Speciale Pnrr – SlowLetter Giugno 2021

Alte sono le aspettative sulle possibilità offerte dal Pnrr per riportare il nostro Paese ad essere del tutto competitivo, riprendersi pienamente dalla crisi innescata dalla pandemia e guardare avanti. Il Recovery Fund potrà favorire un incremento del Pil tra l’1,5% nel 2021 ed il 2,5% nel 2026, a patto che le aziende siano pronte a raccogliere, insieme alle opportunità, anche le sfide. L'analisi del Pnrr, delle opportunità che si aprono con la disponibilità dei fondi per la trasformazione digitale e la voce dei Cio impegnati in azienda

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Speciale Pnrr - SlowLetter Giugno 2021Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza oltre che un'occasione importante per rilanciare l'economia italiana e per instradare il Paese su nuovi binari, a partire dai progetti di trasformazione digitale, rappresenta una sfida non indifferente per le imprese che sono chiamate a sfruttare la disponibilità dei fondi non solo per “ripartire, ma anche per prepararsi alle sfide dei prossimi anni. Anche per questo dei 222 miliardi di euro che il Pnrr stanzia, 50 miliardi sono infatti destinati a progetti nel mondo del digitale, indipendentemente dalla tipologia di industry che ne beneficerà.

L’approfondimento mensile sul Pnrr e le opportunità per le aziende consente di avere un quadro complessivo completo sul Piano Nazionale che si sviluppa lungo 6 missioni, intorno a 3 assi strategici condivisi con l’UE (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale). Ne vengono messe in evidenza le azioni e gli obiettivi nell’infografica proposta dal Mef.

Con il suo editoriale di apertura il Direttore responsabile di Inno3Emanuela Teruzzi analizza come sono allocati i 40,32 miliardi per la trasformazione digitale e propone un’analisi di scenario considerando come, con il via libera della Commissione al Pnrr italiano per accedere al Recovery Fund, sia ora importante partire ed impostare le riforme previste per la ripartenza.

Le aziende sono chiamate a fare la loro parte.

Per questo sono state interpellate quattro aziende di diversi verticali: Bracco per la sanità, Italgas per il comparto energy, Tecnimont per il mondo dell’ingegneria impiantistica Oil&Gas e Bolton Group per l’industria dei beni di consumo, cui viene chiesto, in riferimento al settore di mercato in cui l’azienda opera, quali siano gli interventi che dovrebbero essere fatti per aumentare la competitività della aziende italiane e portare beneficio al Paese, quale progetto importante di innovazione le aziende stiano portando avanti, con quali obiettivi e come l’azienda pensa di sfruttare l’opportunità offerta dal Pnrr, cogliendone l’importanza.

Rispondono i Cio.


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