Quando si parla di sanità è facile comprendere quanto al paziente sia importante offrire un accesso veloce ai servizi di diagnostica, velocità nella disponibilità degli esiti, cure efficaci e supporto. Se anche solo in uno di questi tre passaggi si registrano lacune, tempi di attesa prolungati, imprecisioni nell’accesso o nella qualità dei dati, è facile comprendere come anche tutti gli altri sforzi siano vanificati.
Il digitale gioca un ruolo che può essere determinante, ma anche in questo caso il risultato dipenderà dalla reale qualità dei progetti.
Il contesto ed il bisogno
Tra i progetti interessanti e più recenti, l’esperienza dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino (Gruppo Ieo-Ccm) è significativa. L’azienda sanitaria si è infatti impegnata per trasformare la gestione dei propri dati clinici, puntando sulla loro protezione, coniugata però con la disponibilità ottimale delle informazioni cruciali per la cura dei pazienti. Per una struttura oncologica come Ieo la gestione dei dati (in primis proprio quelli di diagnostica) significa gestire, archiviare e proteggere grandi archivi di immagini digitali, ma anche permettere al medico specialista di avere disponibile in tempo reale tutto l’archivio digitale, per un’analisi approfondita ed i controlli necessari del caso. Per esempio per un confronto ed una verifica in uno specifico momento come durante la valutazione dello stato di salute di un paziente durante tutto il ciclo di cure.
Una sfida che raddoppia, considerando l’orizzonte temporale di fatto indefinito relativo all’origine dei dati (generati in continuazione) ma anche infinito se si parla di disponibilità delle immagini mediche relative a un certo paziente. La richiesta quindi si lega a doppio filo alla possibilità di garantire al medico specialista l’accesso veloce a tutto lo storico, senza alcuna limitazione temporale, al fine di avere un quadro clinico il più preciso e completo possibile.
Il metodo e la soluzione
Gruppo Ieo-Ccm valuta quindi l’aggiornamento tecnologico dell’architettura di storage disponibile, in particolare di quella demandata alle attività di backup di disaster recovery e per la business continuity. Il team IT del gruppo quindi, insieme al partner Lutech, considera i vantaggi di di implementare un progetto innovativo per la gestione specifica dei Pacs, l’acronimo che svela i Picture Archiving and Communications System. Si tratta del sistema integrato hardware e software dedicato all’archiviazione, trasmissione, visualizzazione e stampa delle immagini diagnostiche digitali. Nel particolare ambito dell’Oncologia, il Pacs ha la necessità di rendere disponibili in ogni momento – e con tempi di latenza ridotti – l’archivio di radiografie, tomografie (Tac, Pet) e risonanze magnetiche.
E’ facile immaginare l’enorme numero (e volume) di immagini digitali generate nel tipico formato Dicom che richiede infrastrutture capaci di gestire storage dell’ordine di Petabyte. In questo modo, si vuole studiare anche una modalità per accedere in modo più rapido ed efficiente alle immagini diagnostiche. Il partner Lutech sviluppa quindi, su tecnologia NetApp, una soluzione su misura per il cliente basata su appliance di nuova generazione e tecnologia flash, gestita da NetApp StorageGrid, per la gestione a oggetti dello storage secondo un approccio software-defined.
Questa architettura tier storage contribuisce a portare inoltre una completa visibilità sull’infrastruttura storage, facilitandone la scalabilità e riducendo i costi operativi. Annarosa Farina, Cio Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino: “L’approccio a tier successivi del progetto di image availability dei sistemi Pacs sviluppato da Lutech su tecnologia NetApp rappresenta una soluzione innovativa]…[ a un problema comune a tutte le strutture ospedaliere”.
I vantaggi
L’efficienza del sistema storage studiato dal Gruppo con Lutech, oggi si traduce in diagnosi più veloci e accurate con i relativi vantaggi per la qualità complessive delle cure fornite ai pazienti. NetApp StorageGrid, in particolare, ha reso più efficiente la gestione del dato e offerto scalabilità, riducendo i costi operativi e migliorando l’efficienza strutturale.
“L’infrastruttura IT del Gruppo Ieo-Ccm, potenziata con l’architettura NetApp MetroCluster, assicura una completa business continuity anche in caso di eventi critici”, vuole precisare Davide Marini, country manager Italia di NetApp. Si tratta di risorse che poi è possibile reinvestire su altri processi e nel migliorare ulteriormente la qualità delle cure.
Il primo vantaggio, l’obiettivo primo raggiunto dalla scelta del Gruppo con Lutech, resta la possibilità di accesso completo e immediato alle immagini mediche che semplifica ai medici la formazione di un quadro clinico preciso e completo, garantendo cure personalizzate e continuative senza interruzioni, con relativa riduzione dei tempi di attesa e una maggiore precisione nei trattamenti.
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