Con un’operazione del valore di circa 10 miliardi di dollari, Siemens ha completato l’acquisizione di Altair Engineering, rafforzando la propria posizione nel settore dei software industriali, della simulazione e dell’intelligenza artificiale applicata all’industria. L’integrazione di Altair, tra i principali player nell’ambito della simulazione meccanica, elettromagnetica, high-performance computing (Hpc) e data science, rappresenta per Siemens una mossa strategica che si inserisce all’interno del più ampio programma One Tech Company, volto a consolidare il ruolo dell’azienda come punto di riferimento in questi ambiti.
Con l’acquisizione, Siemens non si limita ad ampliare il proprio portafoglio di soluzioni software, ma punta a integrare le tecnologie di simulazione avanzata e intelligenza artificiale di Altair all’interno della piattaforma digitale aperta Siemens Xcelerator, migliorando le capacità dei digital twin e accelerando lo sviluppo di prodotti complessi anche per le imprese di piccole e medie dimensioni. Spiega Roland Busch, presidente e Ceo di Siemens AG: “L’integrazione delle innovazioni rivoluzionarie di Altair nella piattaforma Siemens Xcelerator darà vita ad un portfolio completo ]…[ per la progettazione, l’ingegneria e la simulazione basate sull’intelligenza artificiale. Insieme, aiuteremo i nostri clienti a innovare con la velocità e l’efficienza richieste dalla complessità del mondo di oggi”.

Digital twin e i vantaggi della simulazione con l’AI

Uno degli obiettivi strategici dell’acquisizione è l’estensione delle funzionalità di Siemens nel campo della simulazione, elemento chiave per lo sviluppo dei digital twin, i gemelli digitali che permettono di modellare, simulare e ottimizzare prodotti e processi industriali in ambiente virtuale, prima della loro realizzazione fisica. L’esperienza maturata da Altair in ambiti specialistici – come l’analisi strutturale, l’elettromagnetismo, la modellazione fluidodinamica computazionale (Cfd) e il machine learning – si integra con le soluzioni già presenti nell’offerta Siemens, migliorando la precisione, la scalabilità e la fruibilità dei gemelli digitali. Altair porta con sé anche una solida esperienza nel calcolo ad alte prestazioni (Hpc), sempre più fondamentale in un contesto in cui l’analisi di modelli complessi richiede l’elaborazione di grandi volumi di dati in tempi ridotti. La disponibilità di strumenti Hpc ottimizzati consentirà ai clienti Siemens di ridurre i cicli di sviluppo e validazione, migliorando il time to market e la qualità dei prodotti finali.

Roland Busch, chief executive officer di Siemens
Roland Busch, presidente e Ceo di Siemens AG

L’integrazione tra Siemens e Altair si propone anche di rendere la simulazione più accessibile, andando incontro alle esigenze di una platea più ampia di utenti, non necessariamente esperti in ingegneria o data science. Questo approccio mira a democratizzare l’uso dell’intelligenza artificiale industriale, portandone le potenzialità anche alle Pmi e ai vertical finora meno digitalizzati. “Attraverso il programma One Tech Company, si punta a portare il potenziale dei software industriali a tutti i settori consentendo di trarre vantaggio dalla rivoluzione guidata dai dati e dall’AI”, rimarca Busch. L’obiettivo è mettere a disposizione strumenti intuitivi e scalabili che consentano di analizzare i dati in tempo reale, generare modelli predittivi e automatizzare i processi, riducendo i margini di errore e ottimizzando l’utilizzo delle risorse.

Siemens Xcelerator, cuore digitale e strategia

I principali vantaggi si legano all’integrazione delle tecnologie di Altair nella piattaforma Siemens Xcelerator, l’ecosistema aperto e modulare che rappresenta il cuore dell’offerta digitale dell’azienda. Siemens Xcelerator non è solo una piattaforma tecnologica, ma un modello di business che punta a favorire la collaborazione tra partner, clienti e sviluppatori, stimolando l’adozione dell’AI e del software industriale su larga scala. L’arricchimento di Xcelerator con le soluzioni Altair apre nuovi scenari per la co-innovazione: dalle simulazioni multi-fisiche integrate con dati reali, ai sistemi di monitoraggio predittivo in tempo reale, fino agli ambienti di progettazione collaborativa in cloud. Così da rendere più resilienti, sostenibili e competitivi i sistemi produttivi in ogni settore industriale, dall’automotive all’aerospazio, dall’energia alla manifattura avanzata.

L’operazione, come accennato, rientra all’interno del programma One Tech Company, il piano strategico pluriennale con cui Siemens sta trasformando la propria identità aziendale, da ‘conglomerato’ industriale a technology company integrata e digitale. In questo quadro, l’acquisizione di Altair aiuterà a far crescere la quota di fatturato derivante da soluzioni digitali e a rafforzare la presenza dell’azienda nei segmenti più innovativi del mercato. Siemens intende proseguire su questa strada, combinando acquisizioni mirate a investimenti in ricerca e sviluppo. Le aree prioritarie includono i software industriali basati sull’AI, l’hardware connesso, le tecnologie per la sostenibilità e le soluzioni cloud-native. L’azienda sta così costruendo un portafoglio di offerta sinergico, scalabile e orientato al futuro, in grado di rispondere alla crescente domanda di digitalizzazione nei processi industriali e infrastrutturali.

L’acquisizione di Altair poi non solo rafforza il posizionamento tecnologico di Siemens a livello globale, ma conferma anche il ruolo strategico del mercato statunitense all’interno della visione di lungo termine dell’azienda. Con questa operazione, e con la recente espansione degli stabilimenti in California e Texas, gli investimenti cumulativi di Siemens negli Stati Uniti negli ultimi vent’anni hanno superato i 100 miliardi di dollari.

Una presenza industriale e tecnologica consolidata, quella negli Usa, che rappresenta un vantaggio competitivo, sia in termini di prossimità ai clienti americani, sia per la possibilità di attrarre e trattenere talenti in ambiti cruciali come AI, software engineering e sistemi cyber-fisici. Inoltre, la complementarità tra la cultura dell’innovazione della Silicon Valley e il rigore ingegneristico tedesco di Siemens si potrà tradurre in un ecosistema di innovazione tra i più dinamici.

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