Nasce Fincantieri Ingenium. E’ la società costituita in joint venture tra Fincantieri e Accenture per guidare la trasformazione digitale nel settore navale e portuale. L’accordo rappresenta un passo avanti nell’indirizzare l’evoluzione tecnologica dell’industria navalmeccanica italiana e internazionale, con impatti attesi sull’intero ecosistema marittimo. Negli ultimi anni, l’industria della cantieristica navale ha assistito a una progressiva accelerazione verso la digitalizzazione dei processi, delle infrastrutture e dei prodotti. La crescente complessità tecnologica delle navi, l’adozione di standard più stringenti in termini di sostenibilità ambientale e l’integrazione di sistemi intelligenti a bordo richiedono un ripensamento delle modalità di progettazione, costruzione e gestione operativa. In questo scenario si inserisce il progetto di Fincantieri Ingenium, che indirizza la volontà di creare sinergie tra due attori di primo piano: da un lato appunto Fincantieri e dall’altro Accenture, con la sua presenza in oltre 120 Paesi.

Fondata oltre 230 anni fa, Fincantieri è oggi tra i principali complessi cantieristici al mondo. Con più di 7mila navi realizzate e una rete produttiva distribuita su 18 stabilimenti globali, il gruppo è attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia: dalle crociere al comparto militare, dalle piattaforme offshore oil&gas ed eolico alla produzione di sistemi integrati e componentistica. In Italia, dove il gruppo mantiene il proprio know-how e i centri direzionali, Fincantieri impiega oltre 11mila dipendenti e genera circa 90mila posti di lavoro complessivi. La capacità di gestire progetti complessi ha portato l’azienda ad affermarsi anche nei settori delle infrastrutture, dell’elettronica avanzata, della sistemistica, della sicurezza informatica e del digitale, ambiti sempre più centrali nella competizione globale.

Fincantieri Ingenium nasce ora come joint venture tra Fincantieri NexTech, controllata del gruppo Fincantieri (con una quota del 70%), e Accenture (30%). L’accordo costituisce il risultato operativo del Protocollo d’Intesa firmato nel luglio 2024, con l’obiettivo esplicito di “accelerare la trasformazione digitale nei settori crocieristico, della difesa e delle infrastrutture portuali”. La nuova società agirà come leva strategica nel solco del piano industriale di Fincantieri, puntando a sviluppare sistemi e servizi digitali di nuova generazione. L’ambizione è potenziare l’offerta digitale basata su tecnologie avanzate – tra cui l’intelligenza artificiale – per ottimizzare la filiera e trasformare i processi.

L’integrazione delle competenze è l’elemento fondante dell’iniziativa. Fincantieri porta in dote la propria esperienza specifica nel dominio navale, mentre Accenture contribuisce con capacità trasversali in materia di piattaforme digitali, connettività, IoT, cybersicurezza e design dei servizi. Insieme, le due aziende mirano a sviluppare nuove tecnologie, formare competenze emergenti e attrarre giovani talenti.

Teodoro Lio
Teodoro Lio, AD di Accenture Italia

Secondo Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, “con Fincantieri Ingenium si rafforza la posizione come guida di riferimento nell’innovazione tecnologica applicata alla cantieristica e all’industria navalmeccanica. E la joint venture “rappresenta un passo strategico per accelerare la digitalizzazione del settore, facendo leva sull’intelligenza artificiale e sulle tecnologie più avanzate”.
Si aggancia ai temi Teodoro Lio, AD di Accenture Italia, che sottolinea a sua volta come la joint venture “rappresenta un importante passo avanti nell’innovazione del settore marittimo e un esempio concreto di collaborazione tra due realtà impegnate a trasformare il mercato e creare nuovo valore”.

L’iniziativa Navis Sapiens

Tra le prime linee di sviluppo individuate dalla joint venture c’è Navis Sapiens, un vero e proprio ecosistema digitale pensato per le navi di nuova generazione e per l’ammodernamento della flotta esistente. Il progetto, che sarà operativo con la prima nave equipaggiata entro la fine di quest’anno, si articola su tre assi principali. Il primo  è quello dei servizi applicativi per l’ottimizzazione dell’efficienza operativa e della gestione del ciclo di vita sia delle navi che delle infrastrutture a terra – con l’obiettivo di fornire strumenti digitali che permettano una gestione proattiva e intelligente degli asset, riducendo inefficienze e costi operativi (1). Quindi la disponibilità di una piattaforma digitale abilitante, basata su tecnologie di intelligenza artificiale e con le garanzie necessarie di sicurezza informatica, in grado di gestire gli applicativi e offrire funzionalità avanzate (2) in modo che la piattaforma possa operare come hub tecnologico centrale per tutte le componenti del sistema nave. Ed in ultimo un marketplace digitale per lo scambio di soluzioni, anche sviluppate da terze parti.

Pierroberto Folgiero Ceo di Fincantieri
Folgiero Ceo di Fincantieri

Questo spazio sarà pensato per abilitare nuovi modelli di business, favorendo la collaborazione tra fornitori, integratori, operatori e sviluppatori, con l’obiettivo di creare valore condiviso lungo tutta la catena marittima (3).
L’approccio modulare e scalabile di Navis Sapiens si rivolge tanto al settore crocieristico quanto a quello militare e industriale, in coerenza con la diversificazione del portafoglio Fincantieri. “Grazie alla sinergia con Accenture – sottolinea Folgierosvilupperemo soluzioni all’avanguardia che renderanno le nostre navi e infrastrutture sempre più connesse, efficienti e sostenibili”.

Interoperabilità mare-terra e infrastrutture portuali

Accanto al progetto Navis Sapiens, la joint venture ha già avviato lo sviluppo di soluzioni per l’interoperabilità tra navi e infrastrutture terrestri, volte a migliorare la connettività e lo scambio dati in tempo reale tra le unità navali e i porti, i cantieri e gli hub logistici. Tale interoperabilità, definita come “inter-funzionale”, ha lo scopo di migliorare l’efficienza complessiva lungo l’intera catena del valore, sia marittima che terrestre. Questa iniziativa avrà un impatto diretto sulla competitività dei porti italiani, contribuendo a rendere le operazioni portuali più fluide, integrate e resilienti.
La digitalizzazione della logistica portuale è infatti un ambito strategico riconosciuto a livello europeo per il rafforzamento della blue economy. Uno degli elementi chiave delle iniziative di Fincantieri Ingenium è infine l’enfasi sulla sostenibilità ambientale. Tutti i sistemi e le tecnologie in fase di sviluppo sono progettati con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del trasporto marittimo, un settore ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili. Attraverso l’analisi dei dati operativi e l’ottimizzazione energetica guidata da algoritmi intelligenti, la joint venture intende quindi supportare gli armatori nella riduzione dei consumi, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello internazionale
Le iniziative avviate da Fincantieri Ingenium dovrebbero portare una significativa valenza sistemica. L’obiettivo non è soltanto il miglioramento delle performance aziendali, ma la generazione di valore per l’intero ecosistema marittimo nazionale, con ricadute positive anche a livello internazionale. La creazione di un polo tecnologico marittimo a forte trazione digitale rappresenta una leva per aumentare la competitività dell’industria italiana, attrarre investimenti e stimolare l’innovazione lungo tutta la filiera, dal design alla manutenzione predittiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: