Il Pnrr contribuisce alla digitalizzazione delle 511mila aziende del manifatturiero italiano, che incrementano gli investimenti altrimenti difficilmente realizzabili. Oltre il 50% degli imprenditori ha infatti richiesto gli incentivi Industria 4.0 per investire in trasformazione digitale (31%), R&D (14%), formazione (26%) e sostenibilità (14%). Tali investimenti favoriscono oggi un miglioramento della produttività (44%), della strumentazione tecnologica (35%) e delle condizioni di lavoro (25%) delle aziende. Il settore sembra resistere alle crisi: per il 63% delle imprese il fatturato nel breve periodo rimane stabile o in crescita e il 60% stima una crescita nei prossimi due anni. L’impatto positivo degli incentivi 4.0 apre poi la strada al Piano Transizione 5.0, con un terzo degli imprenditori intenzionato ad avvalersi della nuova misura e l’80% delle imprese pronte ad innovare in tema di transizione energetica. Una tendenza confermata anche dal numero di aziende che misurano la propria impronta di CO2, al 23% contro il 20% dello scorso anno.
E’ il quadro emerso dall’Osservatorio sull’industria del III quadrimestre 2023 e previsioni 2024 presentato al convegno di apertura del Mecspe, in chiusura oggi. “Il settore manifatturiero italiano rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema economico – commenta Valentino Valentini, viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy –. La rimodulazione del Pnrr ha liberato importanti risorse: il Mimit ha ottenuto 9 miliardi di euro che andranno a beneficio del tessuto imprenditoriale. La misura cardine è Transizione 5.0, che consentirà alle imprese di aumentare la competitività e realizzare i necessari investimenti per la riduzione dei consumi energetici. Il nostro obiettivo è far sì che il Mimit sia sempre più partner delle imprese e il confronto con soggetti come Mecspe fornisce un grosso contributo al nostro lavoro”.
Mecspe 2024, incubatore di innovazione
Nel corso della tre giorni, il mondo dell’industria ha presentato i propri sistemi innovativi, dove la componente di intelligenza artificiale è sempre più utilizzata nei progetti imprenditoriali. Un balzo in avanti per l’AI rilevato anche dall’osservatorio Mecspe: oltre il 60% degli imprenditori ritiene che l’AI produrrà benefici; il 25% l’ha già introdotta o intende introdurla in azienda, mentre il 38% si sta informando per muoversi in questa direzione. Il dato è avvalorato da un recente studio di McKinsey secondo cui le aziende con alta maturità digitale e AI superano i concorrenti, massimizzando i profitti con un aumento fino al 10-20% dell’Ebit in due o tre anni dalla digitalizzazione.
Confermato anche in questa edizione, il focus su startup e imprese più innovative. Un mercato che nel IQ 2023 conta in Italia 14mila imprese, il 15% operante nel manifatturiero. Si punta sulla nuova linfa vitale dei giovani e sulla loro imprenditorialità in un settore che evolve e richiede nuove competenze e nuovi approcci all’insegna di innovazione, sostenibilità e formazione. Lo spazio dedicato a queste realtà è la Startup Factory che vuole favorire il dialogo tra startup e micro-realtà con le imprese di più grandi dimensioni per rafforzare la competitività in un contesto specializzato, anche in ottica di internazionalizzazione. “La tecnologia e l’attenzione all’ambiente hanno rivoluzionato l’industria e le nuove generazioni hanno una marcia in più per affrontare queste nuove sfide – afferma Maruska Sabato, project manager di Mecspe –. Le startup innovative italiane non hanno nulla da invidiare al resto del mondo, sono realtà altamente tecnologiche e creative che possono davvero fare la differenza; a Mecspe ci impegniamo perché il loro lavoro venga evidenziato e riconosciuto, un passo fondamentale per la salute dell’economia”.
