Il polo universitario San Giovanni a Teduccio (Napoli) sarà la nuova sede di Cineca che lì renderà operativo un centro di supercalcolo integrato, realizzato grazie all’accordo tra l’Università Federico II ed il Comune di Napoli. Si parla di un investimento di circa 50 milioni di euro, cui l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale partecipa con un contributo di oltre 20 milioni. Un investimento che sostiene il ruolo del Mezzogiorno con l’infrastruttura di calcolo nazionale che si arricchisce di un nodo Hpc, integrato nel sistema europeo. Il sistema di Napoli, infatti, farà parte di una rete di sistemi complementari del supercomputer Leonardo, e consentirà di supportare applicazioni consolidate della fisica, della chimica, delle scienze ambientali e dell’ingegneria, ma anche quelle di apprendimento automatico e per l’intelligenza artificiale generativa.

Soprattutto è da sottolineare il valore dell’azione di sistema tra i diversi partner che partecipano al progetto: tra gli altri, il Centro Nazionale Icsc, il Cnr e alcune  aziende private che, a realizzazione compiuta, avranno accesso all’intera potenza del sistema di calcolo. L’intesa con Acn comprende anche la collaborazione tra l’Agenzia e Cineca su specifiche attività di sviluppo e ricerca nel settore del calcolo ad alte prestazioni, ma ancora più importante sarà la gestione condivisa dell’Hpc dell’Agenzia.
Infatti, l’accordo include una procedura ad evidenza pubblica – di cui Cineca sarà stazione appaltante – per l’acquisizione del sistema Hpc dell’Acn da collocare presso il nuovo centro di Napoli. Un sistema, come previsto dal Pnrr, dedicato al monitoraggio della minaccia cyber centrale, l’HyperSoc, anche attraverso l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale e machine learning.

Bruno Frattasi, direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn)
Bruno Frattasi, direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn)

“Questo sistema di calcolo consentirà all’Agenzia di diventare protagonista anche nel campo dell’AI. Il sistema, infatti, dà capacità di analisi e sviluppo anche in questo campo – precisa il direttore generale di Acn, prefetto Bruno Frattasi -. La collaborazione consentirà all’Agenzia di contribuire allo sviluppo di strumenti in grado di rilevare le minacce e i rischi informatici con maggiore precisione e prontezza, contribuendo così alla resilienza del sistema Paese, anche mediante la messa a disposizione di tale potenza di calcolo a vantaggio dell’industria e della ricerca nazionali”.

L’ecosistema per la cybersecurity, coordinato da Acn, grazie al sistema Hpc potrà sviluppare metodi di prevenzione e di salvaguardia della sicurezza informatica del Paese. Un’azione, quella di coordinamento dell’ecosistema nazionale incentrato sulla realizzazione di un’infrastruttura Hpc per la cybersecurity, che ha rilevanza strategica per lo sviluppo di una rete europea di infrastrutture Hpc per la cybersecurity.

La sede di San Giovanni a Teduccio estende quindi la presenza di Cineca a Napoli e richiederà anche le competenze di nuove risorse per migliorare i servizi offerti. Il sistema Hpc (High performance computing) ospitato, come accennato, sarà direttamente interconnesso con Leonardo, gestito da Cineca, acquisito dalla Joint Undertaking EuroHpc mediante un’azione condivisa tra la Commissione Europea e il Governo italiano, ospitato presso il data center del Tecnopolo di Bologna.

E’ da considerare con importanza lo sviluppo di una serie di azioni rese possibili grazie al Pnrr. Il progetto di Napoli, infatti, non si limita alla realizzazione dell’infrastruttura ma si estende al personale, con un focus sull’acquisizione e lo sviluppo di competenze di eccellenza nel campo delle tecnologie Hpc. Si tratta di una delle azioni programmate nell’ambito del progetto di Icsc – Centro Nazionale di ricerca in Hpc, big data e quantum computing, finanziato dalla missione Pnrr del ministero dell’Università e della Ricerca in riferimento alla componente Dalla ricerca all’Impresa. Prevede il potenziamento delle strutture di ricerca e la creazione di “campioni nazionali di ricerca e sviluppo” con le tecnologie abilitanti citate. 

Franceco Ubertini, Cineca
Franceco Ubertini, presidente di Cineca

I partner della collaborazione potranno contare sull’intera potenza del sistema di calcolo, ciascuno contribuendo ad una parte dell’investimento, con il Cineca che, in collaborazione con Il Centro Nazionale Icsc ed il Cnr, si occuperà di supportare la ricerca scientifica mettendo a disposizione del mondo della ricerca accademica e industriale l’accesso al sistema Hpc, secondo criteri di merito scientifico dei contenuti di ricerca, valutati con criteri di peer review internazionale e indipendente.

I protocolli siglati oggi rappresentano un passo fondamentale per accelerare l’innovazione tecnologica in Italia – sottolinea il presidente di Cineca Francesco Ubertiniun risultato raggiunto grazie alla visione e all’impegno di tutti i partner coinvolti.  Con questi accordi si consolidano le azioni di sviluppo messe in campo dal Centro Nazionale Icsc a cui si affianca il contributo del Cnr, si rafforza la collaborazione con Dompé, e prende il via la collaborazione con Acn, grazie a un’iniziativa che contribuisce alla sicurezza informatica con risorse all’avanguardia, ed ha l’ambizione di porsi come riferimento per l’Europa”.

Per quanto riguarda la cooperazione con le aziende private (pubblico/privato) merita un’accenno – in parallelo alla collaborazione istituzionale con il Cnr –  proprio il riferimento alla strategia di sviluppo industriale dell’azienda farmaceutica Dompé, che a Napoli ha il suo centro di sviluppo per la progettazione di nuovi farmaci mediante metodi computazionali e di intelligenza artificiale, ed ora condivide gli investimenti per l’acquisizione di un sistema di supercalcolo di grande potenza. L’università ospitante potrà altresì utilizzare il sistema per i propri progetti strategici.

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