A un anno dall’avvio della partnership con Nvidia che ha portato alla realizzazione della Dell AI Factory, l’accordo tra Dell Technologies e l’azienda di chip si sta ampliando a supporto di nuovi scenari, tra cui la nuova piattaforma di AI pc, infrastrutture più performanti e soluzioni software.
I risultati dell’alleanza, dal punto di vista tecnologico, sono al centro della chiacchierata con Frediano Lorenzin, field chief technology officer di Dell Technologies, che attribuisce alla partnership con Nvidia la capacità di “offrire una combinazione unica di hardware e software di ultima generazione, per rispondere alle esigenze di ogni tipologia di mercato e di business”. Spiega: “La Dell AI Factory congiunta mette a disposizione un portafoglio completo di tecnologie AI con soluzioni validate, anche dal punto di vista security, turnkey e servizi esperti, accelerando e semplificando così l’adozione dell’AI nelle aziende”. 

Nel maggio scorso (2024), quando Michael Dell e Jensen Huang (rispettivamente fondatori e Ceo di Dell Technologies e di Nvidia) avevano sottoscritto la partnership, entrambi avevano ribadito che si trattava di accelerare la propria presenza nel mondo dell’intelligenza artificiale. Da una parte semplificando lo sviluppo (“L’espansione di Dell AI Factory con Nvidia rafforza la nostra missione: rendere più semplice l’implementazione dell’intelligenza artificiale in modo che le organizzazioni possano avanzare con coraggio verso questa prossima rivoluzione tecnologica aveva affermato Dell). Dall’altra andando a coprire l‘intera infrastruttura (L’intelligenza artificiale generativa richiede un nuovo tipo di infrastruttura informatica, una fabbrica di AI che produca intelligenza. Serve un’offerta completa, che comprende computing, networking e software, che guida i copilot, gli assistenti per la scrittura di codice, gli agenti del servizio clienti virtuale e i digital twin industriali”, aveva aggiunto Huang).

Casi reali

Frediano Lorenzin, Field Chief Technology Officer di Dell Technologies
Frediano Lorenzin, Field Chief Technology Officer di Dell Technologies

A un anno di distanza i primi casi reali. “Ad oggi, siamo riusciti a supportare i nostri clienti con infrastrutture scalabili che integrano dati e workflow, ottimizzando il time-to-value per numerosi casi d’uso AI – precisa Lorenzin –. Come nel caso di Moyo, una delle principali società di consulenza digitale in Sudafrica, che ha collaborato con noi per introdurre un drone autonomo che utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare le malattie delle foglie di patata e contribuire a migliorare la resa e la qualità dei raccolti. La soluzione innovativa, sviluppata nella Dell AI Factory con workstation Dell Precision AI ready, supporta un’agricoltura più sostenibile grazie a un monitoraggio avanzato dello stato di salute delle colture in Sudafrica. Altro progetto è il nuovo cluster di calcolo ad alte prestazioni di Sesterce, basato su Dell PowerEdge XE9680 con Gpu Nvidia H200 Tensor Core, che è tra i primi supercomputer del suo genere in Europa e mira a posizionare la Francia come leader nel campo dell’intelligenza artificiale”.

Un caso quest’ultimo che si colloca nel filone della grande richiesta di infrastrutture performanti e scalabili legate a data center AI ready in grado di rispondere alla crescente mole di dati richiesta dalle applicazioni AI.
La nostra visione è quella di semplificare l’implementazione dell’AI, sia da un punto di vista infrastrutturale sia applicativo, sviluppando piattaforme integrate che coniughino potenza di calcolo, efficienza energetica e facilità di utilizzo – continua Lorenzin -. In Italia stiamo osservando un numero crescente di aziende che stanno passando dalle fasi di piloting a quelle produttive grazie anche alla nostra expertise verticale che si affianca al personale dei nostri clienti”.

L’opportunità Windows 10, fine supporto

C’è un ambito in cui tutti i produttori di pc stanno scaldando i motori. A breve, la fine del supporto a Windows 10 da parte di Microsoft porterà le aziende con parco macchine obsoleto a valutare nuove soluzioni, tra le quali avanzano con timidezza gli AI pc. Ma quando le aziende sono disposte a prenderli in considerazione? “La fine del supporto a Windows 10 rappresenta un’opportunità per le aziende di ripensare il proprio parco macchine con sistemi più moderni e capaci di sfruttare funzionalità di AI integrate. Al giorno d’oggi ci sono oltre 1,5 miliardi di pc aziendali in uso in tutto il mondo, e secondo Idc, il 30% di questi ha più di quattro anni. Questi dispositivi più vecchi non dispongono delle Neural Processing Units (Npu) necessarie per sfruttare i progressi dei pc abilitati all’AI. Con l’AI pc, puntiamo a offrire alle aziende soluzioni che combinano prestazioni elevate, sicurezza e capacità di analisi avanzate. Le organizzazioni, soprattutto quelle di fascia enterprise, stanno già iniziando a considerare questa transizione come parte fondamentale delle loro iniziative di digital transformation, e ci aspettiamo che il picco d’interesse arrivi nei prossimi due anni”.

Strategie a breve e a lungo termine. “Nei prossimi mesi l’integrazione con Nvidia rafforzerà la nostra posizione tecnologica non solo in ambito infrastrutturale ma anche nello stack applicativo permettendo alle aziende di implementare soluzioni AI in modo rapido ed efficace. Sul lungo termine, prevediamo che questo lavoro congiunto accelererà l’intero ecosistema AI, abbattendo barriere tecnologiche e favorendo innovazioni in settori strategici come la sanità, la pubblica amministrazione e la finanza. Per i nostri clienti, ciò si tradurrà in un vantaggio competitivo sostenibile grazie all’evoluzione del catalogo dei servizi dei service provider e degli hyperscaler che realizzeranno piattaforme ottimizzate per l’AI in grado di supportare la loro crescita e agilità operativa”.

La partnership con Nvidia non preclude a livello strategico collaborazioni con altri chipmaker. “Il nostro obiettivo è quello di garantire ai nostri clienti soluzioni diversificate e personalizzate. Ogni collaborazione è pensata per rispondere a specifiche esigenze di business, mantenendo sempre al centro l’obiettivo di offrire la miglior tecnologia possibile”. Un approccio che consente di valorizzare le sinergie con diversi partner tecnologici, promuovendo un ecosistema aperto, agile, collaborativo ma soprattutto in continua evoluzione.

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