Il Piano Transizione 5.0 si preannuncia come punto di svolta per le imprese sul fronte dell’innovazione. In questo contesto, fondamentale è il ruolo dei Competence Center che in fiera, in un’area dedicata, hanno proposto alle Pmi attività di orientamento, formazione, eventi e progetti innovativi in ambito Industria 4.0. “Le aziende testimoniano la loro volontà di crescere e di aumentare la loro competitività sul mercato” evidenzia Stefano Cattorini, direttore generale del Competence Center BI-Rex , uno degli 8 competence center (che fa capo al Mimit) rappresentati a Bologna. “I Competence Center – aggiunge –, in qualità di soggetti attuatori del Pnrr, rappresentano un esempio virtuoso di come le politiche a sostegno del tessuto industriale possano tradursi a vantaggio delle imprese, attraverso servizi, competenze e tecnologie. Ci sono poi due elementi che potranno rendere il ruolo dei Competence Center sempre più centrale: gli incentivi sul tema dell’innovazione sostenibile e gli investimenti in upskilling e nuove competenze, complice anche l’enorme impatto dell’AI”.
Tecnologie al servizio del manufacturing
Tra i saloni del Mecse, protagoniste le tecnologie più innovative per il settore industriale, rappresentate in 13 spazi tematici.
Nel salone “Additive Manufacturing” si illustrano le potenzialità di stampa 3D, prototipazione rapida, software di simulazione e progettazione. Qui trova spazio l’innovazione di HP nella manifattura additiva per le aziende della meccanica, sanità e automotive in particolare. Soluzioni 3D printing che accelerano la progettazione, migliorano lo sviluppo dei processi e favoriscono economie di scala. In particolare, HP Multi Jet Fusion e HP Metal Jet favoriscono la sostenibilità grazie a un processo che minimizza gli scarti di produzione, riduce l’impatto del trasporto e diminuisce l’esigenza di mantenere in magazzino parti di ricambio. “In un mercato in continua evoluzione la stampa additiva rappresenta un passaggio cruciale per le aziende che vogliono rimanere competitive. Gli investimenti di HP in ambito 3D ci consentono di proporre anche al mercato italiano tecnologie, soluzioni e prodotti innovativi che portano un valore concreto al settore rendendo le imprese più produttive e sostenibili” afferma Giampiero Savorelli, amministratore delegato HP Italy.
In un percorso a raggera attorno allo stand della capogruppo Energy Group, Solidworld racconta la fabbrica digitale del futuro e green. L’allestimento rappresenta le BU del gruppo che costituiscono una digital factory, dalla metrologia al controllo qualità, dalla scansione al reverse engineering, dai software di progettazione avanzata Cad 3D e di simulazione alle tecnologie per la gestione dei flussi operativi, per approdare alla produzione rapida e tailor made con le stampanti 3D. “Noi non siamo un semplice rivenditore – spiega Valeria Locatelli, marketing manager Solidworld Group –. Siamo piuttosto un ecosistema integrato di aziende, dove ciascuna di esse è padrona di un know-how specifico relativo a tante differenti tecnologie”.
Nella “Fabbrica Digitale” esposte e illustrate le soluzioni per l’interpretazione e l’interconnessione dei processi industriali. Come le tecnologie sensoristiche di Leuze Italia che promuovono il binomio automazione-sicurezza, come le Safety Solutions, sensori ottici di sicurezza che impediscono l’accesso alle aree pericolose della produzione. “La sicurezza incrementa il valore aggiunto della produzione perché la rigorosa applicazione di salvaguardie nel processo determina l’abbattimento di costi dovuti a fermo macchine, scarti, richiami, per non parlare degli incidenti – afferma Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia –. Non mi stancherò mai di dire che la sicurezza in azienda è un fatto culturale che impatta sul well-being dell’impresa, dei suoi collaboratori e del suo conto economico”.
Nella stessa area, Betacom presenta la BU Manufacturing & IoT, nata per accompagnare le Pmi nella trasformazione dei processi di produzione in modo efficiente, scalabile e intelligente verso l’eccellenza operativa. L’azienda ha anche incontrato giovani e studenti interessati a formarsi attraverso la BetacomAcademy, dal 2015 il “Training on the job” dedicato a giovani appassionati di informatica.
