Tra i progetti più importanti di comune interesse per l’Europa (gli Ipcei, Important Projects of Common European Interest ), sotto l’attenzione degli addetti ai lavori in questi giorni vi sono quelli relativi all’utilizzo dell’idrogeno per l’automotive ed i trasporti. Parliamo in particolare di Ipcei Hy2Move che sostiene la realizzazione di idee che si concentrano esclusivamente su sfide e obiettivi specifici della tecnologia dell’idrogeno nelle applicazioni di mobilità e trasporto. In particolare, a fine maggio 2024 la Commissione Europea ha autorizzato gli aiuti di Stato di sette Paesi – Estonia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Slovacchia e Spagna – a sostegno della realizzazione del quarto importante progetto di comune interesse europeo (gli Ipcei, appunto) sulle innovazioni applicative per la creazione di una catena del valore europea dell’idrogeno.
In questa fase, tra le sfide e gli obiettivi specifici delle tecnologie che utilizzano l’idrogeno vi sono lo sviluppo di applicazioni di mobilità e trasporto per integrare le tecnologie dell’idrogeno nei mezzi di trasporto (stradali, marittimi e aerei) comprese, per esempio, le piattaforme di veicoli a celle a combustibile per autobus e camion, ma vi fa parte anche lo sviluppo di tecnologie a celle a combustibile ad alte prestazioni, che utilizzano l’idrogeno per generare elettricità con una potenza sufficiente a muovere navi e locomotive e insieme ancora lo sviluppo di soluzioni di stoccaggio a bordo di nuova generazione per l’idrogeno, come per l’utilizzo negli aerei che richiedono serbatoi di idrogeno leggeri ma robusti, che garantiscano sicurezza ed efficienza in condizioni di volo e la ricerca sulle tecnologie per la produzione di idrogeno per applicazioni di mobilità e trasporto. Si parla in questo caso, per esempio, di quelle che servono per le stazioni di rifornimento di idrogeno in loco con idrogeno pressurizzato, puro al 99,99%, di tipo fuel-cell.
I quattro progetti Ipcei
Ricordiamo che gli Ipcei relativi all’idrogeno fino ad oggi sono complessivamente quattro. Del più recente abbiamo appena parlato. E’ importante specificare che proprio questo progetto integra anche il primo, il secondo ed il terzo: nel 2022 si parlava di Idrogeno 1 o Hy2Tech (sviluppo di tecnologie dell’idrogeno per gli utenti finali). Hy2Use (Idrogeno 2) è stato approvato nell’autunno del 2022 (applicazioni dell’idrogeno nel settore industriale). Idrogeno 3 o Hy2Infra risale a fine inverno 2024 e riguarda gli investimenti infrastrutturali, che non rientrano nei primi ed ora Hy2Move si concentra esclusivamente sulle sfide e sugli obiettivi specifici della tecnologia dell’idrogeno, come si è spiegato, nelle applicazioni di mobilità e trasporto.
La Comunità ha autorizzato aiuti per 1,4 miliardi di euro complessivi, accordabili, dai Paesi membri autorizzati, per favorire le imprese partecipanti alla realizzazione dell’Ipcei Idrogeno 4 per lo svolgimento delle attività di sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno fino al 2031, con differenze per ciascuna impresa e Paese.
Ai sensi della citata Decisione di Autorizzazione, sono al momento undici complessivamente le imprese che partecipano al progetto “ma sono previsti anche partecipazioni indirette, non beneficianti degli aiuti di stato autorizzati, e ulteriori soggetti coinvolti nell’iniziativa nelle fasi di ricerca e disseminazione dei risultati che costituiscono parte integrante del progetto, tra cui gli organismi di ricerca”, come dettaglia il ministero delle Imprese e del Made in Italy facendo riferimento alla normativa UE. E per l’Italia, è ammissibile alle agevolazioni nell’ambito dell’Ipcei Idrogeno 4 (Ipcei H2Move) un’impresa, selezionata a seguito della manifestazione d’interesse lanciata per la selezione delle iniziative e la successiva notifica.
Idrogeno, le risorse per i progetti in Italia
Con il decreto del 3 luglio 2024 del ministero delle Imprese e del Made in Italy l’intervento del fondo Ipcei per Idrogeno 4 è stato attivato anche in Italia. In particolare, su questa ultima parte di progetto sono complessivamente attivate risorse pari ad oltre 22 milioni di euro e sono concesse agevolazioni in forma di contributo, nel rispetto delle modalità, delle condizioni e delle misure adottate dalla Decisione europea di autorizzazione ai sensi della Comunicazione C(2021) 8481 final. Possono accedere alle agevolazioni i soggetti nazionali coinvolti nell’ambito dell’Ipcei più recente autorizzato dalla Decisione della Commissione europea C(2024) 3631 final del 28 maggio 2024 che sono stati ammessi al sostegno delle autorità italiane. Le realtà coinvolte sono chiamate ad ottemperare a tutte le condizioni di svolgimento dell’iniziativa agevolata e a presentare la relativa reportistica nell’ambito della governance del programma, nel rispetto di quanto stabilito dalla Decisione di autorizzazione e dal decreto del 3 luglio.
Agli inizi di settembre, poi è arrivata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy la conferma dell’attivazione del Fondo italiano, che ha una disponibilità finanziaria specifica di 22.216.418,46 euro. Tra gli obiettivi “lo sviluppo di tecnologie in grado di ridurre del 90% le emissioni causate da mobilità e trasporti e il raggiungimento della neutralità climatica dell’Unione Europea entro il 2050, attraverso lo sviluppo di piattaforme di veicoli a celle a combustibile per autobus e camion, tecnologie a celle a combustibile che utilizzano l’idrogeno per generare energia elettrica per lo spostamento di navi e treni, soluzioni di stoccaggio di H2 a bordo di aerei di nuova generazione, tecnologie per le stazioni di rifornimento di idrogeno“. Si parla di agevolazioni che saranno concesse ai soggetti selezionati, a seguito della loro manifestazione di interesse, sotto forma di contributi alle spese e secondo le condizioni stabilite dalla CE, ovviamente nei limiti delle risorse disponibili. Tempi per presentare istanza prevedono 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto del ministro.
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