Si colloca all’interno dell’orizzonte tracciato dalla European Declaration on Quantum Technologies, la nascita di Bologna Quantum Alliance, punto di riferimento europeo per le scienze e le tecnologie quantistiche con l’obiettivo di contribuire a fare dell’Europa una regione in grado di guidare lo sviluppo in questa direzione. Un passo indietro: meno di un anno fa, nel dicembre del 2023, ventisei Stati membri hanno firmato la Dichiarazione con la quale i Paesi firmatari hanno riconosciuto l’importanza strategica delle tecnologie quantistiche per la competitività scientifica e industriale dell’UE e si sono impegnati a collaborare allo sviluppo di un ecosistema tecnologico quantistico di livello mondiale in tutta Europa, con l’obiettivo finale di fare dell’Europa la “valle quantistica” del mondo, la regione leader a livello mondiale per l’eccellenza quantistica e l’innovazione. A marzo di quest’anno, l’ateneo bolognese si è quindi attivato accendendo una giornata di confronto sul contributo dell’università e degli enti di ricerca presenti sul territorio per il raggiungimento degli obiettivi della Dichiarazione ed è infine di pochi giorni fa la notizia della creazione di un nuovo punto di riferimento nazionale (ed europeo) per le scienze e le tecnologie del quantum computing.

E’ nata infatti la Bologna Quantum Alliance (Boqa), intesa che riunisce l’Alma Mater Studiorum (Università di Bologna), il Consorzio Interuniversitario Cineca, il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). L’accordo, che ha visto i partner riuniti alla vigilia del G7 Scienza e Tecnologia, vuole mettere a sistema le diverse e numerose competenze distribuite sul territorio nazionale legate a temi d’avanguardia della scienza quantistica, dalla ricerca fondamentale alle applicazioni scientifiche e industriali.

Tecnopolo di Bologna CNR (fonte: Tecnopolo di Bologna)
Tecnopolo di Bologna CNR (fonte: Tecnopolo di Bologna)

L’università avrà il ruolo di coordinare il lavoro della Quantum Alliance, in particolare attraverso un impulso indirizzato allo sviluppo dell’intera filiera quantistica, si propone di sviluppare ambiti strategici come quello dei computer quantistici, delle comunicazioni quantistiche sicure e della sensoristica quantistica di precisione. Tra gli obiettivi anche quello di arricchire l’ecosistema dell’innovazione bolognese e dell’Emilia-Romagna.

In particolare la Bologna Quantum Alliance (sede al Tecnopolo di Bologna) potrà impegnarsi per fondere insieme le potenzialità a valle della convergenza dei temi big data, supercalcolo e intelligenza artificiale direttamente collegati a quelli delle scienze quantistiche, con applicazioni possibili in molteplici campi tra cui healthcare, climatologia, scienze della terra e innovazione industriale. L’obiettivo è sviluppare progetti congiunti, attività comuni, tra enti ed istituti, promuovere l’innovazione sul fronte della ricerca fondamentale e applicata, e collaborazioni con le aziende, anche mirate al trasferimento tecnologico.

Centrale anche la formazione: con percorsi specifici sulle scienze quantistiche per studentesse e studenti, per qualificare ricercatrici e ricercatori e per aggiornare altre figure professionali. Previste inoltre attività di comunicazione e di divulgazione sul mondo delle tecnologie quantistiche a livello locale e nazionale. 
Il respiro dell’Alliance, così come pensata, vuole poi estendere il proprio raggio d’azione, a partire dalle iniziative già avviate dai fondatori. Per questo si punterà alla collaborazione con altre realtà regionali, italiane e di altri Paesi europei, nel solco proprio della European Declaration di cui riportiamo a seguire i 9 punti principali. 

European Declaration on Quantum Technologies, gli obiettivi

]…[Gli Stati Membri firmatari concordano di collaborare tra loro e con la Commissione Europea nel dominio strategico e ad alto potenziale delle tecnologie quantistiche, con l’obiettivo ultimo di fare dell’UE la valle quantistica del mondo.

Per raggiungere questo obiettivo, gli Stati Membri concordano di lavorare tra loro e con la Commissione Europea per:

  1. Allineare e/o coordinare i principali programmi e iniziative di ricerca e sviluppo europei, nazionali e regionali nelle tecnologie quantistiche e avviare attività di cooperazione per intensificare gli sforzi europei per essere una guida globale nella ricerca ed intelligence quantistica, oltre a essere un normatore, plasmando gli standard quantistici con partner internazionali e organismi di normazione governativi rilevanti.

2. Coordinare gli sforzi per accelerare la transizione dal “laboratorio” alla “fabbrica”, colmare le lacune nella catena di fornitura europea e facilitare la trasformazione della ricerca quantistica di alta qualità europea in dispositivi e applicazioni commercializzabili con un notevole valore economico e sociale.

3. Supportare una rete coordinata di cluster sulla competenza quantistica. La missione di questi cluster di competenza sarebbe promuovere la ricerca, l’innovazione e le attività di supporto orientate all’industria focalizzate sul quantistico negli stati membri, e aiutarli a metterli in rete a livello dell’UE. Essi affronteranno combinazioni di diverse attività dell’ecosistema tecnologico quantistico, in accordo con le preferenze e gli obiettivi di ciascuno stato membro.

4. Impegnarsi in attività per costruire collettivamente le infrastrutture quantistiche paneuropee del futuro, sia sulla Terra che nello spazio, nel calcolo e nella simulazione quantistica, nelle comunicazioni sicure e nel rilevamento e metrologia quantistica.

5. Sviluppare ulteriormente tutte le aree dell’ecosistema quantistico europeo, specialmente attraverso il supporto per startup e scaleup, oltre a misure per incoraggiare i finanziamenti privati, compreso l’incoraggiamento alle grandi aziende in molti settori industriali di investire nel quantistico.

6. Supportare maggiori investimenti pubblici nell’innovazione europea nel campo quantistico, aumentando la sicurezza economica e l’autonomia tecnologica dell’UE.

7. Identificare le misure di sviluppo delle competenze e di formazione necessarie per supportare e far crescere l’ecosistema quantistico dell’UE e intraprendere azioni coordinate per implementarle.

8. Intraprendere attività per ottenere una comprensione più profonda dell’impatto sociale ed economico delle tecnologie quantistiche e delle sfide che il calcolo quantistico potrebbe sollevare per le attuali tecniche di crittografia.

9. Monitorare l’outlook globale delle tecnologie quantistiche, allineare le misure focalizzate internazionalmente per rafforzare la sicurezza economica dell’UE, identificare sviluppi chiave, opportunità e minacce, e impegnarsi attivamente nell’identificazione e nello sviluppo di accordi e opportunità di collaborazione a livello UE nel campo quantistico con paesi terzi e organizzazioni internazionali.

Gli stati membri si impegneranno in combinazioni di alcune o tutte le suddette attività, in accordo con le loro preferenze individuali, punti di forza e necessità. Lavoreranno anche insieme e con la Commissione Europea per istituire un adeguato quadro di collaborazione (che potrebbe includere il parere di rappresentanti di alto livello del settore scientifico e industriale) che consentirà loro di implementare le attività di questa Dichiarazione.

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