Il conflitto ucraino, innescato oramai un anno fa, continua a segnare in modo significativo il mercato dell’energia. Assieme al cambio di equilibri per quanto riguarda i rifornimenti energetici e delle materie prime, e in modo più repentino rispetto a quanto non sono riuscite a fare le preoccupazioni per i cambiamenti climatici, l’aumento dei prezzi ha rappresentato una spinta significativa nella ricerca di soluzioni alternative e nello sviluppo delle energie rinnovabili.
Si tratta in verità di individuare anche soluzioni per il risparmio energetico che aiutino a gestire l’energia in maniera efficace, sicura e sostenibile. Un ambito questo in cui opera anche Eaton che individua come tema portante, per quanto riguarda i trend dell’energia per il 2023, proprio la transizione energetica che dovrebbe guidare l’implementazione di nuovi modelli per la produzione di energia elettrica, ma anche per la modernizzazione della rete e la distribuzione dell’energia con un approccio che punti su decarbonizzazione, decentralizzazione e digitalizzazione, anche in relazione agli obiettivi di neutralità climatica fissati dall’Unione Europea per l’anno in corso. 

Parola d’ordine, decentralizzare

Il primo trend su cui Eaton insiste nel segnalare dove puntare nell’anno che è appena iniziato è proprio la produzione decentralizzata dell’energia. Sempre più utenti, oggi connessi alla rete da semplici consumer, diventeranno consumatori-produttori. Significa che genereranno in autonomia una parte della propria energia da fonti diverse, come il fotovoltaico, fino a gestire in maniera ottimizzata il consumo dell’energia autoprodotta grazie all’impiego di sistemi di accumulo dell’energia. Chi produce e consuma la propria energia assumerà un ruolo chiave per mitigare il cambiamento climatico, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. Produrre anche in minima parte l’energia “a domicilio” rende possibile ridurre le importazioni e favorire l’indipendenza energetica, ma apre anche a nuove sfide che richiedono, per esempio, di riuscire a bilanciare il flusso variabile di energia da parte dei prosumer e dei produttori di energie rinnovabili mantenendo il livello di stabilità della rete anche nei momenti di picco della domanda (1).

I vantaggi della flessibilità

Strettamente correlato al primo trend individuato da Eaton è il secondo, relativo alla flessibilità delle reti. Facile intuire il motivo, con i consumatori in grado di produrre con i propri sistemi parte dell’energia consumata e di reimmetterla nella rete, con i relativi vantaggi economici, gli operatori dovranno attrezzarsi per gestire un maggior flusso di energia in modalità bidirezionale, mentre fino ad oggi le reti di fatto prevedono un flusso in un’unica direzione. Si tratta di sfruttare quindi la flessibilità delle reti, un fattore che consentirebbe di risparmiare fino a 29,1 miliardi di euro e 37,5 mln di tonnellate di emissioni di gas serra ogni anno, secondo i dati di un rapporto Dnv, pubblicato da Smarten e supportato da Eaton (2).

Digitalizzazione e cybersecurity

A fronte di livelli variabili e discontinui nei flussi tra domanda ed offerta, inevitabile pensare ai vantaggi offerti dai sistemi digitali. La flessibilità delle reti cui si è fatto riferimento non è caratteristica attuale delle nostre infrastrutture. Si tratta quindi di aggiornare le infrastrutture esistenti e di farlo subito, di fare leva sulla digitalizzazione che, oltre ad “abilitare” l’approdo al futuro, rappresenta comunque anche una sfida, tanto più in un momento di transizione come quello attuale, in cui di fatto si opera “in corsa” (3).

Paolo Tagliabue
Paolo Tagliabue, product marketing manager, divisione Energy Storage, Eaton Italia

Affidare al digitale la gestione delle reti di distribuzione fa rientrare anche questo comparto nel bouquet delle infrastrutture critiche non solo dal punto di vista della sicurezza “fisica” ma anche di quella informatica. Più dati sono gestiti dai sistemi più questo attrae l’attenzione degli hacker e del cybercrime. Transizione energetica e sicurezza cyber quindi progrediscono di pari passo. Da qui l’esigenza di un contatto stretto dei diversi team per proteggere la rete così che non sia vulnerabile ad attacchi informatici. Da qui il bisogno di investire in tecnologie innovative pronte a integrarsi con strutture e processi di risk management efficienti (4).

Attenzione per la sostenibilità

L’ultimo dei trend individuato da Eaton riporta l’attenzione sull’offerta stessa dell’azienda. Ed è così introdotto da Paolo Tagliabue, product marketing manager della divisione Energy Storage per l’azienda in Italia: “Per un futuro più sostenibile sarà cruciale che sia le aziende, sia i privati intraprendano un percorso in grado di ridurre in modo concreto le emissioni di CO2. ]…[ Il ruolo degli operatori è quello di favorire la diffusione delle energie rinnovabili, nonché di lavorare per l’adozione di processi e tecnologie che consentano di sfruttare al meglio fonti alternative e nuovi modelli di distribuzione dell’energia stessa”.
In linea con l’Unione Europea che già da tre anni si è indirizzata a vietare l’utilizzo del gas SF6 nei quadri elettrici di media tensione – necessari ancora di più in una rete decentralizzata ad alta intensità di energia rinnovabile che richiede commutazioni frequenti – Eaton propone ora i modelli come Xiria già disponibili fino a 24kV compresi, che consentono di eliminare l’utilizzo del gas SF6 e si propone come attore proattivo con l’offerta di soluzioni per la gestione dell’energia, anche con i propri sistemi di accumulo xStorage Home e Building.

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