OVHcloud ha iniziato ad erogare soluzioni di Hosted Private Cloud circa dieci anni fa. Lo ha fatto innovando le caratteristiche di questa tipologia di soluzione e differenziandosi dagli altri vendor di mercato. E oggi OVHcloud continua a puntare sull’innovazione.

Davide Letizia, Cloud Solutions Sales Specialist di OVHcloud ci parla dei punti distintivi della soluzione e dei suoi principali filoni di sviluppo.

Hosted Private Cloud, secondo OVHcloud

Con l’offerta di soluzioni di Hosted Private Cloud, OVHcloud ospita le infrastrutture delle aziende clienti nei suoi data center.  

Davide Letizia entra in dettaglio: “Si tratta di soluzioni gestite e chiavi in mano, isolate, single tenant e – quindi – non condivise con altri, pensate per sollevare il cliente dagli oneri relativi alla gestione, manutenzione e aggiornamento dell’hardware così come all’orchestrazione di sistemi e componenti software”.

Davide Letizia, Cloud Solutions Sales Specialist di OVHcloud
Davide Letizia, Cloud Solutions Sales Specialist di OVHcloud

E prosegue: “L’offerta Hosted Private Cloud di OVHcloud si presta ad essere adottata da qualunque azienda che debba aggiornare, evolvere o estendere – in chiave di disaster recovery o più semplicemente di scalabilità – la propria infrastruttura on premise: è OVHcloud a sostenere gli investimenti, al cliente rimane la spesa operativa”.

Per poter erogare un’offerta di questo tipo – prosegue Letizia – OVHcloud ha lavorato e sta continuando a lavorare alla finalizzazione di molteplici partnership, tra cui spicca quella più che decennale con VMware, che ha portato competenze significative nell’ambito della virtualizzazione gestita, e con altri operatori a copertura – ad esempio – della gestione dei container e delle architetture di software-defined storage”.

L’integrazione tra la soluzione di OVHcloud e la piattaforma di gestione di VMware appare particolarmente strategica.

Letizia spiega: “Con la piattaforma VMware, l’azienda cliente ha l’opportunità di aggiungere o rimuovere host – in ambito computing o storage – e di gestire in modo ottimale il networking, in altre parole ha l’opportunità di gestire al meglio le fondamenta hardware del cloud”.

Da questo punto di vista, OVHcloud si configura come una sorta di Orchestrator as a Service che gestisce per conto del cliente la piattaforma di gestione di VMware così come componenti di un insieme di terze parti, in continuo ampliamento.

Ma non ci siamo fermati qui – rivendica con orgoglio Letizia – OVHcloud negli anni si è focalizzata sul miglioramento dell’automazione e dell’industrializzazione così come delle componenti infrastrutturali e di interconnessione presenti nei Data Center dedicati al cliente puntando, tra gli altri elementi, sulle certificazioni, anche e soprattutto relative ai dati, e sugli aspetti di sicurezza”.

Certificazioni e sicurezza

Le soluzioni di Hosted Private Cloud sono tra le più certificate tra le diverse offerte di OVHcloud.

Non parliamo solo delle certificazioni incluse nella famiglia ISO 27000 – sottolinea Letizia – ma anche delle certificazioni specifiche per il mondo finanziario – Pci Dss (ndr Payment Card Industry Data Security Standard) – e di quelle che regolano la conservazione ed archiviazione dei dati sanitari in ambito sia europeo – Hds – che statunitense – Hipaa”.

Anche nel contesto delle certificazioni, l’evoluzione di OVHcloud è proseguita nel tempo a ritmi sostenuti. “Non ci siamo fermati nemmeno qui” continua in modo appassionato Letizia: “Le soluzioni di Hosted Private Cloud sono anche conformi alle certificazioni Aicpa Soc, famiglie 1, 2 e 3 (ndr report di controllo relativi a dati finanziari, riservatezza e scopi marketing) e Csa Star (ndr autovalutazione delle best practice della Cloud Security Alliance (Csa) Livello 1), e un anno fa circa sono state qualificate secondo la normativa Anssi SecNumCloud”.

La SecNumCloud è una certificazione di cybersecurity emanata dall’autorità nazionale per la sicurezza e la difesa dei sistemi informativi in Francia, ovvero l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza dei Sistemi Informativi (Anssi). È la certificazione più stringente e restrittiva disponibile ad oggi in Europa e, in qualche misura, supplisce alla mancanza nel continente di un sistema di riferimento complessivo che aggreghi le diverse normative locali.

Nessun’altra certificazione europea, né quella del governo tedesco, ovvero dell’autorità federale per la cybersecurity (ndr Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik – BSI), né quella della nostra AgID appare rigorosa come la SecNumCloud” sottolinea Letizia e aggiunge: “Sono in corso incontri informali per aggregare in standard di certificazione comuni le diverse certificazioni locali in linea con quanto è stato fatto nel settore bancario da Eba (Autorità Bancaria Europea)”.

Grazie alla certificazione SecNumCloud, OVHcloud è oggi in grado di offrire le proprie soluzioni anche a autorità pubbliche, agli Operatori di Importanza Vitale (Oiv) e agli Operatori di Servizi Essenziali (Ose), ovvero a tutte quelle entità per cui l’esternalizzazione dell’hosting di dati, delle applicazioni e dei sistemi informativi continua a rappresentare un’attività critica.

Evoluzione verso il Trusted Cloud

L’offerta Hosted Private Cloud riveste un’importanza primaria nel contesto tecnologico perché è gestita, è disponibile chiavi in mano, è single-tenant, è certificata in un perimetro fisico e logico. “Ma per fornire una valida alternativa ai colossi statunitensi e cinesi – puntualizza Letizia – OVHcloud non si è fermata a queste caratteristiche e si è impegnata ad erogare una soluzione che fosse anche Trusted Cloud”.

Una soluzione Trusted Cloud consente di proteggere ambienti che ospitano applicazioni particolarmente critiche che, come Letizia ci informa, “al suo interno OVHcloud chiama Critical Plus”.

Ciò è possibile attraverso la circoscrizione di un perimetro ancora più sicuro e ristretto sia a livello fisico che a livello applicativo e logico di gestione nonché di interazione con il cliente finale. Operativamente, questo avviene attraverso la costituzione di molteplici livelli cibernetici sia di tipo fisico sia di tipo applicativo. Nella pratica, vengono aggiunti ulteriori livelli di sicurezza di accesso e politiche di ridondanza e di sicurezza all’accesso alle specifiche stanze/ room dei Data Center e a livello di interazione tra cliente finale e area di assistenza/operation.

Letizia approfondisce: “Non solo l’accesso fisico all’infrastruttura del cliente, ma anche l’interazione telefonica con il cliente e la sua assistenza sono gestite unicamente da un ristretto insieme di persone fisiche ed europee”.

L’offerta Trusted Cloud si basa sui più rigorosi standard disponibili in Europa come la già citata certificazione SecNumCloud e sulla disponibilità di un adeguato livello di supporto per interazioni tempestive e verificate. La soluzione di Hosted Private Cloud di tipo Trusted, quindi, dà alle aziende clienti una garanzia di livello superiore relativamente all’essersi affidati a Data Center e piattaforme certificate.

Supporto a iniziative di Disaster Recovery

Nell’ambito dell’offerta Trusted, la certificazione SecNumCloud consente di estendere su più Region e Data Center i carichi di lavoro e di servizio all’insegna della massima sicurezza e affidabilità, a garanzia non solo di una maggiore resilienza e disponibilità ma anche e soprattutto del raggiungimento di obiettivi di Disaster Recovery.

La SecNumCloud garantisce di fatto che l’interconnessione tra i diversi livelli logici e fisici, siano essi Data Center fisici, infrastrutture del cliente finali, nodi di computazione e di archiviazione sia affidabile e allineata ai requisiti più stringenti di cybersecurity”, spiega Letizia.

Le aziende clienti possono, quindi, estendere le loro infrastrutture o distribuire parte dei centri di calcolo in Cloud, in un’ottica di Disaster Recovery, o ancora migrare tutto su Cloud in modo sicuro e senza incorrere n nuovi investimenti ma sostenendo unicamente una spesa operativa e a consumo. “OVHcloud mette a disposizione gli strumenti, necessari, ovvero infrastrutture, piattaforme e software, in modo che le aziende possano implementare le proprie politiche relative a copie di salvaguardia e ripartenza, ovvero di Disaster Recovery”, commenta Letizia.

Anche in questo caso, le soluzioni di VMware giocano un ruolo essenziale. “Le soluzioni Hosted Private Cloud espongono API per poter interagire non le soluzioni di VMware e, all’occorrenza, anche con soluzioni di altri vendor”, precisa Letizia.

Hosted Private Cloud powered by VMware, in dettaglio

L’evidente strategicità della partnership con VMware ha portato OVHcloud a sviluppare e commercializzare un’offerta di Hosted Private Cloud, powered by VMware, basata sulle piattaforme VMware già utilizzate per le infrastrutture on-premise, che includono vSphere, vCenter, Nsx e vROps. Ciò permette alle aziende di beneficiare dei migliori servizi basati sul modello di Software-Defined Data Center (Sddc) di VMware.

Letizia illustra le componenti dell’offerta e ne descrive così le principali caratteristiche: “VSphere è la piattaforma di virtualizzazione Cloud di VMware ed include vCenter che consente di gestire e configurare le macchine e gli host. La piattaforma Nsx permette di creare e gestire tutta la componente di networking, switch, router, firewall, load balancer etc., e di implementare la cosiddetta micro-segmentazione della rete. Infine, vROps supporta l’automazione, semplificazione e gestione delle operation: grazie ad una visibilità di tutto lo stack abilita in modo proattivo una continua ottimizzazione delle prestazioni”. E aggiunge: “l’impegno e le competenze di OVHcloud in ambito automazione, industrializzazione, certificazione e sicurezza di cui ho parlato precedentemente completano l’offerta”.

L’offerta di Hosted Private Cloud di OVHcloud è disponibile anche ad un livello entry point: “Con la soluzione Managed Bare Metal, OVHcloud rende disponibile la virtualizzazione VMware gestendola e operandola per conto dei clienti”. Si tratta, comunque, di una soluzione meno ricca in termini di piattaforme e certificazioni che si presta ad essere utilizzata da aziende con minori esigenze.

A proposito di target, Letizia sintetizza così il modello di go-to-market di OVHcloud: “In generale, a livello europeo, il portafoglio di clienti di OVHcloud tradizionalmente include medie aziende, realtà di piccolissime dimensioni e realtà enterprise” e entra in dettaglio “La fascia delle medie aziende, per OVHcloud, si compone di aziende multinazionali anche a conduzione famigliare, tipicamente presenti nel mercato italiano. L’interazione con le piccolissime aziende è basata principalmente sul sito web. Si tratta di startup, piccole agenzie, free lance e anche privati. Infine, le grandi realtà appartengono ai settori industria, finanza e fashion. In Francia, OVHcloud ha rapporti pluriennali con realtà importanti nell’ambito del Sistema Paese, come poste e ferrovie nazionali”.

Per OVHcloud, le aziende enterprise rappresentano, ad oggi, il segmento commerciale minoritario e, da questo punto di vista, l’offerta di Hosted Private Cloud non rappresenta un’eccezione visto che, attualmente, è veicolata prevalentemente a medie imprese e a startup attive nel contesto europeo.

Tuttavia, a valle della recente Ipo di OVHcloud, è prevedibile un focus crescente anche sulle realtà enterprise in linea con lo sviluppo di soluzioni e servizi a catalogo e con una sempre maggior attenzione da parte di questo target sulla sovranità dei dati su cui OVHcloud da tempo punta sia in generale che nell’ambito delle soluzioni di Hosted Private Cloud.   

OVHcloud, sistema di offerta aperto e sostenibile

L’ampliamento dei target di riferimento di OVHcloud è consentito dalle caratteristiche distintive della sua offerta.

OVHcloud, infatti, veicola, un sistema di offerta aperto che consente alle aziende utenti di migrare da on premise a Cloud così come da un Cloud provider a OVHcloud in modo semplice. Tale sistema di offerta è anche alla base della value proposition SmartCloud di OVHcloud. Letizia chiarisce: “il Cloud proposto da OVHcloud è semplice, multilocale, accessibile, reversibile e trasparente. L’accessibilità è garantita da tariffe e prezzi assolutamente predicibili in funzione delle quantità di risorse computazionali e di networking e della loro variazione nel tempo”.

La convenienza economica dipende anche dal completo controllo che OVHcloud esercita sulla filiera produttiva dei servizi Cloud. Letizia entra in dettaglio: “OVHcloud assembla i server, li raffredda con un sistema proprietario, li ospita in Data Center sviluppati e costruiti in casa, li connette con fibra ottica proprietaria” e prosegue “questo ci consente di offrire soluzioni con un rapporto prezzo/ prestazioni davvero competitivo per le aziende”.

Il controllo della produzione dei server ha abilitato, nel tempo, la creazione di una linea di offerta wholesale, di Data Center as a Service, attraverso cui OVHcloud si rivolge a provider o grandissime aziende clienti realizzando Data Center a partire da siti dotati di sistemi di connettività e allacciati a rete elettrica e acquedotto. 

Inoltre, questa scelta – fatta dall’inizio delle sue attività – permette ad OVHcloud di gestire al meglio la supply chain e, pertanto, di essere più resiliente, sostenibile e tempestiva nel portare in produzione i servizi o eventuali modifiche nell’impostazione di qualsiasi soluzione erogata.

Leggi tutti gli approfondimenti dello speciale Il private cloud secondo OVHcloud e VMware”

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