Ha scelto la Giornata della Terra 2025 e l’evento VeeamOn a San Diego, Veeam Software, per rendere pubblico il suo primo rapporto Esg, con cui l’azienda rendiconta il suo impegno in ambito ambientale, sociale e di governance (Esg). L’iniziativa mira a rafforzare trasparenza e responsabilità, e mette a fuoco i pilastri su cui si fonda il percorso dell’azienda. Il team di Veeam ha compilato il report Esg utilizzando un articolato sistema di raccolta e analisi dei dati interni ed esterni. Ha utilizzato metodologie standard del settore e preparato la relativa rendicontazione. Oltre al Greenhouse Gas Protocol, il reporting di Veeam è in linea con i principali framework e standard Esg: facciamo riferimento in particolare alle indicazioni della Global Reporting Initiative (Gri), agli standard Sustainability Accounting Standards Board (Sasb) e alle indicazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (Tcfd).
Sono i framework che forniscono linee guida e metriche dettagliate per la valutazione e la divulgazione delle performance di sostenibilità. Veeam ha inoltre stimolato il feedback dei dipendenti e degli stakeholder per migliorare ancora le proprie iniziative di sostenibilità e affrontare eventuali sfide.
Tre ambiti di intervento
Il report è articolato attorno a tre direttrici: Ambiente, con le azioni per la riduzione dell’impronta ecologica; Sociale con le iniziative di inclusione e volontariato; Fiducia di riferimento sui temi governance, sicurezza e integrità aziendale. Il Ceo, Anand Eswaran, sottolinea la concretezza del modello: “Non vogliamo solo dichiarare le nostre intenzioni, ma dimostrare i progressi compiuti e fissare obiettivi ambiziosi per il futuro”, per un’impostazione orientata al miglioramento delle edizioni che seguiranno e alla rendicontazione strutturata.

Entriamo solo un poco di più nei dettagli. Il primo pilastro riguarda la gestione ambientale, abbiamo detto. Dopo aver condotto la prima misurazione delle emissioni di gas serra nel 2023, Veeam ha registrato nel 2024 un calo delle emissioni Scope 1 e Scope 2 (da 3.249 a 2.557 tonnellate CO2e per il dato location-based). L’azienda si pone ora l’obiettivo di ridurle del 5% entro il 2030, sulla base del valore iniziale del 2023. Parallelamente, otto sedi aziendali hanno ottenuto la certificazione Leed, ed è stato ridotto l’impatto dei rifiuti elettronici. L’azienda collabora con fornitori come Revivn, che si occupa del riciclo e della re-immissione dei dispositivi nel circuito, anche tramite Ong partner. Nel report si evidenzia inoltre l’intenzione di estendere il monitoraggio alle emissioni Scope 3 entro il 2026, con una particolare attenzione alla supply chain e al coinvolgimento dei fornitori nei processi di rendicontazione.

Sul fronte ‘social’, Veeam punta sull’empowerment dei dipendenti e sul rafforzamento del senso di appartenenza. Tra i programmi più strutturati rientrano: EmpowerHer, che ha consentito a 150 donne di ottenere una certificazione tecnica gratuita; partnership con realtà come Women in Tech e Out & Equal, per promuovere la diversità; l’idea di una Veeam It Forward Marathon, evento annuale di volontariato che ha portato a oltre 2.793 ore donate nel 2024 a sostegno di comunità locali, centri per anziani e interventi post-emergenza.
In termini diversity, equity & inclusion, l’azienda ha stabilito obiettivi specifici per aumentare la rappresentanza femminile e ampliare i programmi di mentoring e recruiting inclusivo.
Il terzo asse, denominato trust, comprende le attività di governance, compliance e sicurezza informatica. Il report evidenzia che il 100% dei dipendenti ha completato i corsi obbligatori di formazione in cybersecurity, che includono anche simulazioni mensili di phishing e aggiornamenti formativi personalizzati per ruoli a maggiore rischio. Veeam ha ottenuto inoltre diverse certificazioni Iso e annunciato il conseguimento della Iso 9001 entro il 2025. L’azienda pubblica queste attestazioni nel proprio Trust Center e gestisce la compliance attraverso un portale sicuro riservato a clienti e partner.
Nel 2023 è stata inoltre introdotta infine una Generative AI Policy, che regola l’uso interno dell’intelligenza artificiale generativa, con attenzione a temi come privacy, sicurezza e proprietà intellettuale. Tale policy sarà ulteriormente rafforzata entro il 2025 con l’adozione di una strategia etica sull’AI, parte di un approccio preventivo alla regolamentazione emergente. Nonostante i risultati positivi, il report riconosce che il percorso Esg è ancora all’inizio.
Le dichiarazioni di principio sono accompagnate da obiettivi misurabili, ma l’impatto effettivo delle iniziative richiederà una valutazione pluriennale. Il coinvolgimento della supply chain e l’integrazione strutturale degli indicatori Esg nei processi decisionali saranno i prossimi banchi di prova. Tema su cui ritorna il Ceo Eswaran che sottolinea la volontà di “pubblicare un report Esg ogni anno per mostrare i progressi e ridefinire gli obiettivi”. Una scelta che implica la trasformazione della reportistica da esercizio comunicativo a strumento gestionale.
Per approfondire l’approccio alla sostenibilità di Veeam:
© RIPRODUZIONE RISERVATA