Il mercato delle telecomunicazioni dagli anni ’80 in poi, fino ad oggi, e con cadenza decennale, ha visto l’introduzione di una nuova generazione di tecnologie per la connettività (si pensi anche solo alla successione degli standard 2G, 3G, 4G etc.) e ad ogni cambiamento è corrisposta l’evoluzione dei costumi e delle abitudini degli utenti, un’estensione della platea di utilizzatori potenziali, e un’accelerazione della crescita economica.
Il cambio di passo legato all‘introduzione del 5G sembra però segnare, rispetto alle precedenti evoluzioni, un vero salto qualitativo per l’impatto su tutte le industry, in relazione alla capacità di influenzare la nascita di nuovi modelli di business e la ripresa post Covid-19 innescando la crescita in tutti i settori.
Ben lo evidenzia una serie di studi che Qualcomm ha commissionato ad Accenture, tra cui l’Impatto del 5G per l’Economia Europea, secondo cui solo negli Usa, il 5G potrebbe incrementare la crescita del Pil tra il 2021 ed il 2025 per complessivi 1.500 miliardi di dollari, creando e trasformando fino a 16 milioni di posti di lavoro, in ogni settore. Stime positive che per fortuna non riguardano solo gli Usa. In Europa, secondo Accenture, il 5G potrebbe contribuire ad incrementare il Pil per circa 1.000 miliardi di euro, ed a creare o trasformare fino a 20 milioni di posti di lavoro. In particolare Accenture prevede un effetto moltiplicatore benefico trasversale per cui per ogni posto di lavoro creato dal 5G nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione si potrebbero generare circa 1,8 posti di lavoro aggiuntivi.
L’emergenza, l’evoluzione dei processi aziendali alla ricerca di una maggiore resilienza, per adattarsi alle criticità, hanno evidenziato come alla base delle possibilità di “reazione” ci sia una connettività efficiente, che è essenziale per consentire l’utilizzo efficace di tutte le tecnologie e delle architetture cloud e deve essere sicura.
Automotive, healthcare, manufacturing sono solo alcuni dei verticali per i quali Accenture delinea diversi casi di trasformazione e per i quali stima la crescita dei ricavi e le possibilità, con il 5G, di incrementare la sostenibilità industriale. Per esempio le fabbriche abilitate al 5G possono registrare guadagni in termini di produttività complessivi del 20-30% circa, di cui il 50% per quanto riguarda il risparmio sui tempi di assemblaggio, il 20% nella tutela della durata degli asset e il 90% nel rilevamento dei difetti.
Per quanto riguarda la produzione agricola invece connettività e digitalizzazione migliorate potrebbero consentire un incremento della produttività degli addetti del 25%, la riduzione dei costi del 20% e un aumento fino al 15% dei raccolti. E ancora, il comparto utility, con l’abilitazione di reti energetiche a comunicazione bidirezionale, che utilizzano sensori e contatori intelligenti, possono far risparmiare miliardi di euro alle famiglie con una riduzione anche del 12% del consumo energetico.
Tuttavia la connettività 5G introdurrà tuttavia anche un più alto livello di complessità. L’introduzione di nuovi modelli di business, infatti, sarà direttamente collegata alle possibilità di analisi su una mole di dati ancora maggiore rispetto al passato. Un aspetto che chiama in causa direttamente e richiede una maggiore attenzione da parte della politica.
Da una parte serve accelerare lo sviluppo della rete (e dei componenti), anche incentivando gli investimenti a banda larga nelle aree poco servite e sostenendo lo sviluppo di OpenRan (per la standardizzazione nella realizzazione dei dispositivi per le reti mobili), che permetterà l’interoperabilità delle funzioni Ran, l’integrazione e quindi la riduzione dei costi. Alla base dello sviluppo però c’è anche una chiara definizione delle strategie nazionali per quanto riguarda il 5G a sostegno dell’industria e dell’ecosistema.
Serve quindi definire sussidi e incentivi fiscali per incoraggiare progetti pilota o anche “testbed” su scala reale che dimostrino i benefici e le possibilità della tecnologia 5G.
Per quanto riguarda la sanità, per esempio, sarebbero da semplificare i processi e le politiche specifiche relative ai processi di approvazione per l’utilizzo dei dispositivi medici ed i diversi casi d’uso, ed in tutti i comparti si dovrà provvedere a tenere alta l’attenzione sul problema che riguarda la protezione della proprietà intellettuale e stabilire altre politiche che proteggano le nuove tecnologie, incoraggiare l’innovazione, lo sviluppo e la ricerca e accelerare le possibili implementazioni tecnologiche. Ultimo, ma non meno importante serve promuovere una solida catena di approvvigionamento globale per alimentare la produzione critica, l’assistenza sanitaria, il settore automobilistico e altri casi d’uso 5G attraverso fonti e produttori affidabili.
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