E sempre in tema di formazione: “Puntiamo ad offrire sempre più nuove opportunità ai giovani talentuosi, incentivando ragazzi e ragazze nella scelta di un futuro professionale all’interno del mondo additive manufacturing” dichiara Ilaria Ardizzoia, Co–Owner di 3ntr, azienda che all’interno dell’evento organizza per la prima volta in Italia un contest dedicato ai giovani nell’ambito della stampa 3D, portando sul palco di Mecspe 2024 i progetti degli studenti delle classi di stile e automotive dell’Issam – Istituto Superiore di Scienza dell’Automobile di Modena.
Nell’ambito delle tecnologie IIoT, Zerynth si sofferma sulla complessità dei dati generati da macchine interconnesse e presenta Zero, alleato nell’interpretazione e nella gestione dei dati. “Attualmente le imprese manifatturiere affrontano importanti sfide, come il sovraccarico di dati, le inefficienze nella presa di decisioni e la mancanza di scalabilità – afferma Daniele Mazzei, chief product officer e co-founder di Zerynth –. Zero, basata sull’AI generativa, è il culmine di anni di esperienza maturata sul campo, che si concretizza nel training di un agente IA avanzato che internalizza le nostre esperienze reali e che ambisce ad avere un’affidabilità che oggi non può essere data per scontata nel panorama della IA generativa”.
Fasthink sfrutta la propria presenza in fiera per sensibilizzare le aziende verso il percorso di trasformazione digitale, aiutando a predisporre flussi produttivi e intralogistici più lean e far convergere gli aspetti operativi con quelli informatici, sfruttando l’importanza fondamentale dei dati acquisiti sul campo. “Guidare le imprese italiane nel loro percorso di crescita a livello nazionale e internazionale – afferma Matteo Scola, Operations manager e Partner Fasthink –: Fasthink vede il futuro di questa crescita nella trasformazione digitale attraverso le tecnologie di ultima generazione e una sempre più efficace convergenza tra sistemi IT e tecnologie OT. La nostra proposta di soluzioni e tecnologie si rivolge a un mercato multilivello che comprende operatori manifatturieri fino ai system integrator”.
Tra le varie iniziative, Warrant Hub, Gruppo Tinexta, esplora il ruolo cruciale della tracciabilità avanzata e dell’efficienza energetica nel promuovere una produzione responsabile e sostenibile, seguendo i principi della rivoluzione industriale 5.0. O ancora, nella seconda giornata del Mecspe, Universal Robots, insieme ai partner Elettrocablaggi e MR Robotica, racconta come i cobot possono automatizzare con semplicità la meno collaborativa delle applicazioni, la saldatura. O ancora Impresoft presenta monday.com, uno strumento intuitivo che supporta la gestione del lavoro, dei progetti e la collaborazione dei team per automatizzare i processi.
La leva della formazione per il futuro
Nel 2023, oltre la metà delle imprese (51%) ha patito la difficoltà di reperimento di risorse umane, rileva l’osservatorio Mecspe. Un dato in linea con le rilevazioni di Unioncamere che riferisce come nel mese di febbraio 2024 sono state 127.270 le figure di operai specializzati ricercate, il 60% dei quali non reperibili.
Anche in questa 22ma edizione, Mecspe si impegna dunque su questo fronte, dando spazio ad attività di formazione e facendo da palcoscenico a progetti innovativi presentati da studenti di talento. Come il progetto Demu, realizzato all’interno di Piazza Stampo, a cui hanno partecipato gli studenti del secondo anno del corso di laurea in Design organizzato a Vicenza dall’Università Iuav di Venezia. Obiettivo del contest è stato valorizzare le potenzialità dello stampaggio a iniezione avanzato attraverso la progettazione di un piccolo oggetto in polimeri da fonte rinnovabile che avesse un’utilità concreta e che durasse nel tempo. Grazie alle sue caratteristiche di immediatezza, utilità e facilità di comunicazione, il progetto vincitore è stato l’appendino pieghevole da viaggio “Jaketa”.
Attiva da sempre anche sul fronte del recruiting, Mecspe ha anche ospitato in questi giorni Young & Career, un percorso nato con l’obiettivo di offrire ai giovani l’opportunità di partecipare agli appuntamenti formativi organizzati nel corso della fiera, entrando in contatto con aziende attive nel tema dell’orientamento e della formazione e di candidarsi alle opportunità di lavoro offerte dagli espositori stessi.
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