenza arrivavano per posta raccomandata o tramite canali meno strutturati.

Come funziona il servizio

Le categorie indicate che possono eleggere il domicilio digitale speciale, per attivare il servizio devono accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate , utilizzando le credenziali Spid, Cie o la Carta Nazionale dei Servizi (1). Una volta effettuato l’accesso, si potrà indicare l’indirizzo Pec (o altro recapito qualificato) prescelto (2). Al termine della procedura, l’Agenzia invia un codice di validazione al recapito inserito (3). L’utente deve recuperare il codice ricevuto e confermarlo nella propria area riservata, come già si è abituati a fare per diversi servizi a doppia autenticazione (4).

Agenzia Entrate
Agenzia Entrate – La pagina di attivazione del servizio

Questa semplice operazione conclude positivamente il processo di registrazione, rendendo effettivo il domicilio digitale speciale. In altre parole, da quel momento tutti gli atti, le comunicazioni o gli avvisi che rientrano nella sfera di competenza dell’Agenzia delle Entrate o di Agenzia delle Entrate-Riscossione potranno essere recapitati a quell’indirizzo, con pieno valore legale (5).

Ambiti di applicazione e limitazioni

Il domicilio digitale speciale sarà utilizzato per ricevere sia gli atti e le comunicazioni che non richiedono obbligo formale di notifica, sia gli atti, gli avvisi e i provvedimenti per i quali la legge invece prevede una notificazione formale. Inoltre, il decreto legislativo n. 13/2024 ha già esteso questa possibilità anche alle comunicazioni provenienti da Agenzia delle Entrate-Riscossione, incluse le cartelle di pagamento e gli atti relativi alle procedure di riscossione coattiva.

Secondo quanto previsto dal Provvedimento, ciascun contribuente potrà eleggere un unico domicilio digitale speciale e non sarà consentita la registrazione di indirizzi Pec già associati ad altri utenti. Questa unicità è funzionale ad assicurare certezza nelle comunicazioni e ad evitare duplicazioni o confusione nelle notifiche. Non solo, qualora l’utente elegga un indirizzo Pec del quale non abbia titolarità, la notifica degli atti presso tale indirizzo rimarrà comunque valida, e non potranno essere opposte eccezioni relative alla forma o alla data di spedizione. Allo stesso tempo l’Agenzia delle Entrate garantisce che il trattamento dei dati personali avviene nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di privacy (Gdpr). L’indirizzo Pec  comunicato sarà pertanto conservato per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle attività istituzionali, assicurando l’adozione di tutte le misure tecniche e organizzative necessarie per proteggere tali dati. ll domicilio digitale speciale è un ulteriore tassello nel processo di digitalizzazione del rapporto tra cittadini e PA. Nel futuro, le integrazioni con sistemi di notifica centralizzati o con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr) potrebbero portare a un’unificazione progressiva dei canali di comunicazione e delle banche dati. Ed è già prevista la possibilità in futuro che i domicili digitali speciali comunicati all’Agenzia possano essere trasferiti anche nell’elenco dei domicili di piattaforma diversificati, garantendo così un ampliamento ulteriore delle funzionalità e dei soggetti abilitati a utilizzare tale canale di recapito.

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