Il tema della cybersecurity anima le discussioni dei board di ogni tipo di organizzazione perché viene percepito oggi come critico per la prosecuzione del business. I report, quelli delle aziende come degli analisti, evidenziano la crescita delle minacce in quantità e qualità, e la loro evoluzione che fa leva sull’adozione delle medesime tecnologie avanzate utilizzate dalle aziende per l’efficienza dei propri asset.
Tra queste vi sono anche quelle legate all’intelligenza artificiale, in grado di proteggere anche dalle minacce future derivate dall’utilizzo del quantum computing che – vogliamo sottolinearlo togliendo ogni illusione – rappresenta un abilitatore a disposizione di entrambe le parti (chi attacca e chi difende), tanto più in un clima come quello attuale di vera cyberwar. In questo contributo ci limitiamo però all’analisi focalizzata sulle sfide nel settore bancario e dei servizi finanziari, sugli sforzi nel rilevare e prevenire le frodi in tempo reale, sulle tecnologie che possono supportare le banche nel combattere le minacce di frode e su quelle sviluppate da Ibm.

I primi spunti per l’analisi arrivano da Ibm Financial Fraud Study Global Report 2022. Fotografa le sfide che i consumatori devono affrontare quando incappano in una frode finanziaria, nonché la capacità delle istituzioni globali di mantenere l’effettivo controllo della loro infrastruttura mission-critical affinché le transazioni di pagamento siano sicure. Commissionato da Ibm a Morning Consult è condotto online su un campione di un migliaio di “utenti” in Stati Uniti, Cina, Singapore, Brasile, Giappone e Germania.

La responsabilità della prevenzione delle frodi secondo gli utenti
Responsabilita nella prevenzione delle frodi (fonte:Ibm Global Financial Fraud Study Global Report 2022)

Prima ancora dell’analisi numerica sulle frodi (in particolare relative alle carte di credito), evidenza della ricerca è come, in tutti i Paesi, gli intervistati ritengono che le banche siano l’istituto finanziario più responsabile della prevenzione delle frodi, con alcune distinzioni per area geografica per cui, per esempio in Giappone, sarebbero le reti di pagamento le istituzioni su cui sono riversate maggiori responsabilità, mentre in Cina gli intervistati credono siano le autorità di regolamentazione governative le principali responsabili della prevenzione.

Interessanti al riguardo sono anche i rilievi relativi alle differenze generazionali nel percepito per cui, per esempio, sarebbero i millennials le vittime più frequenti di tutte le differenti forme di frodi finanziarie, seguiti dai nati tra il 1965 e il 1980, mentre i nati tra il ’97 ed il 2012 rappresentano una generazione che più frequentemente subisce frodi tramite app di pagamento digitale.

Ricezione di messaggi di frode da organizzazione finance per fasce di utenza
Ricezione di messaggi di frode da organizzazione finance per fasce di utenza

Sono invece i baby boomers (nati tra il 1946 e il 1964) a riportare i casi più bassi di addebiti fraudolenti e trascorrono anche la minor quantità di tempo cercando di recuperare denaro a causa di addebiti fraudolenti o a contestare addebiti fraudolenti. E a livello globale la ricerca evidenzia comunque come la frode con carta di credito sia il tipo più comune di frode sperimentato in tutti i Paesi.

Carles Solé
Carles Solé, Ciso Banco Santander, Spagna

Commentano lo scenario gli esperti di settore. E, filo rosso da seguire e da cui partire per modulare gli interventi di cybersecurity, resta l’esperienza dei clienti. Carles Solé, Ciso Banco Santander in Spagna, lo sottolinea: “I clienti sono da difendere ancora prima dei sistemi e tuttavia l’approccio non può che riconoscere la stretta relazione tra l’esperienza dei primi e l’efficienza dei secondi che devono elaborare le informazioni real time per essere efficaci”.

Focus centrale evidentemente sono, in primis, i processi di autenticazione, un ambito in cui il ruolo dell’AI è determinante “tanto più ora, dopo che il lockdown ha mutato le abitudini e portato i citizen digitali ad utilizzare maggiormente app e sistemi di pagamento digitale. Un altro aspetto su cui la fotografia di scenario porta a riflettere deve essere l’awareness, considerato anche come chi attacca abbia a disposizione un elevato numero di informazioni sulla sua vittima”.

Ouliana Smith
Ouliana Smith, senior research analyst di Omdia

E se per Ouliana Smith, senior research analyst di Omdia, “è cresciuta la sensibilità di manager e board sul tema delle frodi informatiche, con il comparto finance che solo nel 2022 complessivamente ha speso quattro miliardi di dollari in sistemi di prevenzione delle frodi informatiche ed oltre la metà delle organizzazioni (circa il 60%) pronte ad incrementare il budget cybersecurity come priorità”, per Prakash Pattni, managing director Financial Services di Ibm, “serve puntare sul valore della digital supply chain nel suo complesso. La tecnologia quindi è fondamentale, così come la capacità di allinearsi all’evoluzione finance che nell’era dell’open banking, deve raccogliere la sfida sicurezza legata proprio alla complessità degli interscambi dei dati e ha bisogno quindi di sistemi sofisticati per fronteggiare attacchi sofisticati“.

Le generazioni più giovani chiedono di poter contare su sistemi di autenticazione multifattoriale, il riconoscimento biometrico e l’efficienza delle app, dando per scontato che dietro alle tecnologie vi sia più sicurezza, una sicurezza che dipende proprio, ed anche, dalla capacità di proteggere le Api ed elaborare enormi quantità di dati real time.
S
i innesta qui la proposizione tecnologia Ibm con la soluzione mainframe quantum safe.

Prakash Pattni
Prakash Pattni,managing director Financial Services, Ibm

Ne abbiamo parlato in forma diffusa proprio in occasione del lancio ad aprile di Ibm Z16, il cui punto di forza è la disponibilità di un acceleratore di AI integrato nel chip (e con le risorse di calcolo della Gpu vicine ai dati) per offrire a minor latenza inferenze ottimizzate, sfruttando il processore Ibm Telum, per elaborare elevati volumi di transazioni in modo sicuro, e consentire così agli istituti bancari di poter eseguire analisi sulle frodi, anche mentre sono ancora in corso le transazioni.

Un dato di targa su tutti per Ibm Z16: la possibilità di elaborare 300 miliardi di richieste di inferenze al giorno con un solo millisecondo di latenza, oltre ad essere pronto ad offrire tecnologie sia di crittografia classica sia di crittografia quantistica.

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