L’evoluzione del settore energy & utilities è spinta da una serie di fattori che ne ridefiniscono confini ed obiettivi. Da una parte, la crescente attenzione ai temi ambientali e l’imperativo di ridurre le emissioni di carbonio accelerano il passaggio verso l’utilizzo di fonti rinnovabili e soluzioni più sostenibili. Dall’altra, le incertezze economiche, la scarsità di talenti (competenze) e le problematiche legate alle catene di approvvigionamento (supply chain) obbligano le aziende a rivedere i propri modelli operativi e a cercare strategie in grado di garantire stabilità e competitività nel lungo termine.

La variabile “tempo” copre un ruolo cruciale: i cambiamenti del mercato e delle tecnologie avvengono con rapidità sempre maggiore, e le realtà del comparto devono attrezzarsi per restare al passo, interpretando le opportunità e i rischi di una rivoluzione energetica che è già da considerare in atto. La sfida non è solo di carattere ambientale, ma anche economico e sociale. L’equilibrio tra efficienza, resilienza e sostenibilità è il nuovo paradigma, e richiede un ecosistema data-driven che sia veramente in grado di dare significato e valore a un volume di dati in crescita esponenziale.

Proprio in risposta a queste esigenze, Denodo con la sua proposta architetturale per il logical data management, abbraccia un approccio che valorizza la centralità dei dati senza doverli necessariamente spostare o duplicare. L’obiettivo è connettere le fonti, fornendo una visione unificata e semplificata, in grado di agevolare la governance, l’analisi e l’accessibilità dei dati stessi. In poche parole, Denodo suggerisce alle aziende di adottare un sistema “a prova di futuro”, integrando flessibilità, sostenibilità ed efficienza nel proprio modello di business. Ne parla così 

L’approccio logico può rappresentare il filo conduttore abilitante alla base delle sette strategie, delineate da Denodo per il settore energy & utilities, che tiene al centro l’attenzione ai concetti di eco-centricità, e data ecology, spostandosi da una visione sulle operation “ego-centrica” a quella orientata al benessere dell’ecosistema complessivo.

Andrea Zinno
Andrea Zinno, data evangelist, Denodo

E’ il punto di partenza a monte della strategia proposta che la riflessione di Andrea Zinno, data evangelist di Denodo, per diversi aspetti sintetizza: “Con l’aumento del volume di dati distribuiti geograficamente, della velocità con la quale cambiano e sono generati, dell’eterogeneità del loro formato, un approccio logico è la scelta migliore per governare un ecosistema così complesso e articolato, garantendo, al contempo, sostenibilità, efficienza e resilienza, soprattutto in un contesto tecnologico e di business in costante cambiamento”.

Strategie e ruolo delle strutture logiche

Il logical data management è un paradigma che presuppone la creazione di un livello semantico di disaccoppiamento tra le fonti di dati e gli utenti che li consumano. Piuttosto che replicare e duplicare i dati in innumerevoli silos e database, l’approccio logico mira a lasciarli dove sono, offrendo però una visione unificata che li collega in modo fluido e trasparente a chi ne ha bisogno. Efficienza, democracy e governance sono i vantaggi diretti di questo approccio, perché i dati non vengono replicati inutilmente, si riducono gli sprechi di risorse (hardware, spazio di archiviazione, energia) e si limitano i costi di manutenzione; perché si semplifica l’accesso alle informazioni, rendendolo trasparente e intuitivo a diversi tipi di utenti, anche non tecnici e perché con un singolo punto di accesso e di controllo, diventa più semplice impostare regole di sicurezza, tracciabilità e conformità. L‘approccio di Denodo si inserisce in questa visione. Grazie a un layer semantico le aziende possono integrare in tempo reale fonti di dati on-premise e cloud, strutturate e non strutturate, e distribuirle attraverso un unico punto di contatto. Il tutto in modo agile, con meno vincoli tecnici e potendo integrare tecnologie nuove man mano che si affacciano sul mercato. 

Abbracciare le energie rinnovabili

Sono il fulcro per la transizione ecologica ma l’adozione su larga scala di queste soluzioni e la relativa governance generano una mole di dati eterogenei (dai pannelli fotovoltaici domestici ai grandi parchi eolici, fino ai sensori di monitoraggio ambientale). Bisogna quindi puntare su un’architettura logica di gestione dei dati, capace di fornire una visione unificata e in tempo reale dell’energia prodotta e consumata. Invece di creare costosi sistemi centralizzati e duplicati (come data lake o data warehouse tradizionali), una piattaforma logica permette di connettersi alle diverse fonti di energia rinnovabile, prelevando i dati necessari solo quando servono, offre un’unica interfaccia di consultazione e analisi agli operatori, riducendo la complessità infrastrutturale e integra rapidamente nuove tecnologie e nuovi siti di produzione, senza dover riprogettare radicalmente l’ecosistema esistente. In questo modo, le aziende del settore Energy & Utilities possono rispondere in maniera più efficace alle variazioni di domanda, ottimizzare la produzione in base alle condizioni meteo e gestire la manutenzione degli impianti su basi predittive. Il tutto con un approccio più sostenibile, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni e con un utilizzo razionale delle risorse naturali.

Le reti intelligenti

Le smart grid costituiscono la spina dorsale dell’infrastruttura energetica di nuova generazione. Reti elettriche integrate con sensori IoT e sistemi di comunicazione avanzati sono in grado di monitorare, bilanciare e distribuire l’energia con maggiore efficienza rispetto ai modelli tradizionali. Ne derivano vantaggi concreti: minori dispersioni, maggiore affidabilità e la possibilità di reagire più velocemente a picchi di domanda o a eventi imprevisti (come guasti e disservizi). Tramite la gestione logica dei dati è possibile avere un punto di accesso unificato, si semplifica la supervisione globale di tutti gli asset di rete, consentendo interventi più rapidi e ottimizzati e si riducono costi e tempi di integrazione perché ogni nuova risorsa (come un gruppo di sensori o un intero impianto) può essere collegata alla piattaforma logica senza creare complicati processi di migrazione o replicazione dei dati.

Investire nell’accumulo di energia

L’accumulo di energia rappresenta un tassello importante per garantire la continuità di fornitura, specialmente quando la produzione dipende da fonti rinnovabili soggette a variabilità (come il sole e il vento). Batterie di grande capacità, sistemi di pompaggio idroelettrico o soluzioni di conversione in idrogeno diventano essenziali per gestire gli eccessi di produzione e i picchi di domanda. Sul piano operativo, però, l’energia accumulata deve essere monitorata e coordinata tenendo sotto controllo tutta la rete. Per questo, è fondamentale disporre di una visione integrata su livelli di carica, stato di salute e prestazioni delle batterie, parametri di sicurezza legati a stoccaggi chimici, termici o meccanici, variazioni della domanda e disponibilità delle fonti di generazione rinnovabile. Grazie a un approccio logico, è possibile raccogliere e analizzare in tempo reale dati provenienti dai sistemi di accumulo, integrandoli con quelli della produzione e della distribuzione. In tal modo, si possono prevenire o minimizzare sovraccarichi, e pianificare in anticipo la manutenzione, evitando di lasciare inoperativi sistemi che potrebbero invece contribuire in modo determinante all’equilibrio della rete. Inoltre, qualora emergano nuove tecnologie di accumulo, l’architettura di gestione dei dati rimane elastica, facilitando l’adozione di soluzioni all’avanguardia.

Advanced analytics e AI

L’evoluzione del settore energy passa anche dall’uso intensivo di advanced analytics e algoritmi di AI. L’AI può supportare strategie di manutenzione predittiva sugli impianti, prevedere le fluttuazioni della domanda energetica e suggerire politiche di ottimizzazione dei costi e delle risorse, migliorando al contempo l’affidabilità del servizio.
Per sfruttare appieno questi benefici, sarà indispensabile poter attingere a dati completi, consistenti e disponibili in tempi rapidi. E’ l’approccio di Denodo con il logical data management si configura come un fattore abilitante cruciale perché anziché concentrare tutti i dati in un unico deposito fisico, la piattaforma logica collega le diverse fonti, fornendo uno strato semantico che unifica la visione sugli asset, le reti e i consumi. I data scientist e gli algoritmi di machine learning possono così addestrarsi su dataset “virtualmente” integrati, senza dover replicare continuamente le informazioni e si guadagna una governance centralizzata assicura che i modelli di AI utilizzino dati “certificati” e affidabili, riducendo errori o bias legati a duplicazioni e silos informativi.

La sicurezza informatica

Se da un lato la digitalizzazione apre prospettive inedite di efficienza e innovazione, dall’altro espone le aziende a minacce informatiche sempre più complesse. Reti energetiche intelligenti e sistemi di accumulo sono infrastrutture critiche e, in caso di attacchi cyber, potrebbero subire danni critici, con ripercussioni anche sull’economia e sulla sicurezza pubblica. In quest’ottica, il logical data management fornisce una serie di vantaggi sul piano della protezione dei dati e dell’infrastruttura. Li vediamo per punti.

  1. Centralizzazione delle politiche di sicurezza: definire e applicare regole di autenticazione e autorizzazione a un livello unico permette di controllare in modo coerente l’accesso a ogni fonte di dati, senza lasciar spazio a vulnerabilità derivanti da configurazioni frammentate.
  2. Monitoraggio costante: il layer di virtualizzazione consente di tracciare, in tempo reale, chi accede a quali dati, evidenziando anomalie che potrebbero indicare tentativi di intrusione o comportamenti sospetti.
  3. Compliance e auditing semplificati: le aziende del settore sono soggette a norme stringenti in termini di tutela delle infrastrutture critiche e protezione dei dati. Un modello logico di gestione dei dati rende più agevole dimostrare la conformità a tali standard, avendo un punto di riferimento centralizzato che registra ogni interazione.

Aspetti che, insieme, indirizzano tra l’altro la compliance attesa in seguito ai regolamenti cybersecurity per il settore, sempre più specifici.

Efficienza e conservazione dell’energia

Le aziende del settore energy & utilities possono svolgere un ruolo educativo, proponendo incentivi, formazione e strumenti avanzati di monitoraggio dei consumi per la conservazione dell’energia e la sensibilizzazione del consumatore finale. Obiettivo è ridurre gli sprechi, contenere i costi e incoraggiare comportamenti virtuosi, in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Grazie a un’unica piattaforma di gestione logica dei dati, diventa più semplice integrare i dati provenienti dai contatori intelligenti, incrociandoli con quelli degli impianti di generazione e delle reti di distribuzione, identificare aree di inefficienza o di potenziale miglioramento, e fornire ai clienti una reportistica chiara e personalizzata sui consumi, aiutandoli a capire come risparmiare energia e a ridurre la propria impronta di carbonio. E’ la visione eco-centrica ridefinita da Denodo che rimette al centro la salvaguardia delle risorse e l’uso intelligente dell’energia, coinvolgendo tutti gli attori della filiera, dall’azienda al consumatore, in un’ottica di responsabilità condivisa e di mutuo vantaggio.

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