Quello delle frodi è un fenomeno che impatta oggi fortemente sui risultati economici delle compagnie assicurative, con un’incidenza nell’area Emea pari ad almeno il 10% del pagato. Si tratta di frodi individuali ed organizzate, anche interne, e operate da componenti di network convenzionati.
In questo contesto, individuare il prima possibile le frodi e cercare di anticiparne il verificarsi per prevenirne gli effetti, sia in fase assuntiva che liquidativa, diventa strategico oltre che essenziale per il settore.

Nasce con questo intento il rinnovato accordo tra GFT e PwC, che collaborano allo sviluppo e alla commercializzazione di una nuova soluzione antifrode rivolta al mercato assicurativo. L’unione delle competenze di GFT, partner tecnologico per la trasformazione digitale del settore finanziario e assicurativo, e di PwC,  uno dei più grandi network nella consulenza strategica, dà vita ad un prodotto che arriva sul mercato non tanto e non solo come pacchetto ma come elemento di cambiamento e trasformazione aziendale.

Monitoraggio predittivo

La nuova soluzione acquisisce ed elabora in tempo reale milioni di informazioni, provenienti da fonti eterogenee, con lo scopo di creare un database antifrode completo in cui effettuare ricerche ed indagini anche sui social network delle relazioni identificate tra soggetti già censiti nei sistemi della compagnia o importati da basi di dati istituzionali ed esterne.

Incorporando un rule engine, la soluzione consente di gestire e monitorare modelli di regole euristiche e modelli predittivi; include 1.200 regole derivate dall’esperienza di mercato e 2 modelli predittivi sviluppati con le tecnologie di machine learning come modelli “espliciti”, comprensibili da parte di un assuntore o da un liquidatore e con un corredo di strumenti utili a sviluppare ulteriori modelli predittivi antifrode da parte di personale formato.

Tecnicamente, la prevenzione delle diagnosi avviene attraverso un framework modulare progettato per fornire supporto in tutte le fasi del processo – prevenzione, investigazione e analisi dei dati – per il miglioramento continuo delle regole tramite un set completo di strumenti innovativi la cui efficacia può essere monitorata nel tempo grazie all’uso di strumenti di machine learning.

Il framework pensato per dare risposte semplici e capibili da parte di un assuntore o un liquidatore/call center, pur basandosi su strumenti complessi, sottolinea l’importanza dell’elemento umano rispetto all’approccio black box.
La soluzione congiunta si basa su: tecnologie big data open source che fanno della compagnia un sistema aperto capace di sfruttare tutte le informazioni disponibili sul web; soluzioni innovative di machine learning della società Rulex Inc., partner di GFT Italia, come elemento chiave di un apprendimento continuo e individuazione delle ricorrenze per prevenire frodi organizzate ed interne; soluzioni di document detection in quanto la produzione di documenti contraffatti è sempre più facile e quindi maggiormente utilizzata sia in fase assuntiva sia di denuncia.

Umberto Zanchi, Insurance Client Unit Director GFT Italia
Umberto Zanchi, Insurance Client Unit Director GFT Italia

“La partnership con PwC ci consente di rafforzare la nostra presenza nel mercato insurance – dichiara Umberto Zanchi, Insurance Client Unit Director GFT Italia –. Abbiamo messo a segno un altro tassello nel percorso di trasformazione che sta interessando le compagnie assicurative, oltre a realizzare un valido supporto tecnologico nell’incessante sfida di interpretare le dinamiche di frode, dei processi operativi attuando regole interrelate e evolute nel contrasto alle frodi”.

 

 

Stefano Bellandi, Responsabile EMEA Insurance Core Business Transformation di PwC
Stefano Bellandi, Responsabile EMEA Insurance Core Business Transformation di PwC

“Riteniamo con questo accordo di poter dare una risposta concreta in termini di riduzione del pagato e di efficientamento dei processi ai nostri clienti – commenta Stefano Bellandi, Responsabile EMEA Insurance Core Business Transformation di PwC. La disponibilità di regole sempre più efficaci grazie a processi di apprendimento continuo basate su un utilizzo intensivo dei dati consente infatti, in ambito sia sinistri che assuntivo, l’introduzione di una vera gestione per eccezione”.